21 Mar, 2025 - 14:30

Perugia alza la guardia: nasce la commissione comunale antimafia per difendere il territorio

Perugia alza la guardia: nasce la commissione comunale antimafia per difendere il territorio

È nata ufficialmente la commissione consiliare antimafia del Comune di Perugia. L’insediamento è avvenuto il 21 marzo, data simbolica nella Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Una scelta carica di significato, come ha sottolineato la presidente del Consiglio comunale Elena Ranfa. A presiederla sarà Fausto Cardella, ex procuratore generale, affiancato dal vicepresidente Michele Nannarone, avvocato con lunga esperienza nel settore.

La commissione è composta da 16 consiglieri comunali e 3 esperti esterni, indicati da maggioranza e opposizione. L’obiettivo è chiaro: indagare, vigilare e proporre azioni concrete contro il rischio di infiltrazioni mafiose nel territorio.

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"È con grande onore e una consapevolezza della responsabilità che il compito comporta – ha dichiarato Cardella – che assumo serenamente perché affiancato da persone di rinomata esperienza come, ad esempio, il prof. Carloni e l’avv. Nannarone".

Il lavoro della commissione si muoverà lungo tre assi strategici: acquisizione informazioni, supporto interno e divulgazione, come ha spiegato Cardella. "Un costante atteggiamento informativo in Consiglio comunale è opportuno per meglio calibrare le politiche sociali e urbane. Il supporto interno significa offrire agli uffici la collaborazione necessaria per migliorare gli strumenti di autocontrollo di legalità. La divulgazione, infine, è promuovere la legalità con iniziative pubbliche, formulare proposte e collaborare con altre strutture istituzionali".

Una cabina di regia per l’azione e la vigilanza civica

Il lavoro della commissione non si limiterà alla raccolta di dati o alla formulazione di relazioni. Sarà una vera e propria cabina di regia della legalità, con la possibilità di proporre iniziative pubbliche, collaborare con istituzioni scolastiche, università e forze dell’ordine. E di formulare indicazioni operative per rendere più trasparente l’uso dei fondi pubblici, soprattutto in un momento in cui la città è destinataria di ingenti finanziamenti.

Il fronte compatto delle forze politiche

Il consenso attorno alla nascita della commissione è stato ampio e trasversale, con interventi da parte di esponenti di tutte le forze politiche. Riccardo Mencaglia (Fratelli d’Italia), promotore della proposta, ha sottolineato come il nuovo organismo consiliare rappresenti una responsabilità importante per l’amministrazione, chiamata a contrastare le infiltrazioni mafiose sia nel tessuto cittadino sia nelle istituzioni locali. Ha evidenziato che la criminalità organizzata non va più considerata un problema lontano, poiché si manifesta in maniera pervasiva anche nei contesti meno sospettabili. 

Anche Federico De Salvo (Anima Perugia) ha espresso la convinzione che l’insediamento della commissione rappresenti un passaggio cruciale nella lotta alla criminalità organizzata. Secondo il consigliere, il territorio perugino non può considerarsi immune, poiché la mafia è un fenomeno nazionale che si insinua nella quotidianità e va affrontato con senso di responsabilità.

Antonio Donato (Movimento 5 Stelle) ha sottolineato come la mafia, oggi, si sia evoluta in forme più sofisticate, capaci di penetrare le istituzioni e le sfere decisionali. Ha auspicato che la commissione non si limiti all’analisi, ma possa svolgere anche un ruolo operativo, contribuendo con azioni concrete alla difesa del bene pubblico.

Il contrasto alle mafie inizia dalla politica locale

Il consigliere Leonardo Varasano (Progetto Perugia) ha sottolineato: "Noi oggi siamo il simbolo di ciò che Calvino chiamava contro-società degli onesti. Per questo dobbiamo rinnovare il nostro impegno ogni giorno dentro ciascuno di noi". Mentre Lucia Maddoli (Orchestra per la Vittoria) ha ricordato che la città di Perugia si unisce idealmente ai tanti cittadini italiani e alle istituzioni che in tutta Italia si mobilitano per fare memoria.

La città si unisce così al movimento nazionale che ricorda le vittime della criminalità organizzata, dimostrando che la legalità non è una parola astratta, ma una scelta concreta, che passa anche dalle aule dei consigli comunali. In un’Italia in cui le mafie si adattano ai tempi, Perugia sceglie di non restare a guardare.

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Giorgia Sdei
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