Convocato il Consiglio Comunale di Gubbio in seduta straordinaria, oggi venerdì 26 luglio alle ore 9:30, con un ordine del giorno che promette di essere carico di tensioni e aspettative. Dopo le comunicazioni del presidente dell’assemblea Mattia Martinelli e del sindaco Vittorio Fiorucci, il consiglio dovrà affrontare la nomina dei componenti delle tre commissioni consiliari permanenti, della commissione statutaria, della commissione di controllo e garanzia, e della commissione per la formazione degli elenchi comunali dei giudici popolari.

Questa convocazione rappresenta un momento fondamentale per il nuovo presidente del consiglio comunale, Mattia Martinelli, che ha firmato il documento dopo una burrascosa seduta d’insediamento. Durante quella seduta, la sua elezione a presidente è stata messa in discussione, con la minoranza che ha paventato un ricorso al Tar dell’Umbria. La questione della legittimità della sua elezione resta aperta e potrebbe essere risolta solo con un intervento del tribunale amministrativo regionale.

La seduta del 17 luglio ha evidenziato tensioni non solo per l’elezione di Martinelli, ma anche per le modalità di partecipazione. La convocazione mista, in presenza e a distanza, ha sollevato dubbi sulla validità del voto, con la consigliera Simona Minelli che, collegata da remoto, non ha potuto votare. Questo incidente ha evidenziato l’incapacità di garantire un voto segreto a distanza, e ha posto questioni di trasparenza e legittimità che solo il Tar potrà chiarire.

Seduta convocata esclusivamente in presenza

La decisione di convocare la prossima seduta esclusivamente in presenza è stata motivata dalla necessità di votare a scrutinio segreto per la nomina dei membri delle commissioni. Questa scelta ha suscitato nuove polemiche, poiché evidenzia la mancanza di dispositivi tecnici adeguati per consentire una partecipazione pienamente inclusiva e trasparente. La questione della formula mista, già problematica nella seduta del 17 luglio, pone interrogativi sulla capacità del consiglio comunale di adattarsi alle esigenze moderne e alle normative emergenti in materia di partecipazione digitale.

Oltre alle nomine, il consiglio comunale dovrà affrontare l’assestamento generale di bilancio e la salvaguardia degli equilibri finanziari per il triennio 2024-2026, una questione che deve essere risolta entro il 31 luglio. La gestione delle finanze comunali è un aspetto critico per la governance locale, e la capacità di approvare un bilancio equilibrato e sostenibile sarà un test fondamentale per la nuova amministrazione ma viziato dai tempi strettissimi.

La nomina dei componenti delle commissioni consiliari permanenti, della commissione statutaria, della commissione di controllo e garanzia e della commissione per la formazione degli elenchi comunali dei giudici popolari è un passaggio importante per il funzionamento del consiglio comunale. Queste commissioni svolgono un ruolo essenziale nel processo decisionale, e la loro composizione riflette l’equilibrio di potere e la capacità di collaborazione tra le varie forze politiche.

Il clima di collaborazione indicato dal sindaco rimane ancora sulla carta

La formazione delle commissioni sarà un banco di prova per la giunta Fiorucci. La capacità di nominare membri competenti e imparziali sarà fondamentale per garantire che le commissioni possano svolgere il loro ruolo in modo efficace.

Il clima di collaborazione istituzionale, dichiarato durante la convocazione, dovrà tuttavia essere tradotto in azioni concrete. Il superamento delle controversie legate alla legittimità delle sedute e delle elezioni interne sarà solo il primo passo verso una gestione più efficiente della cosa pubblica.

La seduta odierna rappresenta un momento fondamentale per il consiglio comunale di Gubbio. Le decisioni riguarderanno non solo la composizione delle commissioni e l’assestamento di bilancio, ma anche la capacità del consiglio di operare in modo legittimo.

La leadership di Fiorucci è ora messa alla prova, per dimostrare una capacità di governo responsabile e attenta alle norme che regolano il funzionamento della giunta e del consiglio comunale. Non si tratterà perciò di una formalità di tipo amministrativo ma l’opportunità di verificare l’efficienza dell’azione di governo della maggioranza e le funzioni inderogabili della minoranza.