Sono stati emessi dal questore di Pescara sei Daspo per cinque tifosi del Latina e uno del Perugia. Per il tifoso del Grifo i fatti risalgono al match del 15 gennaio scorso tra Pescara e Perugia. Ai tifosi del Latina è andata peggio, sono 5 i supporter che hanno ricevuto il Daspo, la partita in questione fu quella di Coppa Italia del 28 novembre scorso tra Pescara e Latina.
Un tifoso del Perugia ha ricevuto il daspo
I fatti risalgono al match di campionato tra Pescara e Perugia del 15 gennaio 2024. Durante le fasi d’accesso della tifoseria ospite, un supporter prima si è diretto verso le rampe d’accesso agli spalti, poi è tornato sui propri passi e, accedendo allo stadio, ha lasciato cadere a terra un petardo di elevata potenza, esploso nell’area di massima sicurezza dell’adiacente Curva Sud.
Grazie all’attività investigativa è stato possibile identificare il responsabile del gesto, che è stato denunciato per lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive. Anche per questo episodio il questore ha adottato il Daspo di un anno.
Per i tifosi del Latina è andata sicuramente peggio. Come ricostruito dagli inquirenti, al termine del primo tempo di Pescara-Latina, in concomitanza con l’accesso allo stadio dei tifosi pontini, dal settore ospiti c’è stato un fitto lancio di fumogeni in direzione dell’adiacente tribuna “Adriatica” occupata dai supporter locali.
Grazie al contributo del sistema di videosorveglianza dello stadio, sono stati identificati cinque supporter della squadra ospite responsabili del lancio di fumogeni. Oltre al deferimento alla competente Autorità Giudiziara per lancio di materiale pericoloso in occasioni di manifestazioni sportive, il questore di Pescara ha emesso un Daspo. Per due tifosi la durata del Daspo è di due anni, per gli altri tre la durata è di un anno.
Che cos’è il Daspo
Il Daspo, acronimo di Divieto di Accedere alle Manifestazioni Sportive, è uno strumento giuridico utilizzato in Italia per contrastare fenomeni di violenza e disordini durante eventi sportivi. Introdotto per la prima volta nel 1989 con la Legge n. 401, il Daspo è stato successivamente modificato e potenziato in risposta a episodi di violenza sempre più gravi e diffusi negli stadi italiani.
Il Daspo è un provvedimento amministrativo che può essere emesso dalle autorità competenti nei confronti di persone ritenute responsabili di comportamenti illeciti durante manifestazioni sportive. Questi comportamenti possono includere violenze, aggressioni, danneggiamenti, atti di discriminazione o razzismo, nonché l’utilizzo di materiale pirotecnico all’interno degli impianti sportivi.
Una volta identificati i responsabili di tali comportamenti, le autorità hanno il potere di emettere un Daspo. Una volta emesso impedisce loro l’accesso agli eventi sportivi per un determinato periodo di tempo. Questa misura può essere accompagnata da altre sanzioni, come il pagamento di multe o il divieto di frequentare determinate aree geografiche nelle vicinanze degli stadi.
Nel corso degli anni, il legislatore italiano ha apportato diverse modifiche al Daspo al fine di renderlo più efficace nel contrastare la violenza negli stadi. Nel 2007, ad esempio, è stata introdotta la figura del Daspo urbano. Quest’ultimo consente di vietare l’accesso agli impianti sportivi anche a coloro che non sono stati direttamente coinvolti in episodi di violenza, ma che sono considerati a rischio di comportamenti violenti.
Daspo a quattro tifosi del Perugia dopo i tafferugli con i tifosi del Cesena
Furono quattro i tifosi del Perugia ad aver ricevuto il Daspo a causa degli scontri avvenuti con i tifosi del Cesena.
Le due tifoserie si erano affrontate a suon di scontri e lanci di torce attorno alle 16, prima del fischio d’inizio della partita. Per disperdere le fazioni, che erano in parte armate anche di cinture e bastoni, la polizia era intervenuta anche con l’uso dei lacrimogeni. Durante i fatti, per fortuna, non si registrò nessun ferito ma ovviamente si creò il caos, soprattutto all’altezza di un fast food in via Crotonese e in prossimità dello stadio Curi, dove la situazione iniziò a scaldarsi fino a degenerare. Non a caso, la partita era già da prima molto attenzionata dalle forze dell’ordine, vista anche la presenza di oltre mille cesenati nel capoluogo umbro.