Convegno della Confagricoltura a Todi in programma lunedì 3 giugno presso il Teatro Comunale di Todi. L’evento coincide con l’assemblea generale ordinaria di Confagricoltura Umbria. Infatti, successivamente alla parte privata dell’incontro, dove si terrá, con il voto, l’approvazione del bilancio, a seguire, all’incirca verso le ore 15.30, si svolgerà un confronto pubblico dal titolo “Quale Europa per l’agricoltura umbra”.
Al centro del dibattito convegnistico saranno trattati i temi che legano il settore primario nei confronti di quelle sfide che, sempre di più in un quadro europeo, coinvolge sempre di più gli agricoltori italiani e soprattutto quelli umbri.
Convegno della Confagricoltura a Todi : incontro pubblico alla presenza della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei
Con i saluti istituzionali, da parte del sindaco di Todi, Antonino Ruggiano, faranno seguito le introduzioni di Fabio Rossi, presidente di Confagricoltura Umbria.
A dialogare sul tema, moderati dal giornalista Giacomo Marinelli, interverranno: per l’Università degli Studi di Perugia, Gabriele Cruciani (delegato del rettore al Settore terza missione e trasferimento tecnologico); il presidente della Commissione agricoltura della Camera dei Deputati, Mirco Carloni; le europarlamentari Camilla Laureti e Francesca Peppucci, ed il presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Marco Squarta.
I lavori del convegno saranno completati attraverso la sintesi e le considerazioni attraverso la moderazione del giornalista Antonello Brughini; dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei e da Massimiliano Giansanti, presidente nazionale di Confagricoltura.
Il Convegno nasce anche dalla necessità di creare innovazione e di conoscenze molto forte nel sistema produttivo ed è per questo motivo dare importanza e confronto a tutto il sistema di quanto il mondo della ricerca riesce a produrre. È necessario innanzitutto la promozione dell’azione di rete che si sta facendo a livello europeo e nazionale per far comprendere appieno le opportunità e sviluppare un intreccio più stretto fra domanda e offerta di ricerca e nello stesso tempo all’interno del mercato localizzato.
Questo richiede un confronto più diretto fra ricercatori e mondo operativo. È ovvio che per gli imprenditori locali trovare la modalità più adeguata per fare innovazione non comporti vantaggio solo alle grandi imprese, ma ne possa beneficiare la più ampia platea delle piccole e medie imprese che costituiscono il tessuto produttivo come per quello umbro.