A partire da lunedì 6 maggio 2024, il Museo del Tessuto e del Costume di Spoleto ospita Costumi d’impronta, progetto espositivo dell’artista Cristina Bonucci, nato in collaborazione con il Corso Moda dell’IIS Spagna-Campani.
Cristina Bonucci : “Costumi d’impronta” In collaborazione con il Corso Moda dell’IIS Spagna-Campani
Cristina Bonucci , tra la fine del 2023 e i primi mesi del 2024, ha sviluppato dei bozzetti per una linea di costumi da mare, nei quali il suo interesse per la moda si intreccia con l’esperienza trentennale come artista visiva; successivamente, dopo l’incontro tra l’artista e le docenti e le studentesse del Corso Moda dell’Istituto Spagna-Campani, sono stati realizzati dei prototipi utilizzando lino bianco e lino ecrù, i quali recano sulla superficie le impronte di parti anatomiche.
Non immediatamente riconoscibili, queste tracce conferiscono ai costumi una caratterizzazione e un’accensione cromatica, con le impronte del corpo umano che decontestualizzate, virano verso una dimensione astratta. La serie è formata da cinque prototipi, accompagnati da quattro opere su carta e su tela che presentano delle impronte, elemento ricorrente della pratica artistica di Cristina Bonucci.
Fin dal 1999, infatti, l’artista aveva realizzato opere con parti anatomiche, riunite all’interno del ciclo pittorico Labili tracce d’Esistenza. Con Costumi d’impronta la produzione di Bonucci, che quest’anno giunge al trentesimo anno di attività, si arricchisce di un ulteriore e inedito capitolo, grazie a questo legame tra arte visiva e fashion design, sulla scia degli innumerevoli momenti di incontro tra i due mondi e che hanno visto stilisti prendere spunto dalla moda e viceversa. In questo caso la stilista coincide con l’artista stessa.
Il progetto espositivo, che sarà visibile fino al 2 giugno negli orari di apertura del museo, è pienamente in linea con il nuovo corso dei Musei Civici di Spoleto, fondato su uno scambio continuo con il territorio, a partire dagli istituti scolastici. A neanche un anno dalla sua riapertura, il Museo del Tessuto e del Costume, che vanta testimonianze della produzione tessile a partire dal XIV secolo, arricchisce la propria offerta di una mostra che, dopo l’esposizione di Adelaide Cioni, vede di nuovo protagonista la creazione artistica contemporanea legata alla moda e al tessuto, in linea con la collezione e gli artefatti conservati al suo interno.
Costumi d’impronta intende anche dare risalto al Corso Moda dell’IIS Spagna-Campani, vera e propria eccellenza del territorio spoletino, anche grazie all’impegno della dirigente scolastica Rita Scagliola e delle docenti Giuseppina Giardini, Angela Foti e Federica Palombini, che hanno seguito fin dalla sua genesi il progetto e la collaborazione con Cristina Bonucci. Sabato 11 maggio, inoltre, alcuni dei prototipi in mostra saranno presenti nella sfilata di moda in piazza Pianciani, a pochi metri di distanza dal Museo del Tessuto e del Costume, nel corso della manifestazione “Aspettando la tappa”.
Cristina Bonucci è nata a Spoleto nel 1965. Si avvicina all’arte nella metà degli anni Novanta e, da allora, sono numerose le mostre e i progetti espositivi che l’hanno vista protagonista. Tra le principali sedi espositive che hanno ospitato sue opere, si segnala Palazzo Collicola a Spoleto, il Museo Civico di Palazzo della Penna a Perugia, la Casa Museo degli Oddi a Perugia, il Polo Culturale di Trevi.
L’opera pubblica Componente del 2, realizzata da Cristina Bonucci nel 2000, è esposta permanentemente nel percorso che circonda la Rocca Albornoz di Spoleto; l’opera A Kengo Kuma 3, del 2016, è parte della collezione di Palazzo Collicola. Tra i critici e curatori che si sono occupati del suo lavoro si ricorda Giorgio Bonomi, Diego Fusaro, Gianluca Marziani, Cecilia Metelli, Davide Silvioli. Sanjay Tikku, Julian Zugazagoitia. Sue opere sono conservate in collezioni in Italia e all’estero.