Nella notte del 20 aprile scorso, la città di Terni è stata teatro di un ennesimo episodio di criminalità che, oltre ad aver lasciato un ulteriore segno, tra sgomento e preoccupazione, sulla comunità cittadina, ha sollevato nuovamente interrogativi sulla sicurezza del territorio.
Secondo le ricostruzioni dagli inquirenti, protagonisti dell’episodio scellerato sono stati questa volta cinque giovani di origine tunisina. Costoro, dopo aver consumato una cena presso un ristorante nel cuore della città, alla fine del pasto, hanno lasciato il locale senza pagare il conto.
Dalla loro fuga è scaturita una serie di eventi che hanno reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine.
L’intervento dei carabinieri, uno rimasto ferito
Chiamati sul posto per porre rimedio all’atto di criminalità, i carabinieri del comando provinciale di Terni sono riusciti quasi subito a individuare i cinque giovani di origine tunisina appena fuggiti dal ristorante. I ragazzi sono stati intercettati, infatti, mentre camminavano in una via adiacente al locale ma, alla vista delle divise, hanno cercato ancora una volta di dileguarsi.
Durante il tentativo di fuga, uno dei cinque tunisini è stato però bloccato dalle forze dell’ordine; costui ha opposto una strenua resistenza, nel corso della quale ha impugnato il proprio cellulare e ha colpito violentemente uno dei carabinieri, provocandogli una ferita profonda alla fronte.
Nonostante le ferite subite, il carabiniere colpito è riuscito comunque a sopraffare il giovane criminale e a condurlo in caserma per le ordinarie procedure di fermo.
Criminalità a Terni, forze dell’ordine in sofferenza
Quello che è accaduto a Terni la notte dello scorso 20 aprile ha rappresentato solo l’ultimo avvenimento di un lungo elenco di episodi di criminalità che sempre più frequentemente hanno luogo nella città.
Non solo, secondo quanto si apprende da una nota dello stesso Comando dei carabinieri, l’evento ha messo in luce una volta di più le difficoltà operative e logistiche che si trovano quotidianamente ad affrontare le forze dell’ordine nel compiere il proprio dovere e garantire la sicurezza della città.
Il segretario generale regionale del Sindacato Italiano Militare dei Carabinieri, Sergio Pappone, ha espresso, a tal proposito, profonda solidarietà e vicinanza al collega ferito, formulandogli gli auguri di pronta guarigione.
Segretario Sergio Pappone: “Mancano risorse umane e materiali”
Sergio Pappone ha colto anche l’occasione per sollevare una questione fondamentale: la carenza di risorse umane e materiali che affligge le forze dell’ordine “lasciandole spesso in una situazione di svantaggio rispetto alle sfide che devono affrontare”.
“La mancanza di personale e di mezzi adeguati – si legge ancora nella nota del Comando – compromette non solo la sicurezza degli operatori, ma anche quella dei cittadini che essi sono chiamati a proteggere”.
Il segretario generale regionale del Sindacato Italiano Militare dei Carabinieri ha, pertanto, rinnovato l’appello alle autorità competenti affinché si adottino misure concrete per affrontare queste criticità e si metta in atto un piano di impiego che preveda un potenziamento degli organici e una maggiore presenza sul territorio. “Solo così – ha detto – si potrà garantire una sicurezza efficace e duratura per tutti”.
Criminalità a Terni, cinque tunisini in fuga
Non è la prima volta che a essere protagonisti di episodi di criminalità a Terni siano cinque residenti di origine tunisina. Il 22 febbraio scorso, in piazza della Pace, si è verificata una rissa dove è prontamente intervenuta la polizia, che ha individuato un gruppo di cinque persone che gridavano in lingua araba.
Due di loro si stavano picchiando e, alla vista delle forze dell’ordine, hanno cercato di fuggire. Uno è anche riuscito a far perdere le proprie tracce tra i palazzi. Mentre gli agenti bloccavano il resto del gruppo, una donna si è lanciata su uno di loro per sfilare via dalla tasca un involucro di cocaina, che è stato poi recuperato immediatamente dai poliziotti.
I quattro criminali fermati, privi di documenti, sono stati portati in questura. Qui il gruppo è stato identificato, tre uomini e una donna, tutti cittadini tunisini. Un uomo di 21 anni, residente a Terni e attualmente sottoposto a una misura alternativa alla detenzione; una donna, di 29 anni con numerosi precedenti penali; un minore, senza fissa dimora e mai identificato in precedenza, risultato il possessore della dose di cocaina, e quindi segnalato alla locale Prefettura come assuntore e affidato ad una struttura per minorenni, e un trentenne, irregolare sul territorio nazionale.