Cultura e arte a Pasqua e Pasquetta in Umbria.  Tante le opportunità per turisti e visitatori: A Perugia la Galleria Nazionale dell’Umbria che  accoglie una delle più ricche collezioni d’arte d’Italia. E’ allo stesso tempo, uno scrigno della memoria cittadina di Perugia. Sarà sempre aperta dalle 8,30 alla 19,30 con un biglietto che include la mostra “L’enigma del Maestro di San Francesco. Lo stil novo del duecento umbro”. Oggi alle 16 e domani alle 11,30 si svolgeranno le visite guidate individuali alla mostra a cura del Sistema Museo al costo di 5 euro.

Cultura e arte, al Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria (8,30-19.30) collocato negli ampi spazi dell’antico Convento di San Domenico, fondato nel 1233. Offre una sezione preistorica, contenente reperti rinvenuti in insediamenti e grotte dell’Italia centrale dal Paleolitico all’età del Bronzo, oltre ad un’importante esposizione di materiali provenienti dagli antichi centri umbri ed etruschi e dai siti romani presenti nell’attuale regione Umbria.

Cultura e arte si fondono nei monumenti dell’Umbria

All’Ipogeo dei Volumni e alla Necropoli del Palazzone dalle 9 alle 13,30 il personale sarà a disposizione dei visitatori per illustrare i percorsi di visita. L’Ipogeo dei Volumni costituiva la tomba della famiglia di Arunte Volumnio della gens Volumnia, antica famiglia patrizia.

La tomba stando ai sarcofagi più antichi potrebbe essere databile seconda metà del II sec. a C. Appartiene alla più vasta area archeologica della necropoli del Palazzone (III sec. a.C.- I sec. d.C.). Presenta un gran numero di tombe sotterranee e un museo che raccoglie urne e altre vestigia reperite successivamente agli scavi, durati fino ai nostri giorni.

Villa del Colle del Cardinale, nasce invece come residenza estiva intorno al 1575 per volere del cardinale Fulvio della Corgna che commissionò il progetto a Galeazzo Alessi. È aperta dalla 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 con visite guidate alle 11 e alle 15.

Il Tempietto del Clitunno a Campello è un piccolo sacello a forma di tempio. Si trova a circa 1 km a valle delle sorgenti del fiume Clitunno (“Fonti del Clitunno”), in una zona dove si trovano altre risorgive (“Vene del Tempio”), nella frazione di Pissignano. Il Tempietto svela le sue bellezze dalle 11 alle 17.

Il Palazzo Ducale di Gubbio edificato da Federico da Montefeltro

L’area archeologica di Carsulae, situata nei pressi di San Gemini (Terni), comprende i resti dell’omonimo municipio romano, sorto lungo la via Flaminia. E’ aperta dalle 8,30 alle 19,30. Sono questi gli orari di apertura anche per i tesori di Gubbio. Palazzo Ducale, il Palazzo rinascimentale edificato da Federico da Montefeltro e l’area archeologica del Teatro Romano, risalente al I secolo a.C..

Il viaggio nella bellezza antica fa poi tappa a Piegaro, presso il Museo Paleontologico Luigi Boldrini di Pietrafitta (aperto dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18,30). Riporta reperti inerenti alle ricerche e agli scavi che hanno permesso, nel tempo, di formulare ipotetiche ricostruzioni dei paleoambienti, della flora e della fauna, che caratterizzavano l’area circa 1.500.000 anni fa.

Merita una visita poi il castello Bufalini di San Giustino, fortilizio militare della famiglia ghibellina dei Dotti di Sansepolcro (10-13 e 15,30-18,30).

Le bellezze di Spoleto dalle rovine romane al Rinascimento

A Spoleto sono da ammirare il Museo Nazionale e Teatro Romano che raccoglie reperti dall’insediamento nella fase umbra, testimoniato soprattutto dai corredi di VII-VI sec. a.C., e nelle successive fasi di romanizzazione con reperti riconducibili alla fondazione della colonia latina del 241 a.C.  (dalle 8,30 alle 19,30).

Sempre a Spoleto il Museo Nazionale del Ducato-Albornoz che si trova all’interno della rocca e fu inaugurato nell’Agosto del 2007, in seguito al restauro degli ambienti interni della fortezza (dalle 9,30 alle 19,20). 

Infine Orvieto con il Museo Archeologico Nazionale, inaugurato nel 1982, che espone i materiali rinvenuti nel territorio fino al XIX secolo (8,30-19,20), Infine la necropoli etrusca di Crocifisso del Tufo che fu utilizzata dall’ VIII al III secolo a. C. Oltre ad ammirare il materiale rinvenuto nel sito, sarà possibile toccare con le proprie mani i reperti archeologici. Oggi è aperta dalle 9 alle 18, a Pasquetta dalle 10 alle 19.