L’amministratore unico di Afor Umbria, Manuel Maraghelli, ha recentemente risposto alle polemiche riguardanti l’approvvigionamento idrico dalla diga di Montedoglio e i costi dell’acqua per il versante umbro, sollevate da Confagricoltura Umbria e dalle Cooperative dell’Altotevere.
Maraghelli ha sottolineato che “Afor non è mai stata contraria alla costituzione di un Consorzio di agricoltori” e che fin dal suo insediamento ha sostenuto l’idea. Tuttavia, non ha mai ricevuto proposte concrete in merito. Questa affermazione chiarisce la posizione di Afor Umbria rispetto alla collaborazione con gli agricoltori locali, dimostrando apertura e disponibilità al dialogo.
Approvvigionamento idrico Diga di Montedoglio: la precisazione
Riguardo alla sofferenza idrica riscontrata nei giorni scorsi presso le vasche 13 e 14 a San Paterniano di Città di Castello, Maraghelli ha spiegato che l’evento è stato causato da un malfunzionamento di un galleggiante del sistema principale, gestito da E.A.U.T. “Siamo quindi intervenuti con il loro consenso (essendo gli invasi di loro proprietà) e stiamo ripristinando il pieno uso dell’impianto: si precisa che nel momento di sofferenza idrica, AFOR ha comunque predisposto attingimenti straordinari dal Tevere,” ha dichiarato Maraghelli.
Dopo aver incontrato una rappresentanza di agricoltori locali, Afor– fa sapere tramite una nota – sta verificando uno studio di fattibilità per un progetto che potrebbe ridurre le difficoltà di approvvigionamento nell’area. Maraghelli ha precisato che è “importante sarà capire il rapporto costi-benefici dell’opera.” Questo studio di fattibilità rappresenta un passo importante verso la risoluzione dei problemi di approvvigionamento idrico nella regione.
Maraghelli ha ribadito che “Il peso della gestione Afor sulle tariffe è di circa un quarto dei costi” e che “La diversità dei costi tra regioni, come ripetuto più volte, è data dalla differenza geografica: in Toscana l’acqua arriva per caduta mentre in Umbria va spesso ripompata con importanti investimenti in termini di costi energetici.” Questa spiegazione mette in evidenza come i costi energetici influenzino significativamente le tariffe dell’acqua in Umbria.
Gli investimenti
I costi di manutenzione straordinaria negli ultimi due anni hanno inciso significativamente sulle tariffe, ma Maraghelli ha precisato che tali decisioni risalgono alla Regione Umbria nel 2017. Ha detto: “Il fatto che questi costi di manutenzione siano imputati sulle tariffe, però, risale ad una scelta presa dalla Regione Umbria nel 2017 (sicuramente non imputabile all’attuale Giunta),.
Per quanto riguarda le accuse di immobilismo, Maraghelli ha spiegato che: “Sono stati investiti 192.000 euro del nostro bilancio (in accordo con la Regione) per realizzare due progetti esecutivi e cantierabili (valore di circa 13,5 milioni) che risolverebbero gran parte dei problemi, riducendo in maniera sensibile sia le tariffe che i disagi“. Questo investimento dimostra l’impegno di Afor Umbria nel trovare soluzioni concrete ai problemi esistenti.
Gli scenari
“La Regione ha dato priorità elevata a entrambi presso il Misaf ed il Ministero delle Infrastrutture e nei prossimi giorni avrò anche un incontro specifico con l’Ente di Palazzo Donini per capire se potremo intercettare altri finanziamenti” ha sottolineato Maraghelli. Questo passo è fondamentale per garantire ulteriori risorse finanziarie necessarie alla realizzazione dei progetti.
Maraghelli ha concluso dichiarandosi disponibile a incontri tecnici per chiarire le posizioni di tutti gli attori coinvolti e lavorare insieme per trovare soluzioni comuni, aggiungendo che “Restiamo comunque disponibili a incontri tecnici tra tutte le parti in campo, per chiarire in modo definitivo le posizioni di tutti gli attori del sistema, anche al fine di convogliare tutte le energie nella stessa direzione“. Questa apertura al dialogo è essenziale per promuovere una collaborazione efficace tra tutte le parti interessate.