La Cascata delle Marmore entra col suo tuffo d’acqua nella contemporaneità e nell’era digitale, grazie al progetto Digital Falls. Una strategia di valorizzazione dei beni culturali e naturali della salto d’acqua più alto d’Europa, capace di richiamare ogni anno circa 500 mila visitatori, che passa per la digitalizzazione del patrimonio da scoprire. In arrivo una nuova segnaletica, itinerari tematici e, soprattutto, una webapp.
Promotori del progetto DigitalFalls sono la Pro Loco di Marmore, in collaborazione con Miro Virili, Dreamfactory, Museo Hydra, Montemeru. L’idea integrata è stata finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni.
E stavolta sarà protagonista il belvedere superiore della Cascata delle Marmore, che da sempre rifiuta quel ruolo subalterno che la difficoltà di collegamento e la presenza di infrastture di accoglienza, sembra avergli destinato da qualche decennio. È proprio a Marmore, infatti, che stanno nascendo le infrastrutture e le attrazioni più innovative. A cominciare dal Museo delle acque Hydra e dai sentieri con le reminiscenze dell’archeologia industriale.
“Abbiamo sottoscritto un patto di collaborazione col Comune di Terni – spiega Manola Conti, presidente della Pro Loco del paese di Marmore – e dopo l’inaugurazione della nuova sede siamo pronti per questo nuovo, grande evento. Appuntamento il 4 luglio alle ore 17,30 all’ingresso davanti all’info point Zona Tourist del Belvedere Superiore. Ci sarà un accompagnatore che spiegherà i reperti del Sentiero 5, fino ad arrivare all’anfiteatro sul Belvedere dove avverrà una breve presentazione del progetto. E al termine saremo lieti di offrire un aperitivo a tutti quelli che verranno a scoprire questa nuova realtà“.
DigitalFalls: la Cascata delle Marmore come non si è mai vista, nuova segnaletica e l’approdo sullo smartphone
Oltre ai protagonisti del progetto, agli animatori della Pro Loco, hanno assicurato la loro presenza all’evento anche la presidente della Provincia di Terni, Laura Pernazza, l’assessore al turismo del Comune Michela Bordoni, l’assessore al Welfare Viviana Altamura, l’archeologo Carlo Virili e i protagonistid el museo Hydra, Alessandro Capati e Francesco Fioretti.
“L’inaugurazione della nuova segnaletica e dell’app dedicata – afferma l’assessore al Welfare Viviana Altamura – rappresenta un momento importante per rendere più accessibile e fruibile il percorso naturalistico della Cascata delle Marmore. L’area della Cascata è un museo all’aperto e diffuso ma anche un museo virtuale, accessibile e visitabile attraverso il web. Per vivere al meglio l’esperienza attraverso il coinvolgimento dei visitatori”.
“Col progetto intendiamo offrire, alla vasta utenza di visitatori che ogni anno visita il sito, un accesso ad un portale digitale – dice l’architetto Alessandro Capati, di Hydra -. Questo servizio, grazie ai partners del progetto già posizionati sul mercato, potrà diventare attrattivo per iniziative commerciali e aprire nuovi spazi di business. La dorsale digitale infatti è una grande opportunità economica e pubblicitaria per gli operatori economici, locali e non solo. E per caratterizzare il territorio sulle tematiche dell’innovazione, della sostenibilità ambientale, dell’economia circolare“.
Grazie al digitale una nuova modalità di storytelling, la Cascata propone nuovi contenuti su piattaforme innovative
“Digital Falls”, insomma, rappresenta un’occasione per sperimentare una modalità nuova di offrire contenuti e servizi in ambito turistico. L’obiettivo è fare sì che queste nuove opportunità di storytelling diventino strutturali per l’area della Cascata delle Marmore.
“Molti siti turistici hanno con segnaletiche con QRcode e applicazioni studiate ad hoc – continua Capati -. Ma spesso questi strumenti rimangono sottoutilizzati e destinati all’obsolescenza per mancanza di risorse adeguate all’aggiornamento e al mantenimento. L’attuazione di questo esperimento si propone inveve di rivoluzionare l’offerta digitale riferita ai contenuti culturali“.
La partnership nel progetto con il network mondiale dei Musei dell’Acqua sotto l’egida Unesco (WAMU-NET) è una grande opportunità, dunque, per proporre questo modello da ripetere nei musei della rete. Musei già caratterizzati per avere una grande quantità di contenuti da mettere a disposizione e territori di riferimento da valorizzare e rivitalizzare.