La polizia ha arrestato all’aeroporto di Nizza, in Francia, l’uomo condannato dalla Corte d’appello di Perugia a quattro anni e sei mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta. L’arresto è avvenuto domenica 7 luglio.
Si tratta di un settantacinquenne originario di Lettomanopello, in provincia di Pescara, nei confronti del quale la Procura generale del capoluogo umbro aveva emesso un mandato di arresto internazionale.
Dopo la condanna, che risale ormai a circa tre anni fa, l’uomo era riuscito, tuttavia, a far perdere completamente le sue tracce salvo poi essere rintracciato a Nizza, dove sarebbe arrivato dopo essere partito da Etobicoke, in Canada.
Condannato a Perugia un 75enne abruzzese
La Procura generale di Perugia aveva condannato ben tre anni fa l’uomo – di 75 anni e originario della provincia di Pescara – per aver provocato, mettendo in atto una serie di operazioni dolose, il fallimento di una società nel 2010, proprio a Pescara. E lo aveva fatto non da solo, bensì in concorso con altre due persone, anch’esse condannate per bancarotta fraudolenta.
In particolare modo, i tre, in quanto amministratori e legali rappresentanti dell’impresa, erano riusciti a ottenere un finanziamento agevolato finalizzato alla costruzione di un nuovo insediamento industriale e all’acquisto di macchinari. Si erano, infatti, potuti avvalere della legge regionale per l’Abruzzo 16/2002 che prevedeva interventi a sostegno dell’economia per favorire la nascita di nuove imprese sul territorio.
Lo stanziamento ammontava, per l’esattezza, a più di due milioni e trecentomila euro. Secondo l’accusa, i tre uomini erano però riusciti a distrarre, occultandola, una parte della somma stanziata, per un ammontare pari a circa 900 mila euro.
Arrestato all’areoporto di Nizza
Dopo la condanna della Corte d’appello di Perugia a quattro anni e sei mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta, l’uomo aveva fatto perdere le sue tracce.
La sua ultima presenza in Italia risaliva al mese di luglio 2018. Dopodiché, il settantacinquenne abruzzese era stato individuato in Canada, dove era riuscito a prendere la cittadinanza canadese. Dal 2022 era attiva nei suoi confronti la procedura di estradizione, a seguito di un mandato di arresto internazionale emesso dalla Procura generale di Perugia.
Infine, gli agenti di polizia hanno arrestato all’aeroporto di Nizza, in Francia, l’uomo, che attualmente è in attesa di essere estradato in Italia.
L’arresto è stato possibile grazie alle attività investigative e di monitoraggio dei suoi movimenti, portate avanti dall’ufficio Sdi della Procura generale del capoluogo umbro, composto da personale di polizia penitenziaria. Altresì significativa per la conclusione dell’operazione è stata la collaborazione con il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia di Roma.
Condannato a Perugia per bancarotta fraudolenta
Nei confronti del 75enne abruzzese, arrestato a Nizza, la Corte d’appello di Perugia aveva emesso una condanna a quattro anni e sei mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta.
La bancarotta fraudolenta è un reato previsto dall’articolo 216 della legge fallimentare. Il reato è punito con la reclusione che può arrivare fino a 10 anni cui si possono aggiungere le pene accessorie.
Tale reato può essere commesso dall’imprenditore, dai soci, dall’amministratore, dai sindaci, dal direttore generale o dai liquidatori di una società fallita.
La bancarotta, nel dettaglio, consiste infatti nel “mascherare” i propri beni e tutto il patrimonio al fine di realizzare un’insolvenza nei confronti dei creditori. Il mascheramento solitamente avviene attraverso una serie di manovre economiche illecite messe in pratica per nascondere, dissipare, falsificare o dissimulare le proprie disponibilità economiche. Tuttavia, il reato di bancarotta sussiste solo se il mascheramento del patrimonio avviene con lo scopo specifico di recare danno ai creditori sociali, ovvero con dolo.
Per la punibilità di tale reato è comunque necessario che sia stata già pronunciata la sentenza dichiarativa di fallimento dell’attività d’impresa.