18 Sep, 2025 - 18:00

Crisi idrica al Trasimeno e a Piediluco, la Regione aumenta gli sgravi: riduzione dei canoni fino al 50% per le imprese

Crisi idrica al Trasimeno e a Piediluco, la Regione aumenta gli sgravi: riduzione dei canoni fino al 50% per le imprese

La grave crisi crisi idrica che sta interessando i laghi umbri ha spinto la Giunta regionale ad adottare un nuovo pacchetto di misure a sostegno delle imprese e delle associazioni locali. Su proposta dell’assessore al Bilancio Tommaso Bori e dell’assessore ai Laghi Simona Meloni, le nuove disposizioni incrementano gli sgravi sui canoni demaniali: per le attività a scopo di lucro lo sconto passa dal 30% al 50%, mentre per le associazioni senza scopo di lucro e le società sportive dilettantistiche, finora escluse, viene introdotto un contributo straordinario del 20%.

Il provvedimento prevede inoltre l’estensione delle agevolazioni anche alle attività operanti nel comprensorio del Lago di Piediluco, ampliando l’intervento regionale e garantendo un sostegno più omogeneo alle realtà colpite dalla siccità.

Acqua in calo e sponde interrate: le ripercussioni della siccità sul Lago Trasimeno

La riduzione delle portate e la prolungata siccità hanno provocato un abbassamento record dei livelli idrometrici del Trasimeno, con le ultime rilevazioni che indicano un calo fino a -165 centimetri rispetto allo zero idrometrico. Questa condizione non solo rende quasi impraticabile la navigazione privata, ma ostacola anche l’accesso alle darsene, accentuando il fenomeno di interramento delle sponde. Le conseguenze si riflettono sull’economia locale, incidendo sul turismo lacustre, sulla pesca e sulle attività nautiche, settori fondamentali per la vitalità e il tessuto economico della zona.

Sostegno economico e protezione ambientale: la risposta della Regione Umbria alla crisi del lago

Nella mattinata del 18 settembre, la Giunta regionale, su proposta dell’assessore al Bilancio Tommaso Bori, ha approvato la delibera che integra le misure già in vigore. Secondo quanto riportato dalla Regione, l’intervento è motivato dall’urgenza di attenuare l’impatto economico sulle realtà operanti stabilmente sulle rive dei laghi, mantenendo al contempo una prospettiva di lungo periodo per la tutela e il recupero degli ecosistemi lacustri. "La crisi del Lago Trasimeno rappresenta un’urgenza massima per la nostra Regione", si legge nel comunicato congiunto degli assessori, che sottolineano come l’impegno istituzionale non si limiti a interventi emergenziali, ma punti a soluzioni durature e strutturali.

Sostegno alle attività economiche e associative: i dettagli del provvedimento

Le principali misure operative del provvedimento prevedono:

  • Aumento della riduzione dei canoni demaniali per le attività economiche a scopo di lucro, che passa dal 30% al 50%;

  • Introduzione di uno sconto del 20% per associazioni senza scopo di lucro e società sportive dilettantistiche;

  • Proroga del termine per il pagamento dei canoni al 15 ottobre 2025, per permettere l’accesso agli sgravi senza incorrere in sanzioni.

Queste misure sono state pensate per sostenere le voci di costo più gravose per le attività maggiormente esposte alla crisi, come stabilimenti balneari, gestori delle pertinenze idrauliche e operatori commerciali e nautici affacciati sul lago, garantendo un intervento mirato e concreto a favore dell’economia locale.

Dalla tutela del Trasimeno a Piediluco: un intervento regionale coordinato

Il provvedimento non si limita al solo Lago Trasimeno: le agevolazioni sono state estese anche alle imprese e alle associazioni operanti sul Lago di Piediluco. L’iniziativa punta a garantire un sostegno omogeneo tra i territori limitrofi, evitando disparità di trattamento e riconoscendo come la crisi idrica non sia un fenomeno isolato, ma una problematica diffusa che interessa diversi bacini lacustri della regione. In questo modo, la Regione assicura un approccio coordinato e uniforme, volto a tutelare le attività economiche e associative più vulnerabili agli effetti della siccità.

Perdite, costi straordinari e interventi urgenti: la voce degli operatori dei laghi

Le microimprese e le attività stagionali legate all’economia dei laghi hanno già subito perdite di fatturato, cancellazioni di prenotazioni e costi straordinari per gestire spazi demaniali resi impraticabili dall’interramento. Le associazioni di categoria sollecitano interventi complementari, tra cui sostegni al reddito per i lavoratori stagionali, contributi per adeguamenti infrastrutturali e misure di breve e medio termine volte a contenere erosione e interramento. Diversi operatori evidenziano come la riduzione dei canoni rappresenti un sollievo fiscale significativo, ma non possa sostituire la necessità di interventi infrastrutturali urgenti e mirati.

Verso un approccio sostenibile

Gli sgravi sui canoni costituiscono un primo presidio per alleviare la pressione sulle attività più esposte, ma i vertici regionali indicano la necessità di interventi strutturali più ampi. Tra questi figurano il monitoraggio idrologico costante, progetti di ripristino delle sponde, strategie di gestione delle risorse idriche e misure di adattamento climatico. Esperti e amministratori locali indicano l’opportunità di integrare le agevolazioni fiscali con investimenti mirati a rafforzare la resilienza degli ecosistemi lacustri e a garantire la sostenibilità delle attività economiche che gravitano attorno ai laghi.

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Francesco Mastrodicasa
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