Cristiana Pegoraro, pianista di fama internazionale e orgoglio umbro, ha conquistato la scena della Carnegie Hall di New York in un concerto memorabile che unisce musica e valori universali. La collaborazione con le Nazioni Unite ha dato al tradizionale evento di novembre un respiro globale, trasformandolo in un simbolo di dialogo e speranza. La Pegoraro, accompagnata dalla United Nations Symphony Orchestra, ha portato un messaggio di pace che ha toccato profondamente il pubblico.

Cristiana Pegoraro e la forza della musica per la pace

Nella seconda parte del concerto, la pianista ha alternato brani musicali a letture dei testi di Papa Francesco, selezionati da monsignor Gabriele Caccia, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite. Ogni riflessione è stata accompagnata da una composizione originale della Pegoraro. “Mi auguro che la musica possa essere quel mezzo per sentirci fratelli e parte di un tutto, un linguaggio universale che parla alla sensibilità e al cuore della gente in ogni parte del mondo”, ha dichiarato la pianista, sottolineando il significato profondo del progetto, realizzato in collaborazione con la Missione della Santa Sede.

Un finale emozionante che coinvolge il pubblico

A rendere unica la serata è stata la presenza dello United Nations Singers, un coro formato da artisti di oltre 30 nazionalità. Vestiti con i costumi tradizionali dei loro paesi, i cantanti hanno interpretato il celebre “Song of Peace” di Sibelius, avanzando dal fondo della sala verso il palco. Un’idea della Pegoraro che ha avvolto il pubblico in un’atmosfera di partecipazione e armonia.

La collaborazione tra Cristiana Pegoraro e le Nazioni Unite è consolidata. Nel 2021, l’organizzazione ha patrocinato il suo video “Rain”, prodotto in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, e inserito nella gallery ufficiale. Già in passato, la pianista era stata insignita del World Peace Award per il suo impegno nel promuovere la pace attraverso la musica.

Il progetto musicale innovativo

La prima parte della serata è stata dedicata alla presentazione del nuovo Cd della Pegoraro, The Joy of Music, che dà anche il nome all’evento. Il lavoro raccoglie trascrizioni e arrangiamenti originali di brani della tradizione classica e del musical, eseguiti con uno stile innovativo. “Con questo concerto ho realizzato un grande sogno, in un tempio della musica come la Carnegie Hall con un partner del massimo livello come le Nazioni Unite, per mandare un messaggio di pace, forte, potente, così necessario soprattutto in un momento come quello che stiamo vivendo”, ha raccontato la pianista.

Una platea internazionale per celebrare l’arte

L’evento, organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura a New York, ha accolto una platea prestigiosa. Tra i presenti, l’ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante dell’Italia presso le Nazioni Unite, monsignor Gabriele Caccia e la console aggiunta Alessandra Oliva, oltre a esponenti delle Nazioni Unite e del mondo culturale. Una serata che ha celebrato non solo la musica, ma anche il ruolo dell’arte nel favorire l’unità tra i popoli.

Chi è Cristiana Pegoraro, da Terni alla conquista del mondo con la musica

Cristiana Pegoraro, pianista e compositrice di fama internazionale, è l’incarnazione di un talento puro che ha saputo trasformare il linguaggio universale della musica in uno strumento di connessione globale. Originaria di Terni, ha iniziato il suo viaggio musicale all’età di quattro anni, mostrando un’abilità precoce che l’ha portata a diplomarsi al conservatorio con il massimo dei voti, la lode e una menzione d’onore.

Da lì, la sua formazione è stata un susseguirsi di esperienze straordinarie: Vienna, Salisburgo, Berlino, e infine New York, dove ha affinato la sua arte sotto la guida dei più grandi maestri. Cristiana Pegoraro non si è mai fermata. È diventata la prima pianista italiana a eseguire l’intero ciclo delle 32 Sonate per pianoforte di Beethoven e a interpretare, in un’unica giornata, i cinque concerti per pianoforte e orchestra del compositore.

Il suo talento l’ha portata sulle scene più prestigiose del mondo: dalla Carnegie Hall al Lincoln Center di New York, dalla Sydney Opera House al Musikverein di Vienna, fino al Teatro alla Scala di Milano.

Ma Cristiana non è solo una pianista. È una compositrice raffinata e una donna che ha fatto della musica uno strumento di cambiamento. Il suo impegno umanitario le è valso il prestigioso World Peace Award delle Nazioni Unite, riconoscendo il suo contributo alla promozione della pace attraverso le note. La sua dedizione è stata premiata anche con la Mela d’Oro del Premio Marisa Bellisario, che celebra le eccellenze femminili italiane.