Il primo a lanciare l’allarme era stato il segretario nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi all’indomani della vittoria in centrodestra in Liguria e ora a intervenire è anche il coordinatore regionale umbro Riccardo Corridore. Il capolista del partito gialloblu si è guardato intorno. E con l’avvicinarsi delle elezioni del 17 e 18 novembre, ha deciso che fosse venuto il momento di chiudere la porta in faccia alle polemiche interne alla coalizione.
Non è bastato l’intervento di qualche giorno fa del segretario della Lega Matteo Salvini. Che aveva definito ottimale il rapporto con Bandecchi. Col segretario regionale del Carroccio Riccardo Augusto Marchetti a rimarcare la tenuta della coalizione. Non sono bastati i supporters bandecchiani a sostegno di Donatella Tesei nei due eventi più affollati della coalizione. L’apertura di campagna elettorale a Bastia Umbra e la presentazione della lista di AP a Terni. E non sembrano bastare gli ottimi rapporti di Alternativa Popolare con i partiti centristi della coalizione, Forza Italia, UDC e Noi Moderati.
A infastidire il segretario nazionale e sindaco di Terni e il suo coordinatore regionale c’è soprattutto l’ateggiamento di (un pezzo, ndr?) di Fratelli d’Italia. L’alleanza che, stando ai sondaggi, è decisiva per Donatella Tesei, infatti, continua a non essere digerita in casa meloniana. Soprattutto da quella frangia del partito che continua a considerare il sindaco di Terni un usurpatore. E così, se in casa del centrosinistra c’è il caso aperto del Movimento Cinque Stelle contro i renziani, nel centrodestra si affaccia il disagio dei bandecchiani contro Fratelli d’Italia. Tanto da arrivare a una richiesta di chiarimento.
Corridore (Alternativa Popolare): “Necessario un chiarimento nel centrodestra, si esprima il coordinatore FdI Prisco”
“Non ho ricevuto una telefonata né una pacca sulla spalla – ha detto Stefano Bandecchi in un’intervista a Il Domani, il giorno successivo alla vittoria in Liguria -. Ricordo che sono uno del centro-centro e che devono riflettere con attenzione perché a me essere trattato sempre come l’ultima ruota del carro fa un po’ inc…“.
Uno sfogo raccolto anche in Umbria. Tanto che la responsabile politica della campagna elettorale, Sara Francescangeli, presidente del consiglio comunale di Terni, aveva subito sottoscritto le parole di Bandecchi. “Non si può andare in giro per i gazebo e sentire gli altri che parlano male di noi – si sfoga -. Se siamo alleati il ruolo ci venga riconosciuto. Altrimenti significa che si aspettano da noi i voti decisivi e pensano di prenderci in giro… La lezione delle Amministrative di Terni non è bastata?“.
E oggi è Riccardo Corridore, coordinatore regionale del partito e capolista alle Regionali, a smettere i panni del pompiere. E a chiedere il pieno rispetto delle prerogative di ogni alleato. La fine di quella che definisce “la guerra puerile e personale combattuta da qualcuno“.
“A Terni c’è un coordinatore comunale di FdI – afferma Corridore – che continua a parlare di accordo regionale nel centrodestra con AP. Siccome l’accordo è nazionale ed è stato firmato dal vertice del suo partito, io non capisco come il signor Marco Cecconi non venga finalmente smentito dall partito di Fratelli d’Italia. Al tavolo nazionale, per firmare questo accordo, per Fratelli d’Italia c’erano tutti. Dalla Meloni a Donzelli e tutti gli altri dirigenti. Anche il suo coordinatore regionale Emanuele Prisco, che dovrebbe finalmente dire una parola definitiva. Stupisce che i vertici regionali e nazionali non prendano una posizione al riguardo. Se non ci sarà questa presa di posizione, Alternativa Popolare farà le sue riflessioni e le farà in modo adeguato. Ferma restando la lealtà a Donatella Tesei. Ma è intollerabile convivere con una situazione in cui un semplice coordinatore cittadino si permetta il lusso di smentire i suoi vertici nazionali. Prendano provvedimenti, perché sennò sarebbe un grosso problema“.
Tensioni anche in consiglio comunale, dove Bandecchi ha ricordato a Fratelli d’Italia l’alleanza nazionale
Le scintille tra il partito di Stefano Bandecchi, Alternativa Popolare, e il consigliere e coordinatore comunale di FdI Cecconi c’erano già state nell’ultima seduta dell’Assemblea di Palazzo Spada. Quando proprio Bandecchi aveva risposto a due interrogazioni analoghe di PD e Fratelli d’Italia sugli affidamenti delle gare del verde pubblico.
“Mi fa piacere che andiate d’accordo fra destra e sinistra – aveva chiosato il sindaco -. Ma a FdI ricordo che siamo alleati e che a breve ci sono le elezioni“.
Poi – nelle ricostruzione di Corridore – una serie di interviste di Cecconi, hanno fatto salire la tensione tra Alternativa Popolare e il partito di Meloni nel centrodestra. La goccia che ha fatto traboccare il vaso in mattinata. Quando il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia, in una dichiarazione rilasciata a Terni Today del gruppo Citynews, ha – secondo AP – sminuito i contenuti dell’accordo nazionale. E dell’azione dell’amministrazione Bandecchi.
“Sull’Accordo di programma AST – ribatte Riccardo Corridore – Governo, Regione e Comune di Terni hanno fatto la loro parte ciascuno per le proprie competenze. E la sottoscrizione da parte del Sindaco avverrà indipendentemente dall’esito delle elezioni. Tutto ciò non dipende dall’azione di altri partiti, ma dal senso di responsabilità della nostra amministrazione. Sulla sanità, i 128 milioni di euro accantonati dalla Regione con vincolo alla realizzazione del nuovo Ospedale di Terni ci sono grazie all’azione sinergica tra il Sindaco e la Presidente Tesei. Un’azione che si è avviata su iniziativa del sottoscritto e di Bandecchi ad agosto 2023. Inoltre le somme raggiuntive per questa opera sono state richieste sul tavolo nazionale dal segretario nazionale di Alternativa Popolare e dalla governatrice Tesei ai ministri competenti, Giorgetti e Schillaci“.