30 Aug, 2025 - 10:00

Dimensionamento scolastico, l’Umbria pronta al ricorso al TAR: l'assessore Barcaioli scrive al ministro Valditara

Dimensionamento scolastico, l’Umbria pronta al ricorso al TAR: l'assessore Barcaioli scrive al ministro Valditara

L’assessore regionale all’Istruzione Fabio Barcaioli ha inviato al ministro Giuseppe Valditara una richiesta di “modifica in autotutela” per rivedere i conti sul dimensionamento scolastico. “L’Umbria continua a essere penalizzata”, denuncia l’esponente della Giunta Tesei. Si tratta del primo passo formale verso un possibile ricorso al Tar contro la nuova organizzazione del sistema scolastico decisa a livello nazionale.

L’atto, trasmesso in queste ore a Roma, si inserisce nel quadro delle contestazioni sollevate da Palazzo Donini sin dalla pubblicazione del decreto interministeriale del 30 giugno 2025, che assegna all’Umbria 130 dirigenti scolastici per l’anno 2026/2027. Un numero che resta identico a quello degli anni passati, mentre a tutte le altre regioni è stato riconosciuto un incremento medio dell’1,6%.

Le contestazioni della Regione Umbria e la richiesta di modifica al Ministero

Secondo i conteggi elaborati dagli uffici regionali e allegati alla lettera inviata al ministro, anche l’Umbria avrebbe diritto ad almeno due unità aggiuntive di dirigenza scolastica. La mancata attribuzione, sottolinea la Regione, non è stata motivata con criteri oggettivi e appare come un’ingiustificata disparità di trattamento.

Agiremo con tenacia per scongiurare il dimensionamento scolastico imposto dal Ministero, che depaupera il territorio, spezza le comunità e ignora del tutto gli studenti e le studentesse ha dichiarato Fabio Barcaioli, spiegando che la richiesta di modifica in autotutela rappresenta il primo atto formale di una possibile azione legale.

L’Umbria non resterà a guardare mentre viene ancora una volta penalizzata. Basta soprusi: difenderemo scuole, studenti e territori con tutte le armi che la legge ci mette a disposizione.

Nei giorni scorsi si è svolto un incontro tecnico tra gli uffici regionali e il Ministero. Tuttavia, a detta di Barcaioli, la riunione non ha prodotto chiarimenti sui parametri utilizzati per il calcolo delle dotazioni. Il confronto non è stato soddisfacente, le spiegazioni che attendevamo non sono arrivate. Restano in piedi tutte le criticità, a partire dalla disparità di trattamento che subiamo rispetto ad altre regioni in condizioni analoghe.

Dimensionamento e comunità locali: scuole come presìdi fondamentali per l’Umbria

La Regione mette in guardia anche sui rischi sociali e territoriali legati alla riorganizzazione. Questa esclusione è un segnale pericoloso per i nostri territori. Le scuole sono presìdi fondamentali, tengono vive le comunità, sostengono le famiglie e garantiscono ai ragazzi pari opportunità e inclusione ha aggiunto Barcaioli.

Per questo Palazzo Donini ha chiesto al Ministero dell’Istruzione una revisione immediata del decreto o, in subordine, la trasparente illustrazione dei criteri adottati. In caso contrario, l’atto verrà impugnato davanti al Tribunale amministrativo. Una linea di fermezza che trova legittimazione anche nella recente giurisprudenza: il Tar Lazio, con una delle ultime sentenze, ha infatti annullato un piano regionale di dimensionamento scolastico, giudicando inadeguati i criteri applicati.

Il contenzioso, se confermato, rischia di allungarsi e di incidere sui tempi di attuazione della riforma. Ma la Regione non intende arretrare. Anche se a volte sembra di combattere contro i mulini a vento, non ci arrenderemo. Difendere la scuola significa difendere il futuro dei nostri giovani e dell’intera Umbria ha concluso Barcaioli.

Con questa presa di posizione, l’Umbria si candida a diventare uno dei principali teatri di resistenza contro la riorganizzazione nazionale del sistema scolastico, aprendo un fronte istituzionale che potrebbe avere ripercussioni anche sul dibattito politico a livello nazionale.

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Federico Zacaglioni
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