17 Apr, 2025 - 11:03

Maternità, a Perugia approvato ripristino della Culla per la vita e il parto in anonimato

Maternità, a Perugia approvato ripristino della Culla per la vita e il parto in anonimato

Un passo avanti concreto verso la tutela della vita e della maternità in condizioni di estrema fragilità. Così il consigliere comunale Riccardo Vescovi (Anima Perugia) definisce l’approvazione, da parte della IV Commissione consiliare cultura, dell’ordine del giorno presentato dalla maggioranza che collega il tema del parto in anonimato al ripristino della Culla per la Vita a Perugia. Una decisione che arriva dopo un ampio confronto e che ha visto la convergenza di diversi punti di vista, pur con l’astensione dell’opposizione.

A Perugia torna la Culla per la vita, Vescovi: “Un atto politico maturo, ora si passi ai fatti”

"È con grande soddisfazione che accolgo l’approvazione dell’ordine del giorno sul parto in anonimato e il ripristino della Culla per la Vita a Perugia", commenta il consigliere comunale Riccardo Vescovi, di Anima Perugia. "Si tratta di un atto importante, frutto di una sintesi politica matura e condivisa all’interno della maggioranza, che nasce da un confronto aperto e dalla volontà di dare risposte concrete su un tema tanto delicato. Il mio unico interesse è che quanto proposto venga davvero realizzato. Voglio che questo ordine del giorno si trasformi in azioni concrete. È questo che conta, ed è per questo che abbiamo lavorato", dichiara dopo l'approvazione dell'odg.

L'atto, ha spiegato il consigliere, è il risultato di "un confronto ragionato e condiviso all’interno della maggioranza. Un atto sufficientemente ampio da inglobare anche i punti positivi sollevati dall’opposizione, che infatti ha scelto di astenersi".

Un approccio integrato tra prevenzione e intervento estremo

"La proposta parte da un ragionamento chiaro e condiviso: abbiamo voluto legare parto in anonimato e Culla per la vita perché tutti gli abbandoni devono prima essere intercettati attraverso il canale del parto in anonimato" - prosegue ancora Riccardo Vescovi. Il consigliere spiega l'importanza del ripristino della Culla per la vita: "La Culla è una misura di ultima istanza, pensata per chi non riesce nemmeno ad arrivare in ospedale. Considerando l’importanza che può avere anche solo nel salvare una vita, non possiamo permetterci che la Culla per la vita resti in disuso: dobbiamo riattivarla, e farlo nel modo giusto".

L’ordine del giorno impegna l’amministrazione a promuovere, in collaborazione con ASL Umbria 1 e AFAS, campagne di informazione sul parto in anonimato, a valutare la creazione di team interdisciplinari nei consultori e a ripristinare la Culla per la Vita, garantendo sicurezza e anonimato, coinvolgendo soggetti pubblici e privati.

Uno scontro politico su temi sensibili

Nella stessa seduta della IV Commissione è stato respinto un ordine del giorno dell’opposizione, presentato da FdI e Scoccia, che si concentrava solo sulla riattivazione della Culla per la vita. Un documento giudicato dall’assessora alle politiche sociali Costanza Spera privo di una visione complessiva e amministrativa: "Si fa riferimento ai precetti della chiesa, ma non alla costituzione ed alle leggi pur essendo l’Italia uno stato laico con istituzioni laiche. È fondamentale garantire il diritto alla libera scelta respingendo con forza dottrine 'pro life' che colpevolizzano le donne per le loro libere scelte e promuovono una narrazione che punta sulla pressione e sulla logica della colpa".

Il direttore dell'Azienda ospedaliera di Perugia, Giuseppe De Filippis, ha ricordato che il parto in anonimato deve essere sempre garantito e ha evidenziato la necessità di un sistema in grado di proteggere il neonato fin dal primo istante. Ha inoltre ritenuto inadeguato l’ospedale come sede per la Culla della vita, suggerendo di individuarne una nuova.

Collaborazioni e responsabilità per il futuro

Il Comitato Daniele Chianelli e il Movimento per la Vita hanno manifestato disponibilità a collaborare per il ripristino della culla installata nel 2014, oggi inattiva. La disattivazione era avvenuta per mancanza di manutenzione, ma il Comitato resta disponibile a rilanciare il progetto, purché gestito con adeguata continuità.

"Il nostro obiettivo primario è garantire la sicurezza. Della madre, del bambino, della comunità intera. Quando la politica riesce a mettersi davvero al servizio della vita, allora dimostra di essere utile. Ora è il momento di agire", dice ancora il consigliere Riccardo Vescovi.

La sfida, ora, è passare dalle intenzioni ai fatti: trasformare l’ordine del giorno in atti concreti, informare, formare, ripristinare. Perché, come emerso in aula, anche salvare una sola vita è un obiettivo che vale ogni sforzo.

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Giorgia Sdei
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