17 Jun, 2025 - 16:30

Cosa vedere a Spello durante le Infiorate: tappe imperdibili tra arte floreale, borghi e panorami unici

Cosa vedere a Spello durante le Infiorate: tappe imperdibili tra arte floreale, borghi e panorami unici

Ogni anno, a giugno, Spello si trasforma in un vero e proprio giardino a cielo aperto grazie alle spettacolari Infiorate, una tradizione antichissima capace di incantare con la sua poesia visiva e il profumo intenso dei fiori freschi. Se state programmando una visita in questo periodo magico, preparatevi a vivere un’esperienza indimenticabile, dove arte, fede, bellezza e tradizione si intrecciano in un’atmosfera unica al mondo. Passeggiando per le vie acciottolate del borgo, dichiarato tra i più belli d’Italia, vi troverete immersi in un’esplosione di colori e creatività: i tappeti floreali realizzati con cura e maestria dagli infioratori locali decorano il centro storico in occasione del Corpus Domini, trasformando ogni angolo in un’opera d’arte effimera e coinvolgente. Ma Spello non è solo Infiorate: è anche storia, cultura e paesaggi mozzafiato.

Dal fascino senza tempo tempo di Porta Consolare alla suggestione della Villa dei Mosaici, dalle terrazze panoramiche affacciate sulla Valle Umbra alla maestosa bellezza della Chiesa di Santa Maria Maggiore con gli affreschi del Pinturicchio, ogni tappa è un invito a rallentare, osservare e lasciarsi stupire. E tra una visita e l’altra, concedetevi un momento di relax in una trattoria tipica, assaporando i profumi autentici della cucina umbra. Spello durante le Infiorate è un viaggio tra emozioni e meraviglia, un’occasione unica per conoscere l’anima più autentica dell’Umbria, dove ogni fiore racconta una storia e ogni scorcio conquista il cuore.

Petali nella notte – Il rito segreto che trasforma Spello in un’opera d’arte vivente

A Spello, la magia delle Infiorate non nasce alla luce del sole, ma prende forma nel cuore della notte, quando il borgo si trasforma in un laboratorio a cielo aperto fatto di silenzio, profumi e dedizione. È la Notte dei Fiori, il momento più intimo e autentico dell’intera manifestazione, quando centinaia di infioratori – famiglie, giovani, artisti, intere generazioni – si ritrovano fianco a fianco per dare vita a un sogno condiviso.

Da sabato sera fino all’alba della domenica, ogni vicolo, piazza e scorcio del centro storico si trasforma in un cantiere poetico, dove le mani lavorano con precisione millimetrica su oltre 1,5 km di tappeti floreali. Le opere, veri e propri quadri effimeri dai temi sacri o ispirati alla natura, sono realizzate esclusivamente con petali, foglie, semi e bacche raccolti nei dintorni: nessun collante chimico, nessuna forzatura. Solo pazienza, armonia e amore per la bellezza.

Camminare per Spello in queste ore è un’esperienza totalizzante: i colori delle composizioni si fondono con il profumo della lavanda, del finocchietto, dei garofani. Il silenzio, rotto solo dal fruscio delle mani sui petali, rende ogni dettaglio più vivido, ogni gesto carico di significato. È un rito collettivo e ancestrale, dove il tempo sembra sospeso e ogni angolo si trasfigura in arte.

Santa Maria Maggiore e la Cappella Baglioni – Un Rinascimento silenzioso nel cuore fiorito di Spello

Durante le Infiorate, una tappa alla Collegiata di Santa Maria Maggiore non è soltanto consigliata: è quasi un rito. Qui, nel cuore del borgo, arte e spiritualità si fondono in una dimensione senza tempo, dove il silenzio delle pietre antiche dialoga con il fermento di colori e profumi che esplodono appena fuori, lungo le vie fiorite.

La chiesa custodisce uno dei tesori più preziosi del Rinascimento umbro: la Cappella Baglioni, affrescata da Bernardino di Betto, meglio noto come il Pinturicchio, con scene vibranti di grazia e intensità narrativa. Ogni dettaglio — dalle decorazioni a grottesche ai volti angelici — parla la lingua raffinata di una spiritualità colta e luminosa. Ad arricchire l’ambiente, preziosi pavimenti in maiolica di Deruta, finissime testimonianze della tradizione ceramica umbra, ed elementi architettonici che spaziano dal romanico al barocco, creando un’armonia senza tempo.

Entrare in Santa Maria Maggiore durante l’Infiorata significa vivere un doppio incanto: fuori, la bellezza effimera dei tappeti floreali che celebrano la natura e la fede; dentro, l’eternità silenziosa dell’arte che ha attraversato i secoli. Un contrasto delicato e potente che rende questa visita non solo imperdibile, ma profondamente emozionante.

Porta Consolare, Torri di Properzio e il Belvedere Panoramico – Un risveglio tra storia e panorami senza tempo

La mattina di domenica, subito dopo che la processione ha lentamente solcato il magnifico tappeto floreale, vi suggeriamo di intraprendere una camminata che sale verso Porta Consolare, uno degli ingressi più antichi e suggestivi di Spello, ancora custode silenzioso dell’epoca romana.

Proseguendo lungo le imponenti mura e raggiungendo le Torri di Properzio, antichi baluardi del municipium romano, vi troverete immersi in un’atmosfera sospesa tra passato e presente. Questi monumenti, testimoni muti di secoli di storia, raccontano di un tempo in cui Spello era fulcro di cultura e potere, con un’eleganza che ancora oggi incanta.

Dal cammino panoramico che si snoda sulle mura, si apre uno spettacolo naturale mozzafiato: davanti a voi si distende la Val d’Assisi, un mare verde di ulivi e boschi, e in lontananza il maestoso Monte Subasio che veglia sul territorio con la sua presenza imponente e serena.

In questo scenario, ogni emozione vissuta tra arte floreale e architettura si amplifica, regalando un momento di contemplazione perfetto, quasi un respiro profondo che fonde la storia con la bellezza naturale in un’unica, indimenticabile esperienza.

AUTORE
foto autore
Francesco Mastrodicasa
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE