Avevano scatenato una rissa fuori di un locale di Città di Castello finita con un accoltellato al torace, e ora il questore di Perugia ha emesso per 4 giovani albanesi il cosiddetto “Daspo Willy”. L’iniziativa è stata assunta su proposta dei Carabinieri della Compagnia tifernate. I militari hanno notificato la misura a 4 ragazzi, di età compresa tra i 18 e 26 anni, con precedenti di polizia. I provvedimenti del “Divieto di accesso ai pubblici esercizi e locali di pubblico intrattenimento”, sono di durata triennale per uno dei ragazzi e di un anno per gli altri tre albanesi.

L’episodio che ha determinato l’emissione dei provvedimenti risale allo scorso mese di marzo. Quando i militari dovettero intervenire nel parcheggio di un locale per sedare una rissa. Un vero e proprio “regolamento di conti” tra due gruppi ben distinti, finito in un’aggressione. Da quanto era emerso dopo le indagini, i due gruppi di giovani avevano organizzato i tafferugli proprio per consumare la reciproca vendetta. Nella colluttazione, uno dei giovani era stato ferito con un fendente di coltello al torace. Ed era finito in prognosi riservata ed in pericolo di vit, all’ospedale di Perugia.

I quattro “Daspo Willy” decisi dal questore di Perugia Lamparelli a causa dell’allarme sociale causato dal regolamento di conti

Il questore della Provincia di Perugia, Fausto Lamparelli, esaminati gli atti e la proposta formulata dal Comando CC di Città di Castello ha deciso di comminare i quattro provvedimenti. Decisive le indagini dei Carabinieri e le modalità con cui si era svolto il fatto, nonché l’allarme sociale creato. In particolare, la condotta tenuta dai giovani è stata considerata di “grave pericolo e turbativa dell’ordine e la sicurezza pubblica”. E i Daspo Willy sono scattati per tutelare i cittadini che frequentano i locali tifernati ed evitare il ripetersi di episodi analoghi. I provvedimenti dell’Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza, vietano ai destinatari l’accesso all’esercizio per la rispettiva durata. Ma anche lo stanziamento nelle immediate vicinanze dell’esercizio.

Che cos’è il “Daspo Willy”: una misura interdittiva potenziata dopo l’omicidio di Colleferro nel 2020

Il “Daspo Willy” è una misura di prevenzione personale di competenza del Questore, nella sua veste di Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza. Rientra nella categoria dei “divieti di accesso alle aree urbane”, la cui disciplina è stata potenziata nel dicembre 2020, dopo i tragici fatti che portarono all’omicidio del 22enne Willy Monteiro a Colleferro (Roma).
Il decreto prevede l’interdizione da pubblici esercizi, locali di pubblico intrattenimento e dalle immediate vicinanze, nei confronti di persone denunciate per reati commessi in queste aree. L’applicazione può essere disposta dal questore se dalla condotta di questi soggetti può derivare un pericolo per la sicurezza. La violazione del provvedimento, integra un autonomo delitto, punito con la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 10 a 24 mila Euro.

Controlli dei Carabinieri a Foligno: un denunciato per guida in stato di ebrezza, due albanesi segnalati per stupefacenti

I Carabinieri della Compagnia di Foligno hanno intensificato i servizi di controllo del territorio. Ponendo particolare attenzione alla prevenzione e repressione dei reati di natura predatoria. Le attività sono state condotte da equipaggi dalla Sezione Radiomobile e hanno permesso di controllare 230 veicoli, 290 persone, 19 esercizi commerciali e di elevare 20 contravvenzioni al codice della strada.

Inoltre, nel corso delle verifiche è stato controllato un 30enne folignate. Sottoposto ad etilometro, è stato trovato con un tasso alcolemico due volte superiore al limite minimo. Il giovane è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Spoleto per l’ipotesi di reato di guida in stato di ebbrezza. E gli è stata ritirata la patente di guida. Durante le attività, i militari hanno inoltre segnalato alla Prefettura di Perugia due albanesi, rispettivamente di 34 e 27 anni. Sono stati trovati in possesso di una modica quantità di stupefacenti nel centro storico di Foligno.