06 Nov, 2025 - 19:30

Il Corteo storico di Orvieto protagonista della prima campagna del ministero del Turismo sugli abiti storici

Il Corteo storico di Orvieto protagonista della prima campagna del ministero del Turismo sugli abiti storici

Nel mosaico di simboli che raccontano l’identità italiana, da oggi c’è anche il Corteo storico di Orvieto. Le sue immagini, girate nei giorni scorsi dalla Joy Production, saranno protagoniste della campagna nazionale del Ministero del Turismo per la prima Giornata degli abiti storici, che si celebrerà l’11 novembre.
La presentazione ufficiale è avvenuta a Roma, al Museo delle Civiltà, davanti a un pubblico di istituzioni, studiosi e rappresentanti del mondo culturale. Sul palco, la ministra del Turismo Daniela Santanché, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e la senatrice Anna Maria Fallucchi, prima firmataria della legge che ha istituito la ricorrenza.

L’iniziativa, sostenuta dallo slogan #iociabito, intende valorizzare le rievocazioni e gli abiti d’epoca come espressioni di memoria collettiva, artigianato e identità locale. Un messaggio che trova nella città umbra un interprete naturale: i suoi figuranti, i costumi, la solennità del Corteo delle Dame incarnano da decenni il legame fra arte e devozione, tradizione e orgoglio civico.

Da Orvieto a Roma, un riconoscimento nazionale per la storia e l’artigianato locale

Alla conferenza erano presenti il sindaco di Orvieto e assessore al Turismo e alla Cultura, Roberta Tardani, il presidente dell’associazione “Lea Pacini”, Silverio Tafuro, e il vicepresidente Marcello Meffi, insieme ad alcuni dei figuranti che hanno preso parte alle riprese. Accanto a loro, la storica del costume Clara Tosi Pamphili, già membro del comitato scientifico di Orvieto Capitale della Cultura 2025, che ha sottolineato come “l’abito storico non è solo un oggetto estetico, ma un documento vivente del tempo”.

Il progetto del Ministero culminerà con la messa in onda dello spot istituzionale l’11 novembre, accompagnato da uno speciale su Rai 5, Rai Cultura e Rai Play, all’interno del programma “Oggi è”. Le telecamere racconteranno la città e i suoi protagonisti, offrendo al grande pubblico una finestra sul valore artistico e simbolico del Corteo.

Nel suo intervento, Roberta Tardani ha espresso gratitudine e orgoglio: “Ringraziamo il Ministero del Turismo e la Joy Production per aver scelto Orvieto e il nostro Corteo storico per rappresentare la prima edizione di questa giornata. Non è solo una celebrazione dell’abito, ma del Paese stesso, delle sue tradizioni e dei saperi artigianali che ci definiscono”.

Il sindaco ha ricordato anche la figura di Lea Pacini, ideatrice del Corteo, “una donna che ha saputo emozionare e unire generazioni di orvietani con un progetto divenuto parte dell’identità cittadina”.

Un patrimonio che continua a generare cultura e comunità

Il progetto segna anche un passo concreto verso la valorizzazione del patrimonio materiale della manifestazione. Il Comune e l’associazione Lea Pacini stanno infatti definendo una convenzione per lo spostamento dei costumi storici al Palazzo dei Sette, dove troveranno una nuova collocazione espositiva e conservativa.
Una scelta che, nelle parole della Tardani, “rappresenta un ulteriore segno di rispetto per un patrimonio che appartiene a tutta la città e che oggi conquista una vetrina nazionale importante”.

Il presidente Silverio Tafuro ha definito la partecipazione alla campagna ministeriale “una preziosa opportunità per mettere in mostra il grande lavoro che accompagna ogni uscita del Corteo, e per costruire nuove collaborazioni culturali in tutta Italia”.

L’eco del riconoscimento romano arriva così fino alle strade lastricate di Orvieto, dove ogni anno centinaia di cittadini sfilano indossando abiti che raccontano secoli di storia e artigianato. Dietro ogni cucitura, un frammento di memoria collettiva.

Con la prima Giornata nazionale degli abiti storici, l’Italia riscopre il valore dei suoi riti civici e delle mani che li tengono vivi. Orvieto, con il suo Corteo, ne diventa simbolo e voce - testimone di un Paese che continua a raccontarsi, abitando con orgoglio la propria storia.

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Federico Zacaglioni
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