09 Oct, 2025 - 21:00

Costacciaro, presentata l’edizione 2025 della Corsa delle Botti: tradizione, giovani e comunità protagonisti

Costacciaro, presentata l’edizione 2025 della Corsa delle Botti: tradizione, giovani e comunità protagonisti

È stata presentata questa mattina a Palazzo Cesaroni di Perugia, sede dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, l’edizione 2025 della Corsa delle Botti di Costacciaro, manifestazione storica che si terrà dal 17 al 19 ottobre.

Alla conferenza hanno partecipato il sindaco di Costacciaro Andrea Capponi, la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Sarah Bistocchi, il vicepresidente della giunta regionale e assessore alla Cultura Tommaso Bori, oltre ad altri rappresentanti istituzionali e associativi.

Un incontro che ha sottolineato il valore non solo agonistico ma anche sociale e culturale della manifestazione, divenuta negli anni un simbolo di comunità e di legame con la tradizione.

Le origini della Corsa delle Botti

La Corsa delle Botti nasce nel 1991 da un’idea di Arcangelo Torcolini, con l’obiettivo di rievocare antiche usanze popolari legate al ciclo del vino e della vendemmia.

La gara consiste nel far rotolare due botti lungo un percorso, fissate a un asse e guidate da un timone, spinte da squadre di giovani “bottaioli” sotto la direzione di un capo bottaio, di un oste e di un direttore di gara.

Le squadre in competizione sono due:

  • Costacciaro capoluogo, con l’Hostaria de la Porta;

  • Villa Col de’ Canali, con l’Hostaria de la Rocca.

Si sfidano in due manche a tempo: a vincere è la formazione che completa il percorso nel minor tempo complessivo.

Un gioco di forza, coordinazione e spirito di squadra che richiama le fatiche contadine e le atmosfere delle antiche cantine.

Il valore simbolico della manifestazione

Nel corso della presentazione, la presidente dell’Assemblea legislativa Sarah Bistocchi ha sottolineato la portata simbolica dell’iniziativa:

“La comunità di Costacciaro si dimostra nuovamente attiva e vivace, mirando a uscire dai suoi confini per raccontarsi. Le istituzioni regionali e quelle locali, anche i comuni più piccoli e delle aree interne, devono riconoscersi reciprocamente, portando avanti alcune iniziative insieme. Questa manifestazione non ricorda un momento religioso ma il processo di vinificazione, nel corso del quale troviamo il concetto di abbondanza e di speranza, in un momento in cui di speranza sembra essercene davvero poca”.

Parole che rimarcano l’importanza della festa come occasione di condivisione e resilienza, capace di rinnovare lo spirito comunitario.

Tradizione e giovani al centro

Il capogruppo del Partito Democratico a Palazzo Cesaroni, Cristian Betti, ha invece evidenziato l’importanza di queste rievocazioni per la valorizzazione delle tradizioni e per il coinvolgimento delle nuove generazioni:

“Costacciaro si conferma una realtà molto dinamica, in cui vengono realizzate numerose iniziative di rilievo. Sono particolarmente legato a questo tipo di eventi e alle rievocazioni storiche, che si basano sulla valorizzazione delle tradizioni. Ancora più importanti quando si basano sulle energie e sulle forze dei giovani. Questo tipo di iniziative, legate all’agricoltura e alla pastorizia, ci consente di conservare una parte rilevante della nostra storia. Questi valori tengono unite le nostre comunità e consentono di dimostrare quanto sia necessario e valido l’apporto dei giovani”.

L’impegno della Regione

Infine, l’assessore regionale alla Cultura Tommaso Bori ha messo in evidenza il ruolo delle aree interne e l’importanza di investire su di esse:

“Ci sono realtà nelle aree interne che ripartono dai giovani, questo rientra nella logica del diritto a restare, con cui vogliamo caratterizzare l’azione della Regione Umbria. Cercheremo di dare un supporto a questa tendenza positiva con il nuovo testo unico sulle attività culturali, che comprenderà anche le manifestazioni e rievocazioni storiche, prevedendo finanziamenti aggiuntivi rispetto a quelli attuali”.

Un impegno concreto a sostegno della manifestazione e, più in generale, della vitalità culturale dei piccoli centri umbri.

Il programma 2025: tre giorni di festa

L’edizione 2025 si preannuncia particolarmente ricca e coinvolgente, con tre giornate di eventi che mescolano gastronomia, musica, tradizioni e competizione.

  • Venerdì 17 ottobre: apertura alle ore 20 presso la Taverna de la Porta a Costacciaro, con cibo e vino illimitato e la musica di dj Matteo Romaldini.

  • Sabato 18 ottobre: la festa si sposterà a Villa Col de’ Canali, sempre dalle ore 20, con la Taverna de la Rocca, cibo e vino illimitato e l’intrattenimento musicale degli Outside Band.

  • Domenica 19 ottobre: giornata clou nel centro storico di Costacciaro.

    • ore 7: sveglia del paese con i tamburini;

    • ore 12.30: tradizionale saluto al cimitero;

    • dalle 15: degustazioni di vino e panini;

    • ore 15.30: corteo degli antichi mestieri, con tamburini e figuranti;

    • ore 16.30: la Corsa delle Botti, seguita dalla premiazione;

    • a seguire: festa conclusiva all’Hostaria de la Porta, con castagne, vino novello e la musica dei Fuperi Trio.

Un programma che intreccia momenti di socialità, spettacolo e rievocazione, con un’attenzione particolare alla valorizzazione delle produzioni tipiche e delle tradizioni locali.

Costacciaro capitale della convivialità

La Corsa delle Botti non è soltanto un evento agonistico: è una celebrazione della convivialità e della cultura del vino, un rito collettivo che mette al centro la comunità.

Ogni anno attira numerosi visitatori, curiosi di assistere a una sfida suggestiva e di vivere l’atmosfera festosa del borgo. La partecipazione popolare, insieme al coinvolgimento delle associazioni locali, contribuisce a rafforzare il senso di appartenenza e la promozione del territorio.

“Non è solo una corsa – ha detto il sindaco Andrea Capponi – ma un momento in cui l’intera comunità si riconosce e si rinnova, mantenendo viva una tradizione che racconta chi siamo e da dove veniamo”.

Identità e sviluppo territoriale

Eventi come la Corsa delle Botti dimostrano quanto le tradizioni possano essere motore di sviluppo locale. Il richiamo turistico, la promozione dei prodotti tipici, la visibilità mediatica: tutti elementi che concorrono a valorizzare Costacciaro e il suo territorio.

In un’epoca di globalizzazione, la riscoperta delle radici e delle pratiche popolari diventa un elemento di forza, capace di coniugare passato e futuro.

Un appuntamento imperdibile

L’edizione 2025 della Corsa delle Botti di Costacciaro si annuncia come un appuntamento imperdibile, capace di unire competizione, tradizione, musica, gastronomia e comunità.

Dal 17 al 19 ottobre il borgo umbro diventerà teatro di una festa che affonda le radici nella storia ma guarda al futuro, grazie al coinvolgimento dei giovani e al sostegno delle istituzioni.

Come ha ricordato la presidente Sarah Bistocchi, “in un momento storico in cui di speranza ce n’è poca, manifestazioni come questa diventano un simbolo di abbondanza, fiducia e coesione”.

Un messaggio che parte da un piccolo comune delle aree interne umbre ma che parla a tutta la regione, ricordando quanto sia importante custodire e tramandare il valore delle tradizioni.

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Mario Farneti
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