31 Aug, 2025 - 19:15

Jude Law, Ramazzotti e Scrinzi vestono Cucinelli in un Lido che parla anche di bilanci

Jude Law, Ramazzotti e Scrinzi vestono Cucinelli in un Lido che parla anche di bilanci

La Mostra del Cinema di Venezia 2025, partita il 27 agosto e in pieno svolgimento oggi, si sta rivelando ancora una volta una passerella di moda oltre che di cinema. Sul red carpet dell’82esima edizione sono arrivati attori, registi e volti del jet‑set con look che raccontano storie di stile e di business. Tra loro ha brillato la firma italiana di Brunello Cucinelli, scelta da alcune delle star più fotografate in queste prime giornate del festival.

Jude Law sceglie Brunello Cucinelli

L’attore britannico Jude Law è arrivato al Lido con un total look della collezione primavera‑estate 2026 di Cucinelli. L’eleganza sobria, tipica della maison umbra, si è tradotta in uno stile raffinato che ha catturato l’attenzione della stampa internazionale. Anche altre star come Venus Williams hanno scelto Cucinelli per il red carpet veneziano, a conferma del ruolo del brand come ambasciatore del lusso made in Italy. La scelta di Law non è casuale: l’attore è noto per uno stile sempre equilibrato tra classicità e modernità, e il guardaroba firmato Cucinelli sembra cucito su misura per la sua immagine di divo senza eccessi.

Ramazzotti e Scrinzi in versione Cucinelli

Non solo Law. Micaela Ramazzotti ha optato per un abito doppio petto e la borsa BC Duo Mini della collezione autunno‑inverno 2025. Un look elegante e al tempo stesso pratico, perfetto per il suo ingresso al Lido. Martina Scrinzi, invece, ha scelto una tuta in lana Tropical Luxury, abbinata a una camicia in seta Crispy, cintura in pelle e tacchi in nappa, anch’essi firmati Cucinelli.

Tre look diversi ma accomunati da un fil rouge: l’idea di un lusso autentico e mai gridato. La presenza di tre personalità diverse vestite con la stessa maison rafforza l’immagine di Cucinelli come brand capace di interpretare più anime del glamour, dalla star hollywoodiana al volto emergente del cinema italiano.

I conti in crescita della maison umbra

Parallelamente agli applausi del Lido, il gruppo di Solomeo ha diffuso dati finanziari solidi. I ricavi del primo semestre 2025 sono aumentati del 10,2%, raggiungendo i 684,1 milioni di euro. L’utile netto è salito del 16% a 76,7 milioni, superando le attese degli analisti. Performance trainate soprattutto dall’Asia: la sola Cina vale circa metà dei ricavi, mentre il Giappone contribuisce per un quarto. A completare il quadro, Cucinelli ha segnalato che gli Stati Uniti — dove dal 1° luglio è entrato in vigore un aumento dei prezzi del 4% sulle collezioni autunno/inverno — hanno mostrato una tenuta superiore alle aspettative, compensando l’impatto dei dazi e confermando l’appeal del marchio presso i consumatori americani.

L’andamento in Borsa e il confronto con i rivali

Nonostante i numeri positivi, il titolo Cucinelli ha registrato un calo di circa -3%, inserendosi nel trend ribassista che ha colpito l’intero comparto lusso. La volatilità dei mercati e la riduzione della spesa turistica internazionale hanno inciso sul sentiment degli investitori. In confronto, Moncler ha chiuso il semestre con ricavi flat a 1,225 miliardi e azioni in flessione fino al 5%, mentre Prada, pur crescendo dell’8%, ha visto i margini erosi da forti spese pubblicitarie.

Gucci, cuore del gruppo Kering, è in sofferenza con vendite in calo del 25% nel retail. Sul fronte francese, LVMH ha segnalato un calo del 4% dei ricavi nel primo semestre e un -8% per la divisione moda e pelletteria. Anche Hermès e Kering hanno subito contraccolpi in Borsa, rispettivamente -2,2% e -3%. Un quadro che fotografa un settore in bilico: le performance industriali positive spesso non coincidono con il valore percepito dagli investitori.

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Francesca Secci
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