Ieri sera in prima serata su Rai1 l’Umbria ancora una volta è stata protagonista di un evento che porta la speranza ai meno fortunati, in Italia e all’estero. Sono ventidue le edizioni dell’evento di solidarietà che da Assisi abbraccia tutto il mondo: è “Con il Cuore nel nome di Francesco” la maratona di beneficenza, organizzata dai padroni di casa, i Frati Francescani del Sacro Convento di Assisi, a sostegno di chi soffre e si trova in difficoltà.
Con il coordinamento di Padre Enzo Fortunato, Direttore della Comunicazione della Basilica di San Pietro l’evento è condotto ormai dal 2008 da Carlo Conti, in diretta dal sagrato della Basilica Superiore di San Francesco a Assisi. “Con il Cuore nel nome di Francesco” ha portato sul palco grandi nomi della musica italiana che si sono alternati agli interventi dei religiosi che operano in contesti emergenziali e di guerra, con toccanti testimonianze da chi è sempre in prima linea per contrastare con la speranza e la pace, povertà, disagio e distruzione.
“Con questo evento – ha detto Carlo Conti – siamo sicuri che tutti i fondi raccolti arriveranno direttamente a destinazione“. L’intento solidale della raccolta fondi del 2024 è aiutare le mense francescane e le famiglie in difficoltà in Italia, i progetti delle missioni francescane e in ambito internazionale e inviare aiuti umanitari alle popolazioni colpite dal conflitto in Terra Santa per un totale di 22 progetti in 11 Paesi diversi.
“Con il cuore nel nome di Francesco”: l’apertura con i Nomadi
Ieri sera l’apertura è stata affidata a una iconica canzone della controcultura italiana Dio è morto di Francesco Guccini. Quando uscì nel 1965 fu censurata da tutte le radio tranne che da Radio Vaticana, l’unica che ne comprese appieno il vero messaggio di speranza e la trasmise. Fu una scelta coraggiosa, ribadita con forza anche ieri sera. Sul palco I Nomadi hanno aperto il concerto eseguendola dal vivo e a seguire Io Vagabondo, l’inno degli ultimi.
Tra nuove leve delle musica italiana e i nomi storici, sul palco sono saliti i The Kolors che hanno dato una sferzata energica e poi Orietta Berti che ha salutato intonando Finché la barca va. A seguire il cantautore livornese Enrico Nigiotti con la canzone dedicata al nonno e poi Fausto Leali, i Ricchi e Poveri che hanno fatto ballare tutti e hanno regalato anche il nuovo singolo, Aria, il giovane Maninni, Gaia di Fusco e infine il tenore Giuseppe Cambi.
La toccante testimonianza di Suor Nabila
Ogni testimonianza da “Con il Cuore nel nome di Francesco”, è stata particolarmente intensa e carica. Eppure dopo l’esibizione dei The Kolors, quella di Suor Nabila Saleh, delle suore del Rosario di Gerusalemme, sembra aver toccato profondamente sia Carlo Conti che tutta la platea, a Assisi e a casa. La religiosa ha operato in una scuola di Gaza, che è stata costretta a abbandonare ad aprile. Dal fronte del conflitto ha raccontato le tragiche condizioni che la popolazione civile, fra cui tanti bambini, è costretta a subire: cinque sanguinosissimi conflitti dal 2021 a oggi hanno lacerato quella terra. “I bambini di Gaza, quando giocano lo fanno con aggressività, non sanno cosa sia la pace” ha detto. E si commuove nel ricordare una bambina, amante della musica, non ha più fatto ritorno a scuola.
La raccolta fondi è aperta fino al 30 giugno
Per sostenere “Con il Cuore nel nome di Francesco”, fino al 30 giugno si possono donare 2 euro al 45515 con un sms da cellulare Windtre, Tim, Vodafone, iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali. Oppure 5 o 10 euro per le chiamate da rete fissa Tim, Vodafone, Windtre, Fastweb, Tiscali e Geny Communications e 5 euro per le chiamate da rete fissa TWT, Convergenze, PosteMobile. Oltre alla telefonia, è possibile donare anche direttamente dal sito di Con il Cuore.