“La proposta di una public company sull’idroelettrico è la nostra“, attacca il capolista alle Regionali di Alternativa Popolare Riccardo Corridore. Sono passati pochi giorni dall’intervista esclusiva realizzata da Tag24 Umbria al coordinatore umbro di AP, che annunciava la sua candidatura. E nel frattempo su questo tema, che era stato acquisito dalla coalizione di centrodestra nel tavolo regionale coi sindacati su AST, si è aperto un dibattito politico. Innescato da una interrogazione del consigliere regionale De Luca (M5S) e dalla risposta dell’assessore regionale allo sviluppo economico Fioroni.
“L’idea la avanzammo in campagna elettorale e ora è patrimonio di tutta la coalizione che spinge per la riconferma di Donatella Tesei – spiega Corridore -. Proponemmo una società mista pubblico-privata per concorrere per le concessioni nel 2029, sul modello della Basilicata. Un’operazione a favore delle industrie, a cominciare da AST, ma anche dell’interesse dei cittadini umbri e di Terni in particolare. La risposta di Fioroni è in sintonia, ne sono felice. Ma vedo che ora cercano tutti di metterci il cappello, a cominciare dal Movimento 5 Stelle…“.
Cosa non la convince della posizione pentastellata? E in generale di quella del centrosinistra?
“Ho letto che De Luca potrebbe essere l’assessore all’ambiente – continua Corridore -. Se così fosse sarebbe a rischio la sopravvivenza stessa dell’AST. Che dà un contributo determinante al PIL regionale. La chiusura dell’acciaieria è da sempre un pallino del Movimento 5 Stelle. I cittadini ternani riflettano bene“.
E per risolvere il problema dell’energia nel breve periodo?
“Si deve aprire un tavolo con ENEL. Partendo dal fatto che lo Stato ne controlla oltre il 23%. Ci si metta al tavolo e si lavori a un’intesa, perché l’acciaio italiano è strategico. E l’energia a costi competitivi serve al territorio. Che mette a disposizione un importante bacino idroelettrico“, conclude Corridore.
Non solo energia e idroelettrico, per Corridore (AP) ospedale di Terni da fare subito
Quali altri punti del programma regionale del centrodestra puntate a migliorare con Alternativa Popolare?
“L’ospedale di Terni è irrinunciabile. Tesei ha messo sul piatto oltre 120 milioni. Ma non bastano. Bisogna ottenere soldi dal Governo. Va fatto velocemente e deve essere uno dei punti qualificanti del programma. E poi le infrastrutture. Va superato l’isolamento del sud dell’Umbria. Siamo la porta meridionale per le rotte commerciali e turistiche nazionali. Siamo il territorio più industrializzato dell’Umbria. I collegamenti vanno migliorati. Quando abbiamo detto mai più schiavi di Perugia, volevamo dire che i nostri rappresentanti spesso si sono dimenticati di Terni. Cambieremo rotta“.
Bandecchi sarà impegnato personalmente in questa campagna elettorale?
“Il suo camper, con me a bordo e accanto a lui, girerà tutta l’Umbria. Andremo ovunque a portare l’esempio dell’ascolto, del buon governo e della politica del fare che abbiamo realizzato a Terni. Ora il segretario Bandecchi ha cominciato a impegnarsi per la Liguria, dove presentiamo la lista. Poi sarà assiduamente in Umbria. A sostenere un salto di qualità della coalizione“.
Ecco, ma sembrano restare vivi i problemi di convivenza anche nel consiglio comunale con i gruppi di centrodestra. Come pensate di affrontare questo problema?
“Alternativa Popolare è uno dei fondatori del PPE – prosegue Riccardo Corridore -. L’approdo al centrodestra, chiusi gli spazi al centro, è stato naturale. Alcuni consiglieri di centrodestra sono ancora scottati dalla sconfitta elettorale di 15 mesi fa. Ma è una vicenda da superare. Alcuni lo hanno fatto e hanno un atteggiamento costruttivo. Noi siamo aperti a tutte le proposte, ma non ha senso questa continua divisione interna. Anche se mediaticamente vi occupate più di noi che degli altri…”.
Bene, allora che giudizio dà del Patto Avanti, del campo largo di centrosinistra?
“È un cartello elettorale. Che mette gli estremismi di AVS e M5S insieme al PD e a una candidata moderata, cattolica e centrista. Di estrazione democristiana. Come faranno a mettersi d’accordo su un programma condiviso? Non ci sono valori omogenei. Sarà un litigio continuo“.
Riequilibrio territoriale, turismo e gestione del ciclo dei rifiuti: le proposte di Alternativa Popolare
Quali altri punti qualificanti del vostro programma volete portare nalla coalizione di centrodestra?
“C’è bisogno di un riequilibrio della Regione. Non parlo soltanto di Terni e della sua provincia. Ma anche di Città di Castello, Gubbio, Foligno, Spoleto. L’Umbria deve essere considerata in modo paritario ed eguale. Poi la sanità: la giunta Tesei ha fatto molto dopo lo sfascio della sinista. Si può migliorare e farla tornare una delle prime a livello nazionale“.
Ciclo dei rifiuti. C’è la gara AURI per l’inceneritore regionale. Qual è la vostra posizione? E a Terni avete proposto un modello diverso…
“Siamo contro la proposta AURI perché si tratta di un inceneritore non di ultima generazione. Noi siamo favorevoli a chiudere il ciclo senza altre discariche, ma con un moderno termovalorizzatore che recuperi energia e non abbia impatto sull’ambiente. Come avviene nel nord Europa. Ci sono tecnologie, come le torce al plasma di cui ha parlato Bandecchi che sono innovative e sostenibili. A Terni diciamo che il porta a porta ha fallito. Costa troppo, rende la città più sporca, non migliora l’ambiente. Meglio isole ecologiche digitalizzate, che premiano chi ricicla e fanno pagare di più chi inquina. E poi stiamo lavorando su tecnologie innovative, come l’idrogeno, col nostro presidente di ASM Giuseppe Ghione“.
Turismo e infrastrutture…
“L’Umbria va amministrata come una grande città – conclude Corridore -. Deve essere un parco tematico, naturale, ambientale, architettonico, dei festival e del buon vivere per tutto l’anno. E gli eventi e le occasioni attrattive vanno organizzate ovunque. Le infrastrutture, come l’alta velocità e altri collegamenti per l’Umbria Sud, devono rendere la Regione più vivibile, raggiungibile e connessa. Ci lavoreremo con il resto della coalizione“.