Numeri da record per il turismo in Umbria, che nell’ultimo decennio d’oro registra una crescita senza precedenti in quasi tutti gli indicatori. In particolare, il peso del settore turistico allargato sull’economia regionale è salito dall’8,1% all’11,2%. E nel terzo trimestre di quest’anno il numero degli addetti ha raggiunto il record di 32.756, con un incremento del 41% rispetto all’ultimo quarto del 2014.
Addirittura, negli ultimi cinque anni, il valore della produzione per impresa è salito del 69,1%. E l’utile netto per azienda è salito da 9.733 euro del 2019 a 49.478 euro del 2023.
Numeri che segnano un salto di qualità nel settore del turismo dell’Umbria, con un crescita che incornicia un decennio che segna una profonda trasformazione. Quello turistico, infatti, fa segnare numeri da industria. Anche se il processo di adattamento ai nuovi modelli che si stanno affermando globalmente è lento. Nonostante il forte recupero, in termini di indicatori economico-patrimoniali per impresa, la regione è infatti ancora nettamente indietro rispetto alla media italiana.
Qualche confronto Umbria-Italia. Nonostante il forte recupero nel decennio, in termini di valore della produzione, valore aggiunto e utili netti per impresa turistica di capitali, la regione è ancora nettamente indietro rispetto alla media nazionale
In ogni caso, il settore del turismo allargato in Umbria si irrobustisce. E nel terzo quarto dell’anno mostra ormai una dimensione media delle imprese pari al dato nazionale (5,6 addetti per azienda). E, soprattutto, sono stati polverizzati i livelli pre-pandemia. Problemi ancora, però, ce ne sono da risolvere. Come quello delle retribuzioni per addetto in Umbria. Che sono cresciute solo meno di un terzo dell’aumento di produttività registrato dalle imprese di capitali del settore turistico allargato.
Per il presidente della Camera di commercio Mencaroni, dopo un decennio di crescita il turismo in Umbria è ormai un’industria
“Il turismo è ormai un’industria e come tale va considerato – dice il presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni, commentando il report dell’ente –. C’è ancora molto da fare perché, nonostante la forte avanzata nel decennio, i livelli economico-patrimoniali delle imprese del turismo umbro sono ancora indietro rispetto a quelli medi nazionali. I dati del report sono chiarissimi e rilevano una forte crescita a tutti i livelli, superiore all’andamento medio nazionale. Anche se ancora siamo indietro rispetto ai dati medi nazionali”.
Il presidente della Camera di commercio dell’Umbria, però, si sofferma soprattutto sul rafforzamento della robustezza del settore del turismo in Umbria, con una crescita nel decennio che consente di affermare che siamo di fronte a una e vera propria industria turistica.
“Finalmente ci si è resi conto che il turismo è una gamba portante dell’economia – afferma Mencaroni –. E che non può essere più trattato, come avveniva fino a non molti anni fa, come la cenerentola dell’economia. Oggi sento parlare di turismo come petrolio d’Italia e dell’Umbria. Mi auguro che questo petrolio sia gestito in maniera adeguata. Perché, prima di produrlo, il petrolio bisogna estrarlo. Occorre lavorare sodo perché, come detto, nonostante la forte avanzata l’industria turistica umbra non ha ancora raggiunto, in media, i livelli economico-patrimoniali dei dati nazionali. La Camera di Commercio dell’Umbria è molto impegnata a tutti i livelli. Dalla promozione alla formazione, all’accompagnamento della vocazione imprenditoriale. Aiutando quindi ad estrarre questo petrolio in sinergia con tutti gli attori del sistema economico regionale, dalle Istituzioni alle associazioni di categoria”.
I numeri del decennio d’oro: il balzo riguarda alloggio e ristorazione, allargata ad agenzie viaggi, tour operator e servizi
Il balzo in avanti in dieci anni (2014-2024) del turismo umbro è fotografato dall’incremento del peso del settore nell’economia regionale dell’Umbria.
Negli ultimi cinque anni Valore della produzione e risultato netto per impresa in forte aumento per le società di capitali umbre
Il report camerale osserva il settore allargato. Alle attività di alloggio e ristorazione, vengono aggiunte le attività dei servizi delle agenzie di viaggi, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse. E questa fotografia mette in evidenza che, grazie alla crescita, nell’ultimo decennio il turismo in Umbria si è di molto irrobustito, anche in termini di grandezza media delle imprese. Si è passati da 4,1 addetti a 5,6 addetti per impresa. Non cresce invece il numero delle imprese, che resta stazionario, segnalando un aumento della dimensione media aziendale delle attività del settore.
Risultati che pongono il settore del turismo allargato in Umbria non solo nella situazione di aver recuperato i livelli pre-pandemia. Ma di essere andato abbondantemente sopra. Con il numero degli addetti toccato nel terzo trimestre 2024 che è il più elevato di sempre.