Un pomeriggio per cucinare insieme all’insegna delle condivisione, dove le ricette diventano opportunità di relazione e cambiamento. É quanto accaduto ieri all’interno della cucina del carcere di Terni che grazie alla sinergia tra la la direzione carceraria, Giudicabili e Holy Food ha ospitato la nota food writer, autrice e personaggio televisivo Gigi Passera. Passera ha tenuto un laboratorio a cui hanno preso parte sette detenuti della sezione di massima sicurezza dell’istituto penitenziario ternano: un’opportunità di connessione umana attraverso l’esplorazione culinaria.

Gigi Passera è la maggiore delle Sorelle Passera, che con il blog che prende il loro nome, il volume di successo “Generi di Conforto. Un viaggio gastronomico-sentimentale nei ricordi di famiglia” e il programma televisivo “I Diari della Forchetta“, hanno conquistato un grande pubblico.

In cucina al carcere di Terni con Gigi Passera: l’esperienza

L’obiettivo principale del laboratorio di cucina è stato quello di creare un’esperienza inclusiva e coinvolgente, che non solo ha permesso ai detenuti di esprimere la propria creatività, ma anche di sviluppare competenze pratiche e sociali. Gigi Passera, insieme al personale del Progetto Giudicabili, ha guidato i partecipanti nell’ideazione e nella preparazione di due portate, impiegando ingredienti economici e accessibili tramite la lista del sopravvitto o dagli avanzi del pasto della struttura. Nella realizzazione delle portate sono stati utilizzati solo gli strumenti tipici della cucina impiegati durante la detenzione: un fornelletto a gas, una pentola e una padella con coperchio, forchetta e coltello in plastica, ovviamente senza l’utilizzo della bilancia.

Ne parliamo meglio con Caterina Moroni che insieme a Marco Coppoli, è la responsabile di Giudicabili, con cui da un paio di anni è stato fatto ripartire il forno all’interno della Casa Circondariale di Terni dando vita a un virtuoso progetto di economia carceraria.

Ieri siete riusciti a portare un personaggio noto all’interno del carcere per un laboratorio di cucina. Come è andata?

Benissimo, i detenuti sono stati molto entusiasti e in carcere c’è stato un clima di collaborazione, è stata un’esperienza di grande valore. Gigi Passera era stata invitata a presentare un libro da Holy Food (un locale del centro di Terni ndr) e l’abbiamo contattata. É stata generosissima, prestandosi a condurre il laboratorio a titolo gratuito. Lei ha progettato l’esperienza utilizzando gli strumenti che i detenuti hanno a disposizione e con i soli ingredienti che possono acquistare dallo spesino, il mercato interno al carcere, materie prime economiche e facilmente reperibili“.

Che risposta avete avuto all’interno del carcere?

Gigi Passera è stata bravissima nel coinvolgere i detenuti. Al laboratorio ha presenziato anche la dottoressa Roberta Lupi, che è la responsabile dell’area educativa della Casa Circondariale di Terni e siamo stati salutati dal comandate Fabio Gallo. Per tutti è stato un modo per stare insieme e per sperimentare la collaborazione. La cucina è sia soddisfacente come sfogo creativo ma soprattutto è un collante, perché unisce sempre. Uno scambio non solo di ricette ma anche di storie di vita vissuta“.

Quali altri progetti avete con Giudicabili?

Abbiamo visto quanto occasioni come quella di ieri si rivelino fondamentali per creare opportunità. Ora puntiamo a portare esperienze diverse da fuori. Noi con Giudicabili proviamo a rendere la membrana tra dento e fuori il carcere sempre più permeabile“.

Anche il Direttore della Casa Circondariale di Terni, il dottor Luca Sardella, ha commentato positivamente l’iniziativa. “Partecipare a esperienze come questa offre ai detenuti una preziosa opportunità di apprendimento e scambio. Funzionando come ponte tra il dentro e fuori dal carcere, iniziative come questa contribuiscono significativamente alla riduzione della distanza tra i due mondi, promuovono una visione più inclusiva e empatica della vita in carcere, evidenziando non solo le difficoltà, che purtroppo ci sono, ma anche le occasioni di sviluppo personale e relazionale.”

Che cos’è Giudicabili

Giudicabili è un progetto di economia carceraria nato dall’unione di intenti delle associazioni Demetra e Arciragazzi gli Anni in Tasca, per offrire opportunità di lavoro, responsabilizzazione e riscatto a persone che vivono percorsi di esecuzione penale. L’obiettivo è l’inclusione sociale e lavorativa dei detenuti e la costruzione di una comunità più accogliente e solidale.

Giudicabili ha preso vita nel 2022 con la riattivazione del forno situato all’interno della Casa Circondariale di Terni. Le due associazioni promotrici, con il contributo della Fondazione Carit, oltre a risistemare locali e impianti, hanno formato un gruppo di detenuti nell’arte della panificazione e della pasticceria creando una linea produttiva di economia carceraria. Nel 2022 sono stati formati 14 detenuti, di questi, 5 detenuti di alta sicurezza ora lavorano stabilmente nel progetto. Da tale percorso sono nati i Giudicabili, prodotti dolci e salati realizzati dai detenuti all’interno del carcere ternano.