La stagione dei saldi invernali è finita. Mentre le nuove collezioni sono in bella mostra dalle vetrine già da qualche tempo, se un negoziante decide di continuare a pubblicizzare la merce in saldo oltre il termine previsto per legge, scattano le multe. E di quelle salate.
I saldi, sia estivi che invernali, rappresentano il momento ideale per lo shopping. Si tratta dell'occasione giusta per fare acquisti convenienti, magari comprando qualche articolo adocchiato in precedenza e che finalmente con gli sconti sarà nostro. I saldi sono una pratica di marketing in cui guadagnano sia gli esercenti che i clienti e che contribuisce a mantenere un flusso costante di vendite nel corso dell'anno.
Ogni regione stabilisce annualmente un preciso calendario entro cui la merce potrà essere venduta a prezzi ribassati. Per i saldi invernali si comincia a ridosso dell'Epifania, mentre per quelli estivi si parte dalla prima settimana di luglio. Nella maggior parte delle regioni, i saldi hanno preso il via il 4 gennaio 2025, con alcune eccezioni come la Valle d’Aosta, dove sono iniziati il 2 gennaio, e la Provincia di Bolzano, dove sono partiti l’8 gennaio. La durata dei saldi varia, di solito è compresa fra i 30 e i 60 giorni, a seconda della regione.
Per quanto riguarda l'Umbria, lo scorso 4 gennaio, ovvero il primo giorno feriale antecedente l'Epifania, è stata la data ufficiale di inizio dei saldi invernali. Con una durata di 60 giorni, i saldi sono terminati il 4 marzo. I commercianti, così come previsto dalla legge regionale n. 10 del 13 giugno 2014, hanno inoltre avuto la possibilità di effettuare le vendite promozionali anche nei 30 giorni antecedenti l'inizio dei saldi. I saldi estivi partiranno invece dal primo sabato di luglio. Anche in questo caso ci saranno 60 giorni di tempo.
A Terni la direzione Commercio e il Comando della Polizia Locale stanno intensificando i controlli per il rispetto delle stagioni dei saldi. Come ricordano dal Comune, nei periodi diversi da quelli indicati i saldi non possono svolgersi e pertanto le forme di pubblicizzazione dovranno essere rimosse, pena l’applicazione delle sanzioni da 500 a 3.000 euro.
Le vendite promozionali, cioè quelle effettuate dall'esercente applicando sconti reali ed effettivi, sui normali prezzi praticati, da non confondere con i saldi di stagione, possono essere invece effettuate durante tutto il periodo dell'anno.
Secondo le stime di Confcommercio, gli ultimi saldi invernali avrebbero generato un giro di 4,9 miliari di euro con una media di 138 spesi euro a testa. I prodotti più ricercati - c'era da aspettarselo - sono stati felpe e maglioni, seguiti dalle calzature, da gonne e pantaloni al terzo posto, intimo al quarto. E ancora camicie e camicette, borse, capispalla come giacche e giubotti e, infine, fanlini di coda, gli accessori e i completi.
Sarà capitato a più di qualcuno di essersi pentito di un acquisto, magari fatto di impulso. Come comportarsi in questi casi? Per evitare che un capo finisca dimenticato in qualche angolo recondito dell'armadio, se si è conservato lo scontrino e si è ancora nel termine dei 30 giorni, si può tornare in negozio e chiedere un cambio.
Superati i 30 giorni, la speranza arriva dalle piattaforme online dove poter mettere in vendita quel capo che proprio non ci azzecca niente con noi e guadagnarci anche qualcosa. Online c'è solo l'imbarazzo della scelta e in pochi click quello che non fa per noi potrebbe incontrare il gusto di altri. Da Vinted a Wallapop, passando per il più chic Vestiaire Collective senza dimenticare il classico eBay, chiunque può diventare un venditore.