Un’intesa strategica per tutelare le infrastrutture digitali del comparto sanitario e proteggere milioni di dati sensibili. È il senso del Protocollo per la Sicurezza Informatica firmato questa mattina a Terni tra il Centro Operativo Sicurezza Cibernetica Umbria della Polizia di Stato e l’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni. Il documento, sottoscritto dalla dirigente della Polizia Postale Michela Sambuchi e dal direttore generale dell’ospedale Andrea Casciari, punta a prevenire e contrastare l’accesso illecito alle piattaforme informatiche, con particolare riferimento alla nuova frontiera del Fascicolo Sanitario Elettronico.
Lo scenario è quello di una sanità sempre più digitalizzata e interconnessa, in cui la sicurezza informatica diventa elemento essenziale per garantire continuità dei servizi essenziali, tutela dei pazienti e integrità del sistema pubblico.
“Con questo protocollo - ha dichiarato la dottoressa Michela Sambuchi - la Polizia di Stato mette a disposizione competenze, risorse tecnologiche e un’esperienza consolidata nel contrasto al cybercrime per sostenere la sfida della convivenza civile lanciata dalla criminalità informatica. La protezione dei dati sensibili è importantissima per evitare il commercio illecito di queste informazioni. Spesso possono essere acquisite per ragioni fraudolente tradizionali, come furti e truffe online, ma anche vendute e scambiate per una profilazione illecita del proprietario. Ad esempio a fini assicurativi”.
La collaborazione opererà attraverso il C.N.A.I.P.I.C. (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche), in coordinamento con i Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica regionali. Gli specialisti della Polizia Postale effettueranno analisi sui rischi e monitoraggi costanti della rete, intervenendo su eventuali anomalie per garantire risposte rapide ed efficaci contro possibili attacchi.
Il protocollo prevede sessioni formative congiunte, piani di gestione delle emergenze digitali e la costruzione di un sistema di best practices condivise per prevenire violazioni dei dati e ripristinare tempestivamente i servizi in caso di attacco. Un’attenzione particolare verrà riservata al rischio crescente di profilazione illecita dei pazienti e al commercio illegale di dati sanitari, fenomeni in crescita in tutta Europa.
L’accordo arriva in una fase cruciale, a pochi mesi dal pieno varo del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), che raccoglierà in formato digitale l’intera storia clinica dei cittadini. Un’infrastruttura ad alto valore strategico, che espone il sistema a potenziali attacchi esterni e rischi di data breach.
“Con la sottoscrizione di questo protocollo - ha commentato il Direttore generale dell’Azienda ospedaliera Andrea Casciari - l’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni rafforza in modo significativo la propria capacità di protezione delle infrastrutture digitali. In un contesto in cui le minacce informatiche sono sempre più evolute e pervasive, riteniamo essenziale attivare collaborazioni strategiche con istituzioni come la Polizia di Stato, che rappresenta un presidio di eccellenza nel contrasto al cybercrime”.
Casciari ha inoltre sottolineato l’impegno dell’ospedale nel garantire continuità operativa e tutela della salute pubblica, anche in presenza di scenari avversi: “Questo accordo segna un ulteriore passo nel nostro percorso di crescita tecnologica e culturale”.
Focus sulla protezione dei dati personali e sulla prevenzione della criminalità digitale, in un contesto in cui la digitalizzazione della sanità italiana - e in particolare quella umbra - avanza con determinazione ma anche con forti esigenze di sicurezza. L’accesso al Fascicolo Sanitario Elettronico della Regione Umbria è già attivo tramite SPID, TS-CNS o CIE, permettendo a medici e farmacisti (previo consenso) di consultare informazioni essenziali anche in situazioni di emergenza. Ma è proprio questa disponibilità istantanea dei dati a renderli vulnerabili, in assenza di adeguati sistemi di protezione.