Il dado è tratto: nello studio della notaia Gabriella Iannotta a Terni, è stato costituito ufficialmente il partito “Dimensione Bandecchi”. I fondatori sono Stefano Bandecchi, imprenditore e sindaco e presidente della Provincia di Terni, ma anche segretario nazionale di Alternativa Popolare, Riccardo Corridore, suo vicesindaco e fedelissimo organizzatore sin dalle elezioni amministratiove che hanno consentito ad AP la conquista di Palazzo Spada, e Pierpaolo Palanti, uomo di fiducia e "ombra" discreta del presidente.
L’atto, registrato il 23 settembre 2025, segna il passaggio da movimento elettorale personale e lista civica a soggetto politico strutturato, con sede legale in Largo Elia Rossi Passavanti 4 a Terni. La scelta sottolinea la volontà, più volte ribadita da Bandecchi, di tenersi le mani libere rispetto all'esperienza di Alternativa Popolare e del Partito Popolare Europeo, dando vita a un partito autonomo e identitario, senza vincoli di appartenenza alle grandi famiglie politiche europee tradizionali.
Il cuore del progetto è l’italianità, descritta come “valore assoluto e inderogabile da tutelare in modo precipuo anche nei rapporti internazionali”. Lo statuto richiama inoltre i principi di democrazia liberale, stato di diritto, libertà personale ed economica e solidarietà sociale.
Il partito si definisce esplicitamente laico, sancendo una netta separazione tra istituzioni politiche e religione. Centrale è anche l’impostazione decisionista e leaderistica, che attribuisce al Presidente nazionale - ossia a Stefano Bandecchi - poteri esclusivi di rappresentanza e indirizzo politico, sin dal nome stesso del partito.
Secondo lo statuto, l’Italia deve riscoprire un ruolo centrale nel mondo globalizzato, oggi dominato da grandi potenze militari ed economiche, dai due blocchi occidentale e orientale e da nuovi player emergenti come i BRICS. L’obiettivo è costruire una “via italiana autonoma”, capace di rompere il monopolio del pensiero mainstream fondato su un globalismo esasperato.
Il modello proposto da Bandeccchi non è necessariamente quello dei movimenti alt right o del triumpismo, ma la volontà è quella di dare vita a un partito identitario, ispirato alla capacità organizzativa e al successo del suo fondatore principale, e che ambisce a far rinascere una “grandeur italiana”, coniugando tradizione nazionale, liberalismo economico e pragmatismo politico.
Il simbolo depositato è quello usato da Bandecchi in Campania, prima esperienza elettorale del nuovo partito: un cerchio blu con bordo rosso, la scritta “Dimensione” in bianco e “Bandecchi” in giallo, arricchito da tre frecce tricolori.
La leadership è fortemente centralizzata: il Presidente nazionale, ovvero Stefano Bandecchi, ha la rappresentanza esclusiva. La Direzione nazionale, nella fase costitutiva, è composta dai tre fondatori, con Bandecchi presidente e Corridore e Palanti consiglieri. Presto si andrà alla nomina degli organismi direttivi, con un coordinatore nazionale che organizzerà la fase di strutturazione del nuovo soggetto politico.
Gli organi interni previsti sono: Congresso nazionale, Assemblea nazionale, Direzione nazionale, Tesoriere, Revisore unico, Revisore legale, Collegio dei Probiviri e Commissione di Garanzia.
Il sostegno economico sarà garantito da quote associative, dal due per mille, da donazioni, eventi e raccolte fondi. Ogni eletto sotto il simbolo di Dimensione Bandecchi dovrà versare una parte della propria indennità.
È vietata la distribuzione di utili e tutte le operazioni devono rispettare la tracciabilità dei versamenti. Il Tesoriere, nominato dal Presidente, ha ampi poteri, ma è sottoposto al controllo della Direzione nazionale e dei revisori.
Ogni anno dovrà essere approvato un rendiconto finanziario, entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio. Facilitazioni sono previste, nell'ambito di un tesseramento che partirà già in questo 2025, per i più giovani.
L’iscrizione è aperta a cittadini italiani e stranieri dai 16 anni in su. Lo statuto prevede la creazione di circoli territoriali e coordinamenti d’area, organismi politici con autonomia interna ma sempre sotto il controllo della Direzione nazionale. Il Presidente può commissariarli o scioglierli se non coerenti con la linea politica.
Grande rilievo è dato alla partecipazione digitale: bilanci, deliberazioni e documenti saranno accessibili online, in un’ottica di trasparenza e modernizzazione. Il partito ha già una sua "dimensione" digitale, con la presenza molto forte di Stefano Bandecchi sui social e con campagne sui temi politici centrali dell'organizzazione partitica.
Il partito prevede un movimento giovanile interno, con un responsabile nominato dal Presidente nazionale. L’obiettivo è promuovere politiche dedicate a scuola, università, innovazione, ambiente e lavoro. Lo statuto introduce impegni per le pari opportunità, con la garanzia di equilibrio di genere nella rappresentanza e nelle liste.
Un Codice etico, da approvare in Direzione nazionale, disciplinerà comportamenti, sanzioni e incompatibilità. La giurisdizione interna sarà affidata al Collegio dei Probiviri e alla Commissione di Garanzia.
Nei prossimi mesi sarà avviato il tesseramento e organizzata una rete di circoli locali. La sfida per Bandecchi è trasformare l’esperienza amministrativa di Terni in un progetto politico competitivo a livello nazionale. L’obiettivo dichiarato è intercettare amministratori e politici delusi dalla “vecchia politica” e costruire un partito identitario, decisionista e moderno, capace di parlare a un elettorato trasversale.
Dal cuore dell’Umbria prende forma così un progetto che punta a ridefinire il ruolo dell’Italia nel mondo, offrendo una via autonoma tra globalismo esasperato e sovranismi tradizionali.