Thomas De Luca, figura di spicco del Movimento 5 Stelle in Umbria, interviene sul limite dei due mandati e decide di non ricandidarsi all’Assemblea Legislativa regionale. Una scelta che non lascia spazio ai rimpianti, ma che punta a rafforzare la coerenza e l’etica del movimento.
La decisione di non ricandidarsi non è dettata da una mancanza di opportunità o dal calo di consensi, ma dal rispetto di una delle regole fondanti del Movimento 5 Stelle: il limite dei due mandati. “Quando ci sono le regole, si rispettano. Non rimpiango nulla e rivendico l’esempio perché è con l’esempio che si cambiano le cose”, dichiara De Luca, capogruppo uscente e coordinatore umbro del M5S, in un’intervista ad ANSA.
Il limite dei mandati, sebbene recentemente messo in discussione, rappresenta per De Luca un principio da difendere. “In passato più di qualcuno è passato in altri partiti pur di mantenere la poltrona. Credo invece che rispettando le regole il movimento e le persone si ottenga credibilità“, spiega ribadendo la sua scelta. Scelta che ha preso come dimostrazione di coerenza politica e personale.
De Luca e il limite dei mandati, una decisione condivisa con il M5S umbro
Il percorso di De Luca è strettamente legato alla linea politica di Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, e al consenso che le sue proposte continuano a ottenere all’interno delle assemblee. “Certo, non mi aspettavo un consenso tale in assemblea“, ha ammesso De Luca. Che con queste parole sottolinea l’unità e la compattezza del Movimento in Umbria anche alle elezioni regionali appena passate.
L’adesione alle regole, secondo il capogruppo uscente, non è solo un atto di rispetto verso i principi fondanti del Movimento, ma anche una dimostrazione concreta di come la politica possa essere fatta senza compromessi. “Sapevo che la regola della non ricandidatura sarebbe stata messa in discussione, ma non rimpiango nulla. Rivendico l’esempio“, aggiunge rimarcando il valore simbolico della sua scelta in un panorama politico spesso segnato da ambizioni personali.
Il Movimento 5 Stelle e le ultime elezioni regionali: un gran successo per De Luca
Il recente successo elettorale del Movimento 5 Stelle in Umbria, che ha contribuito all’elezione di Stefania Proietti come presidente della Regione, è stato definito da Thomas De Luca come “il più grande risultato della sua storia”. Con 15.125 voti, pari al 4,71% dei consensi, il Movimento ha ottenuto un risultato che, sebbene numericamente distante dai fasti del 2018, rappresenta una vittoria di significato politico profondo. “Il nostro è un risultato a chilometro zero. Un traguardo collettivo di uomini e donne competenti, coesi e responsabili che abbiamo messo a servizio della nostra comunità”, ha dichiarato in merito De Luca.
Il coordinatore umbro ha sottolineato come questo traguardo sia stato raggiunto nonostante le difficoltà interne ed esterne al Movimento. “Se tre anni fa qualche folle avesse scommesso un euro sulla nostra vittoria, probabilmente oggi sarebbe ricco. Eppure questi folli ci hanno creduto e hanno percorso questo cammino sostenendosi reciprocamente, senza mai cedere di un passo”, ha aggiunto. Una dichiarazione che mette in luce l’essenza di un risultato costruito dal basso. Basato sul lavoro di attivisti e sostenitori che hanno creduto in un progetto politico alternativo, radicato nel territorio.
De Luca ha definito il progetto del M5S in Umbria come “open source”. Creato grazie alla partecipazione attiva e alla condivisione di idee tra tutti gli attivisti. Nonostante le risorse limitate e gli ostacoli interni, come la regola del doppio mandato che ha escluso figure di spicco dalla competizione, il Movimento ha dimostrato che è possibile ottenere risultati significativi puntando su coerenza, dedizione e visione. “Abbiamo giocato questa partita con le mani legate dietro la schiena. Ma abbiamo dimostrato che è possibile vincere con umiltà, dedizione e una visione chiara”, ha affermato De Luca. Che rimarca il valore di una campagna elettorale condotta con poche risorse ma con un grande spirito collettivo.