26 Sep, 2025 - 12:05

Consiglio Comunale di Gubbio: la maggioranza difende l’assessore Parlagreco e pretende le scuse di Rocco Girlanda

Consiglio Comunale di Gubbio: la maggioranza difende l’assessore Parlagreco e pretende le scuse di Rocco Girlanda

La seduta del Consiglio Comunale di Gubbio del 23 settembre continua a far discutere. Dopo il comunicato diffuso dalla Lega e il video pubblicato dall’on. Rocco Girlanda in cui rivendicava la legittimità del proprio intervento, la maggioranza consiliare ha diffuso una nota ufficiale in cui esprime solidarietà all’assessore Micaela Parlagreco e condanna il comportamento del consigliere di minoranza.

L’episodio ha avuto origine durante la discussione di un punto all’ordine del giorno, quando l’assessore Parlagreco ha tentato di fare un intervento collegato al caso Miss Italia, tema che aveva già acceso il dibattito nella prima parte della seduta. Girlanda era intervenuto in maniera veemente, contestando l’intervento dell’assessore in nome del rispetto del regolamento consiliare. La tensione in aula era salita al punto che l’assessore aveva lasciato l’aula in lacrime e il Consiglio era stato sospeso.

La posizione della maggioranza: “Attacco inaccettabile”

Nella loro nota, i gruppi di maggioranza hanno espresso pieno sostegno a Parlagreco e condannato l’accaduto con parole nette:

“Come maggioranza, vogliamo esprimere con forza la nostra vicinanza e solidarietà all’Assessore Micaela Parlagreco, vittima, martedì 23 settembre, di gravi insulti e aggressioni verbali in Consiglio Comunale da parte dell’On. Rocco Girlanda.”

Il testo sottolinea la gravità del comportamento di Girlanda, che a loro giudizio ha superato i limiti del confronto politico: “Riteniamo inaccettabile che un’aula istituzionale, luogo deputato al confronto democratico, sia stata teatro di un comportamento così irrispettoso e offensivo, che travalica ogni principio di civiltà e colpisce la persona prima ancora che il ruolo politico.”

“Attacco a una donna, gesto doppiamente grave”

La maggioranza pone l’accento sul fatto che l’episodio abbia avuto come bersaglio un’assessore donna, richiamando l’importanza del rispetto della dignità delle donne nelle istituzioni: “Attacchi rivolti ad una donna, in un contesto in cui le istituzioni sono chiamate a tutelare con fermezza la dignità e i diritti delle donne contro ogni forma di violenza, anche verbale.”

Il comunicato definisce l’episodio un precedente grave e inaccettabile, sottolineando la necessità di preservare il Consiglio Comunale come luogo di confronto civile e costruttivo.

Critiche al silenzio della minoranza

Oltre a Girlanda, la nota critica duramente anche l’atteggiamento delle altre forze di opposizione, accusate di non essere intervenute per difendere l’assessore: “Rimaniamo sconcertati per l’atteggiamento dell’intera minoranza, che non ha avuto il coraggio né la dignità di intervenire in difesa dell’Assessore Parlagreco. Un silenzio assordante che equivale a una complicità morale e che segna una gravissima caduta di responsabilità politica e istituzionale.”

La maggioranza punta il dito contro quella che definisce una contraddizione, accusando le opposizioni di sostenere i diritti delle donne solo quando appartengono al loro schieramento politico: “Ancor più grave perché rivolto a una donna, quelle stesse donne che tanto decantano e dicono di sostenere, ma evidentemente solo quando appartengono alla loro parte politica!

“Girlanda presenti le scuse”

Il documento si conclude con la richiesta esplicita di scuse da parte di Rocco Girlanda: “Riteniamo doveroso che l’On. Girlanda presenti ufficialmente le Sue scuse, dimostrando finalmente rispetto verso le istituzioni e verso le persone, invece di continuare con comportamenti denigratori e teatrini aberranti.”

E ancora, viene riaffermato il sostegno all’assessore: “Al nostro Assessore Parlagreco va tutta la nostra solidarietà e il pieno sostegno, certi che continuerà a lavorare con dedizione e serietà per la comunità. Auspichiamo che episodi del genere non si ripetano più e che il Consiglio Comunale torni a essere luogo di confronto civile.

Rocco Girlanda: “Ho difeso il regolamento”

Rocco Girlanda, nel suo video pubblicato precedentemente su Facebook, ha respinto le accuse, sostenendo di aver agito per difendere il rispetto del regolamento consiliare: “Ciò che ho fatto era semplicemente per la difesa del Consiglio Comunale. Sono pronto a ripetere pubblicamente, in qualunque momento, quello che ho detto.”

L’ex parlamentare ha spiegato che l’assessore Parlagreco non avrebbe potuto intervenire in quella fase della seduta perché il dibattito sulle comunicazioni del Sindaco era già concluso, e ha contestato il fatto che abbia tentato di tornare sull’argomento Miss Italia durante la presentazione di un punto all’ordine del giorno: “Siccome l’assessore, nonostante i ripetuti richiami del Presidente del Consiglio, ha continuato, io ho continuato a parlare in modo forte anche se non avevo in quel momento la parola per dire che non era possibile venire meno al regolamento del Consiglio Comunale.

Girlanda ha quindi concluso il suo intervento affermando di non avere nulla di cui scusarsi: “Non ho niente da chiedere scusa, vado solo ringraziato per aver riportato il Consiglio Comunale alle regole.”

Un clima politico sempre più teso

L’episodio si inserisce in un clima politico già teso a Gubbio, dove il tema Miss Italia ha polarizzato il dibattito cittadino. La richiesta di scuse avanzata dalla maggioranza e il rifiuto di Girlanda di arretrare fanno pensare che la polemica sia destinata a proseguire.

Il caso solleva inoltre una riflessione più ampia sul tono del confronto politico e sulla tutela delle figure istituzionali, in particolare delle donne, quando diventano bersaglio di attacchi personali in sedi ufficiali.

Un nuovo fronte di scontro tra maggioranza e opposizione?

La vicenda del 23 settembre rischia di lasciare strascichi significativi nella politica eugubina. La maggioranza ha voluto segnare un punto fermo chiedendo scuse ufficiali e richiamando tutti al rispetto delle regole di civiltà e del ruolo istituzionale delle donne.

Rocco Girlanda, dal canto suo, ha trasformato la sua replica in un banco di prova politico, sfidando apertamente la Lega e rivendicando la legittimità del proprio intervento.

Le prossime sedute del Consiglio Comunale diranno se ci sarà un riavvicinamento o se il caso diventerà un nuovo fronte di scontro tra maggioranza e opposizione.

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Mario Farneti
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