Si può ancora donare per sostenere “Con il cuore – Nel nome di di Francesco“. La maratona di solidarietà promossa dai Frati del Sacro Convento di San Francesco di Assisi per aiutare i bisognosi in Italia e nel mondo, non si è conclusa. Dopo la serata evento del 6 giugno, trasmessa in diretta su Rai 1 con Carlo Conti, fino al 30 giugno sarà possibile donare per sostenere quest’anno 22 progetti in 11 Paesi, tra i quali le mense francescane in Italia e le popolazioni colpite dalle guerre.

“Con il cuore – Nel nome di Francesco”: come donare

“Con il cuore – Nel nome di Francesco” è giunto nel 2024 alla sua 22esima edizione. Dal 2003 a oggi con i fondi raccolti sono stati realizzati 124 progetti in 37 Paesi nel mondo. La cifra totale donata ammonta a 15.311.038 euro. Donare è molto semplice e può farlo chiunque. Ci sono tre opzioni disponibili: da smartphone, da rete fissa e tramite il sito. Fino al 30 giugno si possono donare 2 euro al 45515. Basterà inviare un sms da cellulare WINDTRE, TIM, Vodafone, iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali. Chiamando il 45515 da rete fissa si possono donare importi leggermente superiori. 5 o 10 euro dalle reti TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb, Tiscali e Geny Communications e 5 euro per le chiamate da rete fissa TWT, Convergenze, PosteMobile. Infine, accedendo direttamente al sito per le donazioni, si possono elargire importi più alti, 15, 30, 60 o 120 euro o ancora scegliere un importo personalizzato a propria discrezione.

I progetti del 2024: tutti i dettagli

“Con il cuore – Nel nome di Francesco” utilizzerà i fondi raccolti per sostenere una serie di progetti in Italia e nel mondo. Per quanto riguarda l’Italia, c’è la “Casa del Papà”, uno spazio che accoglie i padri dei bimbi ricoverati all’ospedale Bambino Gesù. Altri otto progetti saranno sostenuti nel nostro Paese e anche l’Umbria sarà direttamente coinvolta. Oltre alle mense francescane di Bologna, Milano, Napoli, Pescara e Roma verrà supportata la creazione di una nuova mensa a Palmi (RC) mentre a Comiso (RG) verrà supportato un centro ricreativo per anziani vulnerabili. A Spello (PG) saranno garantire borse lavoro per giovani ragazzi autistici.

Aiuti anche per Gaza e Betlemme. A Gaza saranno forniti ai civili colpiti dalla guerra aiuti umanitari come acqua potabile, cibo, farmaci, latte in polvere e prodotti per l’infanzia. A Betlemme saranno aiutati i nuovi poveri, cioè coloro che hanno perso il lavoro a causa della guerra in corso, garantendo buoni pasto, farmaci salvavita, visite mediche gratuite e il reinserimento lavorativo.

In Venezuela sarà avviata la ristrutturazione del centro Caritas “San José”, dove si svolgono attività di promozione sociale e di aiuto ai più poveri. In India verrà ristrutturata la scuola “Asha Bhavan” rivolta a bambini con gravi disabilità. Verranno realizzate nuove sale all’avanguardia per le terapie e saranno garantite ai piccoli le migliori cure, un’istruzione e una formazione inclusive. In Burkina Faso è previsto l’acquisto di un pulmino a servizio delle attività socio-caritative dei frati francescani.

Ad Haiti i fondi arriveranno in supporto del centro “Buon Samaritano” che accoglie e si prende cura degli anziani malati e abbandonati e del centro sanitario “Guichard” che assiste e cura i più vulnerabili. Si provvederà inoltre alla costruzione di pozzi per l’acqua potabile. In Kenia è previsto l’acquisto di macchinari per il “Centro medico San Giovanni Paolo II”. Si tratta di nuove attrezzature sanitarie per ampliare i servizi medici offerti dal Centro e ridurre i tempi di attesa per le cure. In Tanzania, a Dar Es Salaam, saranno costruiti nuovi laboratori per i bambini e ragazzi della scuola dei frati “San Massimiliano Kolbe”. A Morogoro si prevede l’acquisto di un trattore agricolo per la fattoria dei frati per migliorare la produzione agricola e sostenere le famiglie povere.

In Romania i frati hanno creato una fabbrica sociale, con cui sostengono l’educazione dei bambini poveri e forniscono aiuti alle loro famiglie. Attualmente l’impianto si è rotto e i fondi garantiranno la ripresa delle attività. In Benin è in programma la costruzione di un Centro di educazione e formazione professionale dei giovani. Il progetto prevede il completamento delle camere e della mensa per garantire ai giovani provenienti da famiglie povere un’educazione e una professione. Infine in Libano, i fondi andranno al Centro di accoglienza “Saint Paul” per bambini orfani o svantaggiati che accoglie bambine e bambini dai 3 ai 14 anni. Il progetto oltre a garantire tutto il necessario ai piccoli ospiti, prevede anche la ristrutturazione.