La Rocca Flea illuminata di turchese, in occasione della Giornata Internazionale di consapevolezza sulla dislessia. Un gesto simbolico che ha coinvolto coloro che hanno aderito all’importante iniziativa: piazze, palazzi, monumenti di tutto il mondo. Tutti di turchese, il colore simbolo della dislessia.

L’evento è stato realizzato grazie alla collaborazione con Gualdo Digitale e aveva l’obiettivo di sensibilizzare ovviamente l’opinione pubblica, riguardo le difficoltà che milioni di persone affrontano nel quotidiano a causa dei disturbi dell’apprendimento, come la dislessia. Senza dubbio illuminare la Rocca è un gesto di grande importanza e impatto, perchè lancia un messaggio ben preciso: quello dell’inclusione verso chi ha queste difficoltà e la necessità di garantire a tutti il diritto all’apprendimento e alla conoscenza, attraverso una maggiore consapevolezza e alla prevenzione di un problema sempre più diffuso. Bellissimo l’impatto visivo che molti cittadini si sono trovati davanti, nella serata di ieri. Un’immensa luminoria visibile anche in lontananza.

Con una breve nota il Comune della cittadina gualdese ha ricordato che: “L’amministrazione comunale di Gualdo Tadino aderisce alla giornata internazionale della Dislessia illuminando di blu turchese la Rocca Flea. Si ringrazia Gualdo Digitale per l’illuminazione della nostra splendida Rocca Flea”.

Dislessia, che cosa è

La dislessia è un tema delicato e da prendere con le molle. Molti infatti, non sanno che quest’ultima è un disturbo che compromette addirittura la capacità di leggere e comprendere un testo scritto. Come detto, ne sono affette tante persone e la percentuale purtroppo anche in Italia, è in aumento.

Secondo numerosi studi, questo disturbo, non è correlato all’intelligenza generale, alla mancanza di istruzione o a problemi sensoriali, ma soprattutto a differenze legate al nostro cervello, che elabora differentemente in ognuno di noi il linguaggio scritto. La dislessia non è quindi legata ad un fattore di intelligenza, alla motivazione o all’istruzione, ma è un disturbo della psiche e cioè neurologico, che interferisce con l’apprendimento. Quindi possono avere un impatto significativo sulla vita scolastica e sociale di chi ne è affetto, rendendo fondamentale una maggiore consapevolezza e inclusione da parte della comunità.

DSA, una caratteristica neurobiologica

Non c’è un vero e proprio modo/metodo o una cura (medicine ad esempio) per risolvere questo disturbo, ma solamente una serie di programmi educativi che testati su alcuni bambini, si sono dimostrati efficaci soprattutto nel migliorare la scrittura. Per farla breve: non è una patologia, ma solamente una caratteristica neurobiologica del singolo individuo.

Oltre alla dislessia, ai più sono noti anche altri DSA (disturbi specifici dell’apprendimento): discalculia, disgrafia e disortografia. La discalculia riguarda come dice la parola, la matematica. Quindi le difficoltà a comprendere e utilizzare numeri o operazioni matematiche. La disgrafia che riguarda i problemi con la scrittura, mentre la disortografia, che in poche parole si traduce in frequenti errori di ortografia da parte del bambino.