Corridore torna a parlare della sanità in Umbria, in particolare a Terni, tema caldo al centro del dibattito politico e sociale. Riccardo Corridore, vicesindaco di Terni, ha rilasciato delle dichiarazioni incisive riguardo la situazione attuale, mettendo in luce problemi strutturali e gestionali che affliggono il sistema sanitario locale. Questi temi sono stati ulteriormente approfonditi durante il programma televisivo “Fuori dal Coro” di Mario Giordano.
Corridore sulla sanità a Terni: “L’Asl ha bloccato le liste di attesa, è un comportamento contra legem”
Durante la trasmissione “Fuori dal Coro” andata in onda ieri sera, è stato trasmesso un servizio che ha evidenziato le criticità dell’ospedale di Terni e dell’Asl 2. Questo servizio, descritto da Corridore come “veramente brutto, brutto per la città di Terni ma brutto per l’intera Umbria“, ha mostrato una realtà preoccupante che riflette lo stato generale della sanità regionale.
Corridore ha puntato il dito contro la gestione delle liste d’attesa, bloccate contravvenendo alla legge 266 del 2005, che vieta esplicitamente tale pratica: “Mi dispiace per il direttore dell’Asl Piero Carsili che è una persona trasparente e moralmente integra, ma noi paghiamo e paga tutta l’Umbria la decisione e le scelte del governo della Tesei. Un governo dalla Tesei con il suo assessore Coletto, e quindi con tutto il centrodestra che sta ancor di più peggiorando la sanità in Umbria: una sanità distrutta dalla sinistra, ma che la destra non ha migliorato ed anzi ha ancor di più appesantito“, ha affermato.
Questo blocco costringe i cittadini a rivolgersi alla sanità privata senza ottenere i rimborsi dovuti, creando una disparità tra chi può permettersi cure private e chi non può: “Sulle liste d’attesa c’è un altro problema. La legge prevede che quando i cittadini non riescono in tempi congrui a fare gli esami diagnostici hanno diritto al rimborso se si rivolgono alla sanità privata, cosa che è inattuata e questo è un aspetto veramente brutto perché consente solo ai cittadini ricchi di potersi curare in modo adeguato, perché le persone normali, gli ultimi, le categorie fragili, sono sottoposte ha comportamenti vessatori dalle Asl e dalle aziende ospedaliere Umbre“.
Corridore sul nuovo ospedale: “La città di Terni è completamente abbandonata”
Un altro argomento caldo è la costruzione del nuovo ospedale di Terni. Corridore ha criticato duramente l’amministrazione regionale, colpevole, a suo dire, di non aver mantenuto le promesse fatte lo scorso agosto. “Il tre di agosto del 2023 una delegazione del Comune di Terni composta da sindaco e dal sottoscritto si interfacciò con la Tesei. Avemmo garanzie, si parlò che settembre sarebbe partito con questo project financing e si parlò di stanziamenti“, ha ricordato.
Nonostante le rassicurazioni ricevute, ricorda Corridore, ad oggi sono stati stanziati solo 16 milioni di euro, insufficienti per avviare il progetto. Il vicesindaco ha sottolineato come la burocrazia e l’inerzia della regione abbiano lasciato Terni in una condizione di abbandono. “La città di Terni è completamente abbandonata e questo risulta da una nota della Tesei che abbiamo ricevuto il 21 di maggio, dove alla fine si fa ancora una volta fuffa. È la solita supercazzola che proviene dalla Regione Umbria“, ha dichiarato.
Il tema delle ambulanze nel ternano: “Gli operatori del 118 agiscono con una sola ambulanza”
La situazione delle ambulanze a Terni è un ulteriore punto critico. Corridore ha denunciato la presenza di una sola ambulanza operativa per tutto il territorio ternano, che comprende anche il comune di Stroncone e la Valnerina durante la notte.
“Gli operatori del 118 agiscono con una sola ambulanza per tutto il territorio ternano che racchiude addirittura anche il Comune di Stroncone e nella notte tutta la Valnerina, con una serie di disagi, con interventi in ritardo che non sono certamente addebitabili agli operatori a cui va tutta la nostra solidarietà, la solidarietà di Alternativa Popolare, la solidarietà dell’amministrazione di Terni, la solidarietà del sottoscritto quale candidato alla Regione Umbria”.
Questa situazione non è imputabile agli operatori del 118, ma alla gestione delle risorse. Corridore ha anche detto che la Croce Rossa fornisce l’ambulanza a un costo di 180.000 euro annui, una cifra che potrebbe essere ottimizzata considerando che un’ambulanza nuova costa circa 90.000 euro:
“Attualmente l’unica ambulanza viene presa in convenzione dalla Croce Rossa, con 180.000 € di spese annue. Questi 180.000 € comprendono anche le manutenzioni, l’autista e questi servizi accessori. Voglio semplicemente dire una cosa: un’ambulanza si può acquistare a 90.000 €. Come sempre la regione sperpera i soldi ma d’altronde è evidente: la Tesei in 5 anni ha investito 10 miliardi di euro di fondi sulla sanità umbra per distruggerla e per metterci alla berlina in tutta Italia come nel servizio di Fuori dal Coro fatto ieri sera“.
Per il vicesindaco candidato alla presidenza della Regione Umbria questa gestione inefficiente dei fondi pubblici è emblematica del deterioramento della sanità umbra sotto l’attuale amministrazione regionale.