Prosegue senza sosta l’impegno della Guardia di Finanza di Perugia nella lotta contro le principali forme di illegalità economico-finanziaria. I primi cinque mesi del 2025 hanno visto un rafforzamento delle attività di controllo economico del territorio, con particolare attenzione all’evasione fiscale e al lavoro sommerso, due fenomeni che compromettono seriamente il corretto funzionamento dei mercati e danneggiano le imprese oneste.
“Stiamo conducendo una campagna capillare su tutto il territorio provinciale per contrastare pratiche scorrette che alimentano l’evasione e compromettono la concorrenza leale”, spiegano dal Comando Provinciale delle Fiamme Gialle.
Tra le attività più significative rientra il monitoraggio sull’obbligo di emissione degli scontrini e delle ricevute fiscali, ancora oggi uno degli strumenti più elusi nella cosiddetta “evasione di prossimità”.
Nei primi cinque mesi dell’anno, i reparti territoriali hanno effettuato 561 controlli, riscontrando 228 violazioni, con un tasso di irregolarità superiore al 40%.
“Un dato che evidenzia come le frodi fiscali, anche quelle più piccole, siano ancora largamente diffuse” – sottolineano i militari – “ed è per questo che manterremo alta la soglia di attenzione”.
Altro fronte d’azione è stato il controllo del pagamento del canone Rai da parte dei titolari di esercizi pubblici. Su 48 attività controllate, ben 45 non risultavano in regola, con una percentuale di evasione superiore al 90%.
“Un numero impressionante, che dimostra come spesso l’obbligo contributivo venga aggirato, soprattutto laddove manca la percezione dell’effettiva rilevanza del tributo”, commentano i finanzieri.
Le attività di controllo hanno riguardato bar, ristoranti, strutture ricettive e altri locali dotati di apparecchi televisivi.
In parallelo, la Guardia di Finanza ha approfondito i controlli sui sistemi di pagamento elettronico, acquisendo documentazione contrattuale e bancaria relativa ai dispositivi POS per verificare la tracciabilità dei flussi di denaro.
Obiettivo: scoprire eventuali destinazioni anomale degli incassi elettronici, come bonifici verso conti esteri o intestati a soggetti fittizi.
L’esito dei controlli è rassicurante: non sono emerse irregolarità, a conferma di una crescente aderenza alla normativa da parte degli esercenti.
“Il rispetto della tracciabilità è fondamentale per garantire trasparenza e legalità” – spiegano le Fiamme Gialle – “e i dati mostrano segnali incoraggianti in questo ambito.”
Il contrasto al lavoro sommerso è rimasto una priorità assoluta anche nel 2025. In totale sono stati eseguiti 88 controlli in vari settori economici: edilizia, ristorazione, commercio ortofrutticolo, sartorie, eventi e servizi.
I controlli hanno coinvolto numerosi comuni della provincia, tra cui Bevagna, Costacciaro, Fossato di Vico, Bastia Umbra, Deruta, Gubbio, Città di Castello, Montone e Foligno.
I numeri emersi sono preoccupanti:
40 datori di lavoro risultati irregolari
63 lavoratori scoperti senza regolare contratto
Di questi, 40 totalmente “in nero”, privi di qualsiasi forma di tutela
Altri 23 con contratti irregolari o privi di comunicazione preventiva di assunzione
“Il fenomeno del lavoro nero danneggia i lavoratori, che restano senza diritti, e le imprese oneste, che subiscono una concorrenza sleale”, dichiarano i finanzieri.
Le sanzioni previste per ogni lavoratore irregolare vanno da 1.950 a 11.700 euro, per un ammontare totale stimato in oltre 700.000 euro.
L’attività delle Fiamme Gialle si inserisce in una strategia operativa ben definita, mirata a colpire sistematicamente le sacche di illegalità che minano la competitività e l’equità del mercato. Ogni controllo non è un atto isolato, ma parte di un disegno complessivo volto a tutelare il tessuto produttivo sano.
“L’illegalità economica rappresenta una minaccia seria per la tenuta delle imprese oneste”, afferma il Comando Provinciale – “e la nostra missione è garantire un mercato trasparente e competitivo.”
I controlli proseguiranno per tutto il 2025, con un’intensificazione prevista nei periodi estivi e durante le principali festività, quando il rischio di evasione e lavoro irregolare tende ad aumentare.
“Vogliamo che il nostro intervento sia percepito come un’azione di giustizia economica e di tutela della collettività”, sottolineano le Fiamme Gialle – “non si tratta solo di sanzionare, ma di proteggere chi lavora onestamente.”
L’attività della Guardia di Finanza assume anche un forte valore educativo e simbolico. Ogni controllo, ogni verbale, ogni irregolarità contestata è anche un messaggio a favore della legalità, rivolto tanto alle imprese quanto ai cittadini.
“Pagare le tasse, assumere regolarmente, emettere lo scontrino: sono gesti semplici, ma fondamentali per una società giusta”, ricordano i militari – “La legalità economica è un dovere civile.”
Il lavoro della Guardia di Finanza di Perugia in questi primi mesi del 2025 mostra un impegno costante e strutturato nel contrasto all’illegalità economico-finanziaria. Dai controlli su scontrini e POS al contrasto del lavoro nero, passando per le verifiche su tributi spesso trascurati come il canone Rai, emerge una fotografia chiara: molti ancora tentano scorciatoie, ma la vigilanza è alta.
“Proseguiremo i controlli per tutto il 2025, con determinazione e spirito di servizio, a tutela dell’economia legale e della collettività”, è il messaggio conclusivo delle Fiamme Gialle.
Una linea netta, che guarda non solo alla repressione, ma anche alla costruzione di un mercato più sano, giusto e competitivo, dove la regola non sia l’elusione, ma la correttezza. E dove chi lavora onestamente possa farlo in un contesto finalmente equo.