Ieri pomeriggio, il centrocampista della Ternana, Samuele Damiani, si è sottoposto a un intervento chirurgico per la ricostruzione del legamento crociato anteriore. L’operazione, eseguita a Villa Stuart a Roma dal rinomato professor Pier Paolo Mariani, è riuscita senza problemi. L’infortunio ha colpito profondamente sia il giocatore ,sia l’ambiente rossoverde, specialmente considerando il ruolo chiave che Damiani stava ritagliandosi nel sistema tattico del tecnico Ignazio Abate. Per la Ternana, la sua assenza sarà sicuramente un duro colpo da gestire.

Tempi di recupero per Damiani: la Ternana dovrà fare a meno di lui a lungo

L’infortunio al legamento crociato è uno degli incidenti più gravi che possa colpire un calciatore, e il recupero richiede mesi di riabilitazione. Per rivedere Samuele Damiani in campo con la maglia della Ternana ci vorrà tempo, e la sua stagione potrebbe essere già finita. In situazioni di questo tipo, il fisioterapista inizia a lavorare con il paziente a partire dal secondo giorno di ricovero post-operatorio, quando è consentito rimettere gradualmente il peso sull’arto operato. La degenza in ospedale dura solitamente uno o due giorni.

Dopo 15 giorni si esegue la prima visita di controllo, durante la quale vengono rimossi i punti di sutura, con un’altra visita che segue dopo altre due settimane. Il ritorno all’attività sportiva non può avvenire prima dei 60 giorni dall’intervento. Anche in presenza di un recupero perfettamente riuscito, per rivedere Damiani in campo si stima che serviranno almeno sei mesi. Questo significa che, nella migliore delle ipotesi, il centrocampista potrebbe rientrare nella fase finale della stagione, ma il rischio che la sua annata con la Ternana sia già conclusa è piuttosto alto.

Questo lungo stop è una perdita importante per la squadra di Abate, che perde un centrocampista di qualità proprio nel momento in cui la Ternana sta cercando di stabilizzarsi nelle zone alte della classifica. Damiani, acquistato per portare freschezza e dinamismo al centrocampo, stava dimostrando il suo valore prima del grave infortunio.

Il percorso riabilitativo: una sfida lunga e complessa

Il recupero da un intervento al legamento crociato richiede una riabilitazione strutturata e graduale, con l’obiettivo primario di ridurre dolore e gonfiore nelle prime settimane. Inizialmente, si lavora per ripristinare la mobilità e la forza del ginocchio, con progressi lenti ma mirati.

1°-2° Settimana: Durante questo periodo, il paziente indossa una ginocchiera che limita la flessione tra 0° e 90°. Nei primi tre giorni post-operatori si utilizza il Kinetec, un dispositivo che muove passivamente l’articolazione per recuperare la mobilità, inizialmente a 60° e poi a 90°. Il fisioterapista guida il paziente in esercizi per la mobilitazione del piede e del ginocchio, mentre il ghiaccio aiuta a ridurre l’infiammazione. Verso la fine della seconda settimana, è possibile caricare leggermente il peso sull’arto operato.

3°-4° Settimana: La ginocchiera viene regolata per consentire un movimento maggiore, tra 0° e 120°. Gli esercizi diventano più mirati e servono a raggiungere la piena estensione del ginocchio. La ginnastica propriocettiva e lo stretching dei flessori sono fondamentali per migliorare la stabilità. In questa fase si può iniziare a utilizzare la cyclette con sellino basso e praticare nuoto a stile libero, evitando lo stile rana. Verso la fine della quarta settimana, si introducono esercizi di “Leg Press” con carichi ridotti e squat limitati.

5°-6° Settimana: In questa fase, la ginocchiera viene rimossa e il paziente dovrebbe recuperare una gamma di movimento completa (0°-130°). La cyclette e la piscina restano parte integrante del programma, con un’intensificazione degli esercizi propriocettivi per garantire stabilità e prevenire ricadute.

7°-12° Settimana: Con la piena mobilità raggiunta, si introducono esercizi più complessi di tipo isotonico e isometrico, inclusi movimenti specifici per il calcio. La riabilitazione progredisce verso la fase di recupero atletico completo.

13°-16° Settimana: Si intensificano gli esercizi di potenziamento e agilità, in vista del ritorno sul campo.