Un atto di indirizzo che chiede la “riapertura” dello stadio Liberati di Terni per i concerti di grandi artisti. Un dibattito di oltre un’ora che spazia da Vasco Rossi nel 2005, a Guccini l’anno precedente, fino ai desiderata di grandi eventi per i figli dei consiglieri comunali. E poi lo stadio-clinica. La costruzione del nuovo ospedale. La convenzione con la Ternana Calcio. La conservazione del manto erboso dello stadio Liberati. E le richieste di rinvio in commissione. Gli ingredienti per il risultato finale c’erano tutti.

E il risultato finale è arrivato puntuale. Bagarre tra i consiglieri. Lite in diretta tra il sindaco Bandecchi – che alla fine ha perso la pazienza – e i proponenti dell’atto. Qualche parolaccia. Atto bocciato e materiale per video-meme e social.

Una giornata che si annunciava “moscia” del consiglio comunale di Terni, si è invece chiusa coi fuochi d’artificio. Merito, o colpa fate voi, di un’ora di dibattito surreale incentrato sulla richiesta di concerti che mancano da vent’anni allo stadio. Lo hanno presentato i consiglieri ex Alternativa Popolare Primieri e Trippini. Che hanno dato il la a una discussione uscita dal seminato più volte. Che ha incrociato i partneriati pubblico-privati, il destino dell’impianto, il potenziale ritorno economico degli investimenti da parte degli organizzatori di eventi, la capienza dello stadio e pure i soldi per l’ospedale. Tanto che alla fine il sindaco Bandecchi ha mollato gli ormeggi.

Mi chiedete la riapertura dello stadio Liberati- ha detto urlando nel microfono -. Ma quando mai è stato chiuso? Ma di che c… parlate? A Terni non è mai stato chiuso un beato c…“.
E poi lo sfogo è continuato con epiteti rivolti ai firmatari dell’atto. Tanto da spingere la presidente Francescangeli a chiedere l’uscita del sindaco dall’aula. Richiesta rispedita al mittente, prima del voto con cui la maggioranza ha bocciato l’atto di indirizzo e il suo rinvio in commissione.

Concerti al Liberati e messaggi di whatsapp, consiglio ad alta tensione tra il sindaco Bandecchi e i consiglieri del gruppo Misto

La mattinata era cominciata con un’interrogazione proprio di Primieri del gruppo Misto sulla segnaletica stradale. E l’intervento irritato del sindaco Bandecchi. Che aveva letto in aula una chat di whatsapp in cui lo stesso Primieri, probabilmente ai tempi in cui ancora nel gruppo di AP, esprimeva considerazioni negative su alcuni consiglieri comunali. Poi Bandecchi è andato in visita di cortesia dal nuovo Prefetto, Antonietta Orlando, per un colloquio istituzionale. Insomma, il clima era già caldo.

L’incontro a Palazzo del Governo (descritto come amichevole, fattivo e improntato alla collaborazione) non ha però prodotto un rasserenamento degli animi. E al ritorno del sindaco in consiglio è scoppiata la bagarre. Già, perché l’atto di Primieri e Trippini, che poteva sembrare un’innocua richiesta di avere grandi eventi nel cartellone degli spettacoli cittadini, si è trasformato nell’occasione per divagazioni e considerazioni politiche, che hanno scaldato l’assise. Prima Masselli (anche lui gruppo Misto) sul tema dell’ospedale e dello stadio-clinica come esempio di partnerariato pubblico privato. Poi Ferranti (FI) che ha detto la sua sul progetto del nuovo nosocomio. Quindi Spinelli (PD) che ha ricordato la conferenza stampa del Forum del partito sulla sanità e ha effettuato una digressione sulle modalità di gestione del manto erboso dello stadio. Infine Cecconi (FdI) che ha ricordato la presenza di cliniche private a Terni nel passato, ha evocato i fondi trovati dalla Regione per l’ospedale e ha chiesto un conforto tecnico sull’utilizzabilità dello stadio per eventi di spettacolo.

È servito a poco l’intervento dell’assessore allo sport, Marco Schenardi, che ha dato lettura della convenzione che assegna in concessione lo stadio Liberati alla Ternana Calcio. E ha spiegato come sarebbe impossibile per il Comune organizzare concerti in proprio. Attività che è propria di associazioni culturali, impresari del settore, organizzatori di eventi. Tema ripreso anche dal vicesindaco Corridore, che ha chiarito la situazione logistica dell’impianto e l’impossibilità allo stato attuale di avere date libere nel calendario sportivo, senza danneggiare il manto erboso. Nonché l’insostenibilità economica di realizzare concerti in un impianto con capienza ridotta.

La richiesta di rinvio in commissione e la lite finale, a chiudere un dibattito surreale

I due firmatari dell’atto hanno insistito. La consigliera Trippini ha parlato di “documento che vuole favorire il ritorno di grandi concerti a Terni. I miei figli devono andare sistematicamente fuori a vedere artisti importanti. Sarebbe bello averli in città“.

E Primieri ha cercato di ottenere un ritorno in commissione per l’atto. Per trovare una composizione col resto del consiglio. “A Marsciano è venuto ‘Il Volo’ con appena 1.500 spettatori – ha detto -. Tutto si può fare. Io non posso organizzare concerti allo stadio, ma posso pagare il biglietto. Vorrei che se ne discutesse in commissione, per valutarlo bene tutti insieme vista la complessità della questione“.

Tranchant Bandecchi. “L’atto in commissione non torna, perché è inutile perdere tempo. Si parla di riaprire lo stadio quando lo stadio non è mai stato chiuso. Lo fa un consigliere che è stato eletto con i nostri voti e ora ha cambiato bandiera. Per me ha tradito il suo mandato“.
Ancora polemiche con Masselli, favorevole alla discussione in commissione. Poi la dichiarazione di voto di Verdecchia, capogruppo AP, che ha rigettato la proposta: “Parliamo di una proposta su cui il consiglio comunale non ha alcuna prerogativa“. Quindi il voto. 19 contrari e 9 favorevoli, con 3 astenuti, per il ritorno in Commissione. Sfogo del sindaco Bandecchi sull’oggetto dell’atto di indirizzo: “Chiedete la riapertura dello stadio Liberati? Non è mai stato chiuso! Rifate la vostra mozione“.
E infine la bocciatura dell’atto, con 18 contrari, 8 favorevoli e 2 astenuti. La musica è finita, i consiglieri se ne vanno.