Partecipatissimo presidio stamattina a Terni sotto all’ospedale Santa Maria. Presenti tutti i leader del centrosinistra a sostegno di Stefania Proietti. Non è mancato nessuno, c’erano Elly Schlein, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni davanti a una delle principali strutture ospedaliere della regione, divenute ormai i simboli della campagna elettorale del campo largo che ha messo al centro il tema della sanità. A Terni il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha risposto a una serie di domande da parte dei giornalisti mostrando la faccia più unita che mai del centrosinistra.
Conte a Terni: “Centrosinistra più unito che mai con Proietti”
Ieri la premier Giorgia Meloni, a Perugia a sostegno di Donatella Tesei, ha attaccato duramente il centrosinistra accusato, come di consueto, di mancanza di coesione. “Mancano due giorni alla fine della campagna elettorale e ancora non si sono visti insieme”, ha detto per poi rincarare la dose. “Temo perché siccome non c’è, diciamo così, grande comunanza di valori, ma piuttosto un interesse che li costringe a stare insieme, si vergognano uno dell’altro e si vergognano a farsi vedere“.
Oggi a Terni Conte le ha risposto per le rime. “C’è per caso una puntualità da rispettare? Non facciamo polemiche sciocche, noi siamo uniti e convinti. In Umbria che c’è un progetto politico serio, così come in Emilia Romagna” ha dichiarato il leader del M5S.
Conte non ha dubbi. “Siamo uniti e convinti di poter presentare orgogliosamente ai cittadini, in questo caso umbri e dell’Emilia Romagna, una proposta molto seria. In Emilia proseguendo in un percorso politico che può essere migliorato in termini di crescita e sviluppo sociale. E in Umbria per voltare assolutamente pagina, perché non c’è affatto soddisfazione fra la gente per la giunta uscente della Tesei“.
Schlein conferma: “Centrosinistra in Umbria modello di coesione”
La leader dem Elly Schlein, facendo eco alle parole di Conte, ha sottolineato che per l”Umbria al voto “questa è una sfida che riguarda il futuro degli umbri che devono poterselo riprendere in mano. Per noi è questo che conta“.
Ed è tornata su quel “Modello Umbria” che sta facendo scuola, dimostrando che il centrosinistra, pur nelle sue diverse identità, può essere unito e diventare un esempio per tutta la coalizione in Italia. L’Umbria ha detto Schlein “è l’unica regione, da quando sono segretaria in cui tutte le forze alternative alla destra sono andate insieme da una persona a chiederle di guidare questo progetto collettivo“.
“Questo è il segno della qualità che Stefania Proietti – ha concluso la segretaria del PD – ha dimostrato da sindaca di Assisi, da presidente della provincia di Perugia qualità amministrativa, stare sempre vicino ai bisogni dei cittadini ma anche una straordinaria qualità umana“.
Il “Modello Umbria” su cui punta il centrosinistra
Dopo la recente vittoria del centrodestra con Bucci in Liguria, in Italia rimangono cinque regioni a guida del centrosinistra: Campania, Emilia-Romagna Puglia, Sardegna e Toscana. Le elezioni di domenica e lunedì che si terranno contemporaneamente in Umbria e in Emilia-Romagna saranno decisive per ridisegnare la mappa politica del Paese.
In Umbria il centrosinistra ha un’arma in più che si colloca sulla scia lunga delle amministrative. Al ballottaggio di giugno a Perugia era stata eletta Vittoria Ferdinandi, che ha riportato il capoluogo in mano al centrosinistra dopo dieci anni di amministrazione Romizi. Ferdinandi, figura lontana dai partiti, aveva dimostrato di saper tenere unita una vasta coalizione di forze, dal centrosinistra ai civici. Su scala regionale il campo largo sta puntando a replicare quella storica vittoria avendo dimostrato finora (la questione Italia Viva superata con un capolavoro di diplomazia ne è l’esempio lampante) che sì, l’unità c’è e tiene duro. L’ultima parola, come sempre, agli elettori.