Gubbio si veste d’azzurro e di tricolore per la V Coppa Italia Master Fitarco, appuntamento che porta in città 345 arcieri di 97 società da tutta Italia. Al Campo Comunale di Tiro con l’Arco in via Vito Schifani, completamente riqualificato, il colpo d’occhio è quello delle grandi occasioni: paglioni allineati, giudici, tecnici, volontari, pubblico. E sullo sfondo, come in una quinta teatrale, la magnifica panoramica sulla città medievale.
A coordinare l’impresa organizzativa sono gli Arcieri Eugubini, affiancati dagli Arcieri Augusta Perusia. Il presidente Lorenzo Pecci riassume: “Siamo felici di ospitare la Coppa Italia Master. La nostra piccola compagnia, grazie all’aiuto degli Arcieri Augusta Perusia, è riuscita a organizzare un evento nazionale. Un orgoglio per la città di Gubbio e anche per noi.”
La Coppa Italia Master è una festa di sport e precisione che abbraccia le tre grandi divisioni del tiro con l’arco: arco ricurvo (recurve), compound e arco nudo (barebow). Il regolamento prevede quattro fasce d’età: 50–54, 55–59, 60–64, 65+. Dopo le 72 frecce di qualifica, i primi 20 di ogni categoria e divisione accedono a round eliminatori non a scontri diretti: 12 frecce (2 serie da 6) per ciascun girone, con eliminazione progressiva degli ultimi 4 fino al girone finale a 4 che decide il podio con l’ultima tornata da 12 frecce. Se in una classe i partecipanti sono meno di 10, è previsto l’accorpamento con classi contigue dello stesso genere e divisione per formare un girone minimo di 10 atleti. Un meccanismo che valorizza costanza, gestione mentale e lettura del campo.
Il Campo Comunale di via Vito Schifani si conferma un asset per il movimento: parcheggio auto, servizi, due punti ristoro e una logistica che consente flussi ordinati tra area di tiro, warm-up e spazi di attesa. La riqualificazione degli ultimi anni ha creato un’arena capace di ospitare eventi di caratura nazionale, mantenendo un rapporto armonico con la città storica. Non è solo sport: è accoglienza ed è immagine per Gubbio.
L’urlo di casa è tutto per Anna Frezza: l’atleta eugubina conquista l’oro nella classe femminile 60–64 con 567 punti, davanti a Daniela Colognesi (Arcieri dell’Airone, 551) e Virginia Rizzi (Arcieri Burarco Vimercate, 541). Un risultato che premia tecnica, gestione del ritmo e lucidità nelle fasi calde della gara. Applausi scroscianti e bandiere che si alzano in tribuna: l’oro di Frezza è la fotografia perfetta del senso della Coppa, dove esperienza e passione fanno la differenza.
Il calendario federale sta vivendo in Umbria un periodo straordinariamente intenso: dopo i Campionati Italiani 3D di Polino (Terni) dello scorso fine settimana, la Coppa Italia Master approda a Gubbio e chiuderà un trittico che si completerà con i Campionati Italiani Tiro di Campagna a Città della Pieve a fine mese. Un fil rouge che lega territori diversi attraverso una stessa cultura sportiva: corsie d’erba, paglioni, bersagli e quella silenziosa concentrazione tipica dell’arciere che entra nella bolla del gesto.
Il presidente della Federazione Italiana Tiro con l’Arco, Vittorio Polidori, sottolinea l’impatto dell’evento: “Una location fantastica, Gubbio è bellissima e invito tutti a venirla a vedere. Bravissimi gli organizzatori e tutti coloro che hanno dato una mano, grazie all’Amministrazione comunale che è stata vicina agli organizzatori e grazie al Presidente regionale che quest’anno ha organizzato tre eventi di spessore in Umbria.” Parole che riconoscono il valore del lavoro di squadra tra associazioni, istituzioni e mondo federale.
Sulla stessa linea il presidente Fitarco Umbria, Nicola Montecchi: “Abbiamo avuto il Campionato Italiano 3D a Terni e oggi la Coppa Italia Master a Gubbio, in questa cornice bellissima. Il prossimo anno avremo altri due eventi nazionali, il Trofeo Pinocchio a Terni e la Coppa della Regione a Città della Pieve, quindi non posso che essere orgoglioso di tutto il movimento umbro e di tutto quello che stiamo facendo.” Un programma che conferma l’Umbria come culla ideale per gare di alto livello: centralità logistica, location suggestive, competenze organizzative.
Oggi, domenica 14 settembre, la Coppa entra nel suo atto conclusivo: round finali e cerimonia di premiazione con la consegna dei titoli per ogni divisione e classe Master. La formula “a gironi” rende l’ultima giornata avvincente: margini stretti, classifiche in movimento, equilibrio che si spezza su millimetri. La gestione dei 12 tiri conclusivi, con la doppia serie da sei, è un esercizio di respirazione, routine e fede nel proprio set-up: clicker e sganci pronti, spine delle frecce scelte, mirini microregolati, stabilizzazioni che “spengono” le vibrazioni. Il pubblico ascolta il suono secco dello scocco come un metronomo.
La Coppa Italia Master è anche volano economico: atleti, tecnici e accompagnatori riempiono alberghi, ristoranti, bar, visitano musei e botteghe del centro storico. Gubbio mette in campo la sua rete di volontari e di professionalità: allestimenti, accoglienza, sicurezza, supporto medico e logistico. La collaborazione con gli Arcieri Augusta Perusia è un esempio virtuoso di sinergia territoriale, mentre il coinvolgimento dell’Amministrazione comunale consolida quel patto città–sport che fa crescere immagine e capitale sociale.
Per i curiosi che assistono dalle tribune, la formula “qualifica + gironi” ha un vantaggio: tiene dentro il pubblico fino alla fine. Le 72 frecce iniziali definiscono i migliori 20 di ogni categoria/divisione; poi, attraverso tornate da 12 frecce, il campo si riduce progressivamente (–4 a girone) fino ai 4 finalisti che si giocano tutto all’ultimo respiro. È un equilibrio tra merito statistico (qualifica) e tenuta emotiva (gironi), dove contano consistenza e capacità di adattamento. Nel caso di classi numericamente esigue, l’accorpamento garantisce competizioni dignitose e combattute.
La V Coppa Italia Master lascia a Gubbio una eredità di relazioni e competenze. L’oro di Anna Frezza è la gemma locale, ma l’intero evento brilla per qualità organizzativa e fair play. Le parole di Polidori e Montecchi certificano il posizionamento dell’Umbria come hub nazionale per gli sport arcieristici, mentre gli Arcieri Eugubini firmano un capitolo che travalica la dimensione sportiva per toccare identità e orgoglio civico.