Il problema del degrado urbano a Perugia, in particolare nel centro storico, è una questione che sta diventando sempre più pressante per i residenti. Il ritorno dalle ferie estive ha evidenziato ancora una volta la persistente difficoltà di convivere con una “mala movida” che trasforma le suggestive vie della città in un teatro di comportamenti irrispettosi, vandalismo e disturbi alla quiete pubblica. Questo degrado non solo compromette la qualità della vita dei residenti, ma danneggia anche l’immagine della città, che dovrebbe essere un esempio di storia e cultura piuttosto che un luogo di caos e disordine.
I residenti di Porta Sole, una delle zone più antiche e storiche dell’acropoli perugina, sono ormai esasperati. Come riportato da diversi abitanti, il fine settimana appena trascorso è stato l’ennesimo episodio di una situazione che sembra ormai fuori controllo. Dalla notte tra giovedì e venerdì, le strade e i vicoli del centro storico sono stati teatro di urla, atti di vandalismo e comportamenti molesti. Non si tratta solo di ragazzini, ma anche di adulti, spesso trentenni, che in evidente stato di alterazione si abbandonano a comportamenti inaccettabili.
Il quadro descritto dai residenti è desolante: tergicristalli delle auto alzati, bottiglie di vetro abbandonate ovunque, sputi e persino auto utilizzate come vespasiani improvvisati. Sebbene i danni materiali non siano sempre ingenti, è il ripetersi di questi episodi che crea un clima di costante tensione e insicurezza. “Quello che infastidisce – racconta un residente, che ha chiesto di rimanere anonimo per timore di ritorsioni – è questa volontà di dare fastidio e di muoversi in questa parte di centro come fossero a casa loro“.
I residenti protestano per il degrado urbano a Perugia ormai a livelli insopportabili
Il centro storico di Perugia, noto per la sua bellezza architettonica e il suo valore storico, sta subendo un deterioramento che non può più essere ignorato. Le piazze e i vicoli che si estendono da Porta Sole a via Bartolo fino a via Ulisse Rocchi sono diventati luoghi problematici, specialmente durante i fine settimana estivi. Se in aree più centrali e frequentate, come Piazza IV Novembre e Piazza Danti, la presenza delle forze dell’ordine e dei commercianti riesce a mantenere un certo controllo della situazione, nei vicoli meno illuminati e meno sorvegliati si verificano episodi di violenza, rumori molesti e vandalismo con una frequenza allarmante.
I residenti hanno più volte chiesto controlli specifici e maggiori presidi di sicurezza, ma i risultati finora sono stati limitati. Anche un recente Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, tenutosi subito dopo Ferragosto, ha confermato la necessità di interventi più incisivi per affrontare il problema. Tuttavia, nonostante gli sforzi, sembra che le misure adottate non siano ancora sufficienti a contenere la situazione.
Uno degli aspetti su cui i residenti insistono particolarmente è l’urgenza di implementare un sistema di videosorveglianza più capillare ed efficace. Attualmente, la copertura è parziale e insufficiente, e questo limita la capacità delle forze dell’ordine di intervenire tempestivamente e di identificare i responsabili degli atti di vandalismo e violenza. In particolare, sono stati stanziati fondi e predisposti progetti per l’installazione di nuove telecamere in piazza Michelotti e via Mattioli, ma i residenti temono che questi lavori possano essere ritardati o addirittura abbandonati.
Urge l’installazione di sistemi di sorveglianza con telecamere
“È essenziale che questi lavori vengano portati a termine con la massima velocità possibile”, afferma un residente. La percezione è che, in assenza di un controllo visivo continuo e sistematico, la situazione non possa che peggiorare. La videosorveglianza, sebbene non risolutiva da sola, rappresenta un deterrente importante e un supporto fondamentale per le forze dell’ordine, che potrebbero così identificare e perseguire più efficacemente gli autori degli illeciti.
L’impegno delle forze dell’ordine è evidente, ma senza un adeguato supporto tecnologico e un potenziamento delle risorse, rispondere a tutte le emergenze in modo celere e risolutivo diventa un’impresa ardua.
Il degrado urbano a Perugia non è solo una questione di ordine pubblico, ma anche di cultura e responsabilità. La “mala movida” è un fenomeno che riflette una mancanza di rispetto per lo spazio pubblico. Le scene descritte dai residenti parlano di un degrado morale prima ancora che urbano, dove l’abuso di alcol e la mancanza di senso civico si traducono in comportamenti che danneggiano il tessuto sociale.
Affrontare il problema del degrado urbano richiede quindi un intervento che vada oltre la repressione, coinvolgendo anche campagne di sensibilizzazione e iniziative volte a promuovere un maggior rispetto per la città e per i suoi abitanti.