Sembra proprio che l’edilizia scolastica in Umbria stia vivendo il suo momento d’oro. Dopo la consegna del prima edificio della scuola di viale Centova a Perugia, anche Città di Castello si prepara a vivere una intensa stagione di lavori. Sono infatti partiti ufficialmente alle 14:30 di ieri, 30 settembre, i lavori di demolizione della storica scuola Dante Alighieri di Città di Castello. La pinza dell’escavatore da demolizione ha iniziato a smantellare la struttura partendo dalla copertura e scendendo quindi nelle aule poste al primo piano, ormai vuote dallo scorso marzo. La nuova Dante, una volta terminati i lavori che portano marzo 2026 come scadenza, sarà una scuola all’avanguardia da oltre 4mila metri quadrati. Importante la cifra stanziata che supera i 12 milioni di euro. Vediamo tutti i dettagli di questo grande progetto.
Demolizione della Dante Alighieri: nel 2026 al suo posto una nuova scuola “green”
Il progetto della nuova scuola, che sorgerà nel medesimo sito, è stato selezionato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito con un concorso nazionale. L’investimento totale per la Dante Alighieri di Città di Castello ammonta a 12 milioni 293.500 euro, finanziati dal PNRR attraverso il programma “Futura – La scuola per l’Italia di domani”, con il contributo del fondo nazionale per le opere indifferibili, con risorse del conto termico GSE e il cofinanziamento del Comune di Città di Castello.
Ad accogliere i circa 300 futuri studenti, ci sarà uno stabile in legno e vetro di moderna concezione con spazi ampi e funzionali. Un edificio che grazie alla trasparenza sarà idealmente collegato al resto della città, alle abitazioni, alle attività e all’ambiente sociale del quartiere La Tina che lo circonda. Un dialogo che sarà reso possibile dalle grandi superfici vetrate e da luoghi pensati per l’attività didattica e per la vita di comunità. Nei 4mila metri quadrati del nuovo complesso scolastico troverà spazio anche una palestra semi interrata che garantirà la pratica di più discipline sportive anche in orari extrascolastici.
Ma l’aspetto forse più interessante della nuova Dante Alighieri sarà la sua sostenibilità. L’edificio infatti avrà una classificazione in “NZEB – 20%” con un impatto energetico fino a 15 volte inferiore rispetto a quello attuale. Non solo: la nuova scuola produrrà autonomamente l’energia da fonti rinnovabili per le proprie necessità, attraverso pompe di calore alimentate da impianti fotovoltaici, e con rivestimenti altamente performanti isolerà climaticamente gli ambienti interni. Una scuola completamente “green” che costituirà un punto di riferimento nel panorama regionale. Come anticipato, la fine dei lavori è prevista entro marzo 2026 mentre il collaudo avverrà entro il giugno successivo.
Cantiere sì, ma nel rispetto dei cittadini
Affidataria della demolizione è l’eugubina RAD Service, azienda specializzata in demolizioni controllate, che lavora in subappalto per conto del raggruppamento temporaneo di imprese aggiudicatario dell’accordo quadro nell’ambito della procedura di gara gestita da Invitalia, che ha come mandataria l’azienda Costruzioni INGG Penzi Spa di Maddaloni, in provincia di Caserta, e come mandante la GI.SO. Srl di Roma.
Per minimizzare i disagi per residenti e cittadini durante l’espletamento dei lavori di demolizione, dal Comune di Città di Castello un’attenzione particolare sarà rivolta al contenimento di polveri e rumori. “La nuova Dante Alighieri è un obiettivo importantissimo di cui l’amministrazione comunale sente tutta la responsabilità – hanno sottolineato il sindaco Luca Secondi e l’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Carletti – per questo auspichiamo che il raggruppamento di imprese selezionato dal Governo attraverso Invitalia porti a termine l’intervento nei tempi previsti. Eserciteremo fino in fondo il nostro ruolo di controllo per assicurare che le tempistiche vengano rispettate e confidiamo nella comprensione dei cittadini ogniqualvolta l’avanzamento del cantiere potrà comportare disagi e difficoltà, che sarà nostro compito ridurre al minimo”.