Ieri, martedì 16 luglio, a Spoleto, durante il consiglio comunale, la seduta è stata sospesa a causa di un acceso diverbio tra il sindaco Andrea Sisti e il consigliere di opposizione Giancarlo Cintioli. Durante un dibattito, il sindaco si è rivolto al consigliere con un’espressione volgare, scatenando una bagarre interrotta dopo pochi secondi dal presidente del consiglio Marco Trippetti, che è stato costretto a sospendere la seduta.

Spoleto, consiglio comunale nel caos: volano parolacce

Emblematiche le parole del sindaco di Spoleto, Andrea Sisti, rivolte al suo oppositore politico: “Ma che ca… stai a dì?”. È questa la frase che si sente, indistintamente, provenire dallo scranno del primo cittadino. Ed arriva quando dai banchi dell’opposizione si lamentava: “In tre anni, tra bilanci e DUP, non ho mai visto una riunione su una frazione per spiegare alla gente quello che questa amministrazione ha fatto”.

Poco dopo, Federico Cesaretti, capogruppo del Partito Democratico, ha spiegato che non c’erano le condizioni per proseguire con un dibattito sano e civile, e che tutti i capigruppo avevano concordato di sospendere la seduta alle 14:30, sebbene la sospensione sia avvenuta alle 13:50 tra le urla.

La mancata ripresa del consiglio comunale di Spoleto

Pochi minuti dopo l’incidente, il segretario generale Mario Ruggieri ha fatto l’appello, ma i consiglieri di maggioranza non sono rientrati in aula, portando alla sospensione della seduta per mancanza del numero legale. Prima della sospensione, l’assemblea aveva ratificato alcune importanti variazioni di bilancio deliberate il mese precedente dalla giunta ed era in corso la discussione sul Documento Unico di Programmazione (Dup).

La reazione delle opposizioni

Le forze di opposizione del consiglio comunale hanno immediatamente reagito, dichiarando l’intenzione di valutare l’opportunità di coinvolgere il prefetto di Perugia nella vicenda. In una nota congiunta, gli otto consiglieri di opposizione presenti in aula hanno ricordato a Sisti il suo ruolo di primo cittadino, invitandolo a essere un esempio di correttezza comportamentale. Lo hanno accusato di agire in modo rozzo, irruente e inadeguato, sottolineando che il rispetto e il senso civico dovrebbero essere alla base di ogni comportamento in un contesto istituzionale.

Chi è Andrea Sisti, sindaco di Spoleto

Andrea Sisti, classe 1965, è un agronomo e libero professionista. È presidente dell’Associazione Mondiale degli Agronomi dal 2015 e collabora con la facoltà di Agraria dell’Università di Perugia. La sua carriera politica è iniziata con la sua elezione a sindaco di Spoleto nel 2021, sostenuto da una coalizione di centrosinistra che include il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, oltre a diverse liste civiche. Sisti ha vinto il ballottaggio con il 53,18% dei voti, riportando la città al centrosinistra dopo il mandato del sindaco di centrodestra Umberto De Augustinis, sfiduciato dal consiglio comunale.

Si votava il Documento Unico di Programmazione: il DUP

La seduta consiliare, tra l’altro, era quelle di straordinaria importanza. Si voata, infatti, Documento Unico di Programmazione, il DUP. Trattasi di uno strumento fondamentale per la gestione finanziaria e strategica degli enti locali in Italia. Introdotto con la riforma della contabilità pubblica (Decreto Legislativo 118/2011) il DUP rappresenta, semplificando molto ma rendendo perfettamente l’idea, il principale atto di programmazione dell’attività di un comune.

Il DUP, infatti, è essenziale per garantire la coerenza tra gli obiettivi strategici dell’amministrazione e le risorse finanziarie disponibili. Serve a pianificare e monitorare l’azione amministrativa, assicurando trasparenza e partecipazione. Ogni variazione al bilancio deve essere compatibile con le indicazioni contenute nel DUP, rendendolo un documento chiave per la gestione delle politiche pubbliche locali.