Terni alza la testa chiedendo collegamenti più rapidi con Roma e un’attenzione particolare a pendolari e turisti, e lo fa con un intervento del capolista di Alternativa Popolare alle prossime elezioni regionali, Riccardo Corridore. La città, capoluogo della provincia e porta d’ingresso del territorio dal centrosud, ha visto nel corso degli anni un progressivo arretramento dei servizi ferroviari e dei collegamenti con la Capitale. Tanto da generare, in diverse occasioni, proteste e manifestazioni da parte dei Comitati dei pendolari per le difficoltà infrastrutturali e la riduzione dei viaggi. Problemi, secondo il vicesindaco di Terni e coordinatore regionale del partito di AP, anche per quanto riguarda il turismo. Sempre più interessato dalla mobilità sostenibile e dall’alternativa al tarsporto su gomma.
“Il tema dell’alta velocità in Umbria sta molto a cuore ad Alternativa Popolare – afferma Corridore -. Riteniamo che Terni sia fortemente penalizzata nei settori dei trasporti. La città, per le sue caratteristiche industriali e commerciali, il suo posizionamento baricentrico rispetto al resto d’Italia, e la sua stessa dignità di capoluogo merita di più. A cominciare da una dotazione di infrastrutture tali da consentire la percorrenza della tratta con Roma al massimo in quaranta minuti. Lo stesso dicasi per i collegamenti con il resto dell’Umbria“.
Corridore: “Tratta Terni-Roma strategica per lo sviluppo turistico e le relazioni con la Capitale”
Terni come base per l’accesso turistico agli itinerari e ai percorsi dell’Umbria del sud. Ma anche hub per un pendolarismo professionale e lavorativo, basato sulle relazioni con la Capitale.
“Ci sono due obiettivi da perseguire – spiega Riccardo Corridore -. Quello di una crescita dei collegamenti endoregionali, per rafforzare lo sviluppo turistico che ha visto Terni registrare tassi di crescita record negli ultimi anni. E quello di un potenziamento della direttrice umbro-laziale, con l’obiettivo di agevolare i pendolari che gravitano su Roma. Si tratta di target che hanno una comune ragione fondante. Quella di fare della nostra Regione un territorio fortemente attrattivo per i turisti che nel contempo agevoli gli stessi pendolari“.
Il capolista di Alternativa Popolare alle Regionali affronta anche il tema dei costi che gravano sui pendolari della tratta Roma-Terni.
“Purtroppo registriamo tariffe elevatissime e al di fuori di ogni regola di mercato – spiega Corridore -. Si continua a far pagare tratte di 98 km come se fossero di 112. Con costi quasi raddoppiati negli abbonamenti. A ciò si aggiungono i ritardi ricorrenti di percorrenza da parte di Trenitalia vanno dai 30 ai 70 minuti senza alcun rimborso per gli abbonati. Spesso gli viene imposto di dover ripagare il biglietto perché costretti al cambio di tipologia di treno per motivi a loro non imputabili, nonostante la fidelizzazione, per un treno di categoria inferiore“.
Le proposte di Alternativa Popolare: “Con abbonamenti superiori fruibili treni di altre categorie e riduzione per la carta Tutto Treno”
“Alternativa Popolare e il sottoscritto – prosegue il coordinatore regionale del partito – faranno in modo che un abbonamento superiore consenta la fruizione anche di treni di diversa tipologia. Nel contempo la “Carta Tutto Treno” deve necessariamente avere un costo ridotto se non dimezzato rispetto a quello attuale“.
I rimborsi da parte di Trenitalia, secondo AP, devono riguardare anche gli abbonati e nel contempo viene chiesto alla Regione di richiedere il ristoro dei ritardi accumulati.
“L’amministrazione regionale partecipa pro quota alle agevolazioni per i viaggiatori – spiega Riccardo Corridore -. Ma in realtà tali non sono, perché il servizio di Trenitalia finisce con il penalizzare gli utenti del territorio, che si vedono così penalizzati doppiamente. Come clienti dei servizi ferroviari e come contribuenti umbri. La politica dell’ascolto, la politica del fare è quello che ci contraddistingue. E quindi le nostre competenze ed il nostro contributo alla coalizione e alla presidente Tesei, a cui vanno riconosciuti meriti in molti settori, saranno determinanti per il miglioramento dell’Umbria. Vogliamo incidere ancora di più a difesa del territorio in quei settori nei quali ancora non si è fatto abbastanza dopo i disastri lasciati dalla sinistra“.