La Diocesi di Gubbio, tra le più antiche e radicate in Umbria, ha da sempre giocato un ruolo fondamentale nella vita religiosa, sociale e culturale della regione. Con la recente decisione del vescovo Luciano Paolucci Bedini di rinnovare le nomine di alcuni importanti uffici diocesani, emerge un chiaro obiettivo: promuovere un rinnovato slancio pastorale, soprattutto attraverso il coinvolgimento di giovani sacerdoti. Questa scelta rappresenta non solo una risposta alle esigenze odierne della Chiesa eugubina, ma anche un segnale di fiducia nelle capacità e nel potenziale delle nuove generazioni di sacerdoti, chiamate a rivitalizzare e aggiornare la vita diocesana.
Le nuove nomine sono state formalizzate con un decreto episcopale secondo il canone 469 e seguenti del Codice di Diritto Canonico e conformemente allo statuto della Curia eugubina. L’intento di monsignor Paolucci Bedini è chiaro: rilanciare l’azione pastorale della diocesi di Gubbio, affidando la guida degli uffici diocesani a sacerdoti giovani ma già esperti e radicati nel territorio. In particolare, sono cinque gli uffici rinnovati: l’ufficio catechistico, l’ufficio liturgico, la formazione dei diaconi, la pastorale giovanile e vocazionale, e l’ufficio per la cultura. Ciascuno di questi settori ha un’importanza strategica nel contesto della missione pastorale della diocesi e nel dialogo con la comunità.
Queste nomine, che entreranno in vigore il 1° novembre 2024, si distinguono per il loro carattere “ad nutum episcopi”, ossia a discrezione del vescovo. Questo tipo di incarico, privo di una durata prestabilita, offre flessibilità e si presta a un adattamento continuo in risposta alle esigenze della comunità.
Le nomine negli uffici pastorali della Diocesi di Gubbio è risposta alle esigenze della comunità
Don Fabricio Cellucci, sacerdote dal 2016, andrà ad occupare l’ufficio catechistico diocesano, incarico di grande responsabilità poiché implica il coordinamento dell’educazione religiosa e la formazione dei catechisti. Don Fabricio, che è anche parroco di Madonna del Prato, vanta già un’esperienza significativa come moderatore diocesano del Cammino sinodale e direttore dell’ufficio di pastorale familiare. Inoltre, il suo impegno con il Centro Sportivo Italiano (Csi) e con il gruppo scout Agesci Gubbio 2 dimostra una forte capacità di interazione con i giovani e le famiglie, una qualità fondamentale per il ruolo catechistico.
Sacerdote da venticinque anni, don Pasquale Criscuolo proviene dall’ordine dei Canonici regolari lateranensi ed è attualmente parroco di San Secondo. A lui spetta il compito di dirigere l’ufficio liturgico diocesano e la formazione dei diaconi. La sua lunga esperienza e la sua dedizione al servizio liturgico lo rendono una figura ideale per questo incarico. La liturgia è il cuore della vita ecclesiale, e la formazione dei diaconi richiede una guida che possa offrire una solida preparazione teologica e pratica. La scelta di don Pasquale sottolinea l’importanza di una guida esperta per garantire una liturgia autentica e formativa.
Tra i nuovi responsabili anche giovani sacerdoti ordinati da pochi anni, energici ed entusiasti
Tra i più giovani dei nuovi responsabili, don Mirko Nardelli, ordinato nel 2019, è stato chiamato a guidare l’ufficio per la pastorale giovanile e vocazionale. Vicario parrocchiale nelle comunità di Santa Maria Ausiliatrice a Padule e San Marco, don Mirko porta con sé l’energia e l’entusiasmo necessari per coinvolgere i giovani. La sua esperienza nelle parrocchie lo ha già preparato al contatto quotidiano con la gioventù locale, che oggi più che mai necessita di punti di riferimento e di percorsi spirituali concreti. La pastorale giovanile è fondamentale per attrarre i giovani verso la Chiesa e accompagnarli nel discernimento vocazionale, e don Mirko è pronto ad affrontare questa sfida.
Infine, don Francesco Menichetti, attivo come parroco nelle comunità di Santa Maria (Monteleto), San Giovanni Battista (Loreto), San Benedetto (San Benedetto Vecchio) e San Bartolomeo (Camporeggiano), è stato nominato alla guida dell’ufficio diocesano per la cultura. Questo ufficio svolge un ruolo fondamentale nel promuovere il dialogo tra la Chiesa e la società civile, nonché nell’organizzazione di eventi e iniziative culturali che approfondiscono la fede e la tradizione locale. La conoscenza delle dinamiche territoriali e l’impegno culturale di don Francesco sono elementi preziosi per alimentare il patrimonio culturale e religioso della diocesi, mantenendo vivo il dialogo con la società.
Una scelta orientata verso il futuro di giovani che si inseriscono nel contesto del Cammino Sinodale
La decisione di affidare questi ruoli a giovani sacerdoti rappresenta una scelta orientata al futuro. Monsignor Paolucci Bedini, noto per la sua attenzione alle esigenze delle nuove generazioni e la sua volontà di rendere la Chiesa più vicina alla comunità, ha espresso l’importanza di una “Chiesa in uscita”, capace di dialogare e di rispondere alle sfide contemporanee. Questa visione si riflette anche nella nomina dei nuovi responsabili diocesani, ai quali è richiesto di innovare pur rispettando la tradizione, per costruire una Chiesa che sia al passo con i tempi ma saldamente ancorata alla propria identità.
Le nuove nomine s’inseriscono nel più ampio contesto del Cammino sinodale, un percorso di ascolto e confronto avviato a livello nazionale per promuovere una Chiesa sinodale, in cui la corresponsabilità e la partecipazione siano centrali. La Diocesi di Gubbio, con il supporto del vescovo Paolucci Bedini, ha scelto di percorrere questa strada con entusiasmo, dando voce a tutti i membri della comunità e valorizzando il contributo di ogni fedele.