Orvieto si prepara ad accogliere una delle sue ricorrenze più sentite e spettacolari: la Solennità del Corpus Domini 2025. Dal 16 al 22 giugno, la città si animerà con un programma intenso che intreccia spiritualità, tradizione popolare e arte. L'evento, promosso dalla Diocesi di Orvieto-Todi, dal Comune, dal Capitolo della Cattedrale e dall'Opera del Duomo, rappresenta da secoli un appuntamento identitario per l'intera comunità orvietana.
Il calendario si è aperto oggi lunedì 16 giugno con le celebrazioni religiose e la conferenza del teologo don Luigi Maria Epicoco sul tema "Pellegrini di speranza", inserita nel Festival Arte e Fede. Nei giorni seguenti, si alterneranno adorazioni eucaristiche animate dalle parrocchie cittadine, concerti di musica sacra come quello della corale "Vox et Jubilum" e un evento musicale a tema eucaristico nella chiesa di Sant’Andrea con la direzione del maestro Riccardo Cambri.
Mercoledì 18 si celebra anche il Giubileo del Catechismo, mentre giovedì 19 giugno, giorno della ricorrenza liturgica del Corpus Domini, il programma raggiunge un primo momento culminante: l'ostensione straordinaria del Sacro Corporale, l'adorazione guidata dagli istituti religiosi e, alle 18, la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Gualtiero Sigismondi, seguita dalla processione con il Santissimo per le vie del centro storico. La sera, nella chiesa di San Giuseppe, si terrà il Giubileo dei Movimenti che animano l'Adorazione Eucaristica, a sottolineare l’importanza della partecipazione delle realtà associative della diocesi.
Il giorno successivo, venerdì 20 giugno, si rinnova l'antico voto cittadino del 1657 con la Giornata Penitenziale, durante la quale si invita la popolazione al digiuno e all'astinenza in segno di riflessione e spiritualità condivisa. Durante la giornata si terranno adorazioni nella chiesa di San Giuseppe e, nel pomeriggio, una visita giubilare al cimitero civico con il rosario e la benedizione delle tombe. In serata, riflettori puntati sul Corteo delle Dame, che attraverserà il centro per rendere omaggio alla Madonna in Duomo, seguito da uno spettacolo in Piazza Duomo.
Sabato 21 giugno sarà la vigilia della solennità. In programma, tra le altre cose, la Messa giubilare nella Cappella di San Brizio, i vespri solenni nel tardo pomeriggio e, alle 21.45 in Piazza Duomo, l'attesissima Staffetta dei Quartieri, che celebra il senso di appartenenza e la sana competizione tra le diverse realtà cittadine.
La giornata più attesa sarà quella di domenica 22 giugno. All'alba si concluderà l'Adorazione Eucaristica e giungeranno i pellegrini della Marcia della Fede da Bolsena. Alle 6.00 è prevista l'ostensione del Sacro Corporale e la celebrazione della Messa presieduta dal vescovo. A seguire, alle 9.00, sarà il cardinale Luis Antonio Tagle, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, a guidare la concelebrazione eucaristica in Duomo.
Subito dopo, alle 10.30, partirà la solenne processione del Corpus Domini, accompagnata dallo storico e imponente Corteo Storico di Orvieto. Il momento conclusivo sarà la benedizione con il Santissimo Sacramento in Piazza Duomo, un rito carico di significato religioso e simbolico. Per chi desiderasse partecipare ancora alle celebrazioni, è prevista un'ulteriore Santa Messa alle ore 13.00 e, nel tardo pomeriggio, alle 18.00, la reposizione solenne del Sacro Corporale.
La giornata si concluderà alle 19.00, nella splendida cornice di Piazza Duomo, con il concerto della Banda dell'Arma dei Carabinieri, organizzato con il patrocinio dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Un evento musicale che chiude in modo solenne e festoso una settimana di intensa spiritualità e coinvolgimento cittadino.
Il Corpus Domini 2025 a Orvieto è molto più di una celebrazione religiosa: è un momento di coesione civile e culturale, che richiama ogni anno migliaia di visitatori e fedeli. Le processioni, i costumi storici, la presenza delle autorità religiose e civili, la partecipazione corale della cittadinanza rendono questo appuntamento un unicum nel panorama umbro e nazionale.
Non è solo una festa della fede, ma anche un'espressione concreta di come la storia e la spiritualità possano vivere nel presente, rafforzando il legame tra le generazioni e valorizzando il patrimonio immateriale della comunità.
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Niccolò Cusano
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