Un giovane è ricoverato in gravi condizioni, dopo essere stato investito sulle strisce nel pomeriggio del 17 novembre. Il pedone da quanto si apprende, sarebbe stato travolto da un furgone, lungo la strada che da Ellera porta a Corciano.
Altro pedone investito in pochi giorni sulle strade dell'Umbria. Risulta ricoverato in gravi condizioni il giovane che è stato investito da un furgone nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 17 novembre.
L’incidente è avvenuto, da quanto si apprende dai primi soccorritori, in zona Conca del sole, lungo la strada che da Ellera porta a Corciano in prossimità delle strisce pedonali di via Giuseppe di Vittorio.
La polizia locale di Corciano, giunta sul posto, per i rilievi ha iniziato a ricostruire la dinamica dell’incidente che, però, è ancora al vaglio degli investigatori.
Dalle prime informazioni, pare che il giovane stesse attraversando regolarmente sulle strisce pedonali quando il furgone, proveniente dalla direzione opposta, lo avrebbe colpito senza riuscire a frenare in tempo.
La polizia, intanto, ha avviato accertamenti per chiarire le responsabilità e verificare le condizioni del conducente del mezzo.
L’impatto dell'incidente per il pedone è stato violento e ha richiesto l’immediato intervento dei sanitari del 118, giunti sul posto insieme alle pattuglie della polizia per gestire l’emergenza e avviare i rilievi.
Il pedone, secondo quanto appreso, ha riportato gravi ferite. Il giovane si trova ricoverato in ospedale in condizioni critiche.
Il caso ha destato preoccupazione per le condizioni del giovane ma ha anche riacceso la rabbia dei residenti, che da tempo segnalano la necessità di maggiore sicurezza lungo quel tratto di strada, caratterizzato da traffico intenso e visibilità ridotta nelle ore serali.
L'ennesimo incidente riporta il focus sul tema della tutela dei pedoni e della prevenzione degli incidenti urbani, con richieste di interventi strutturali e campagne di sensibilizzazione.
I pedoni sono, spesso, al centro di vicende di cronaca. Le cifre aggiornate dell'Osservatorio pedoni Sapidata-Asaps, l'Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale, raccontano di numeri preoccupanti ma con un leggero calo del 6,6%. Sono 356 i pedoni morti dal 1° gennaio, con 211 maschi e 145 femmine, di cui ben 177 avevano più di 65 anni, quasi la metà del totale. Nel 2024, invece, secondo i dati Istat, le vittime furono 470.
Le regioni con il più alto numero di decessi sono il Lazio e la Lombardia, con 56 casi dall’inizio del 2025. I maggiori decessi, però, si sono verificati nella Capitale: 30 vittime a fronte dei 4 pedoni uccisi solo a Milano da gennaio. Gli investimenti mortali avvenuti sulle strisce pedonali sono stati complessivamente 154 dal 1° gennaio.
Per quanto riguarda l'Umbria, sono otto i pedoni morti dall'inizio dell'anno. La regione è tra quelle con il dato più basso del Paese secondo il nuovo aggiornamento settimanale dell'Osservatorio pedoni Asaps - Sapidata.
Va ricordato, però, che Istat conta solo i decessi nei primi trenta giorni dal sinistro, non tenendo conto dei gravi feriti che molto spesso perderanno la vita negli ospedali anche a distanza di mesi.