Si chiama cohousing e ha preso piede un po’ in tutto il mondo. È una nuova forma di convivenza improntata alla condivisione e, sempre più spesso, alla solidarietà. Capita infatti che i progetti di cohousing abbiano valenze spiccatamente sociali. Esattamente come è avvenuto a Terni, dove sono stati inaugurati due nuovi appartamenti destinati a 12 ragazzi diversamente abili con problemi di inserimento sociale.

Un risultato reso possibile grazie alla collaborazione fra il Comune di Terni e l’Ater che per primi in Umbria hanno completato il progetto PNRR Linea di intervento 1.2 “ Percorsi di autonomia per persone con disabilità”. Sul piatto ci sono risorse che ammontano a 715mila euro. Ieri pomeriggio la cerimonia di inaugurazione è stata densa di emozioni. Al taglio del nastro dei nuovi alloggi inclusivi in via papa Giovanni XXIII, c’erano il sindaco Stefano Bandecchi, l’assessore al Welfare Viviana Altamura e l’assessore ai Lavori Pubblici, Giovanni Maggi.

Cohousing inclusivo: Terni arriva prima in tutta l’Umbria

Il progetto riguarda la presa in carico di 12 beneficiari inseriti all’interno di un percorso finalizzato a un duplice obiettivo: l’autonomia e la formazione professionale e lavorativa. Gli abitanti dei due nuovi appartamenti inclusivi sono stati individuati tramite un apposito avviso pubblico, che resterà aperto fino a l31 dicembre 2024 emanato dal  Comune di Terni, in qualità di Ente capofila della Zona Sociale 10.

I ragazzi, che abiteranno nei nuovi appartamenti a partire da febbraio 2025, saranno seguiti da una equipe multidisciplinare che faciliterà i percorsi di inserimento sociale e lavorativo. Si tratta di un bel primato di inclusione e solidarietà per Terni. Una battaglia di dignità che ha visto in campo più assessorati. Quello al Welfare guidato dall’assessora Altamura e quello ai Lavori Pubblici, Pnrr, Edilizia residenziale pubblica con l’assessore Giovanni Maggi in collaborazione con la Usl Umbria 2.

Un approccio multidisciplinare per un progetto innovativo

L’approccio multidisciplinare è stato tra i punti di forza del progetto, un aspetto evidenziato anche da Altamura. “Fondamentale – ha dichiarato l’assessora al Welfare – è il ruolo dell’equipe multidimensionale costituita ad hoc, formata da figure professionali di diversi servizi ( Usl Umbria2 e Comune ) con la funzione di valutare l’idoneità delle domande pervenute in base ai requisiti richiesti“.

Altamura ha spiegato l’iter che ha portato alla realizzazione. “Il progetto ha permesso di intercettare anche un’utenza non in carico al Servizio Socio-sanitario del territorio. Gli appartamenti sono stati messi a disposizione dall’Ater e ristrutturati dal Comune di Terni“. Durante gli interventi di ristrutturazioni molti sono stati i soggetti che, a vario titolo, sono intervenuti con interesse e partecipazione. Un chiaro segnale di quanto l’iniziativa sia sentita dall’intera comunità.

Altamura, assessora al Welfare: “Un passo avanti concreto per una società più equa”

Molto più di un risultato concreto – ha proseguito l’assessora – questi appartamenti sono un simbolo di quello che il nostro territorio può fare quando le Istituzioni, i cittadini, le associazioni lavorano insieme per un obiettivo comune“.

Il cohousing inclusivo inaugurato ieri a Terni va oltre le esigenze abitative mettendo al servizio dei più fragili servizi e soprattutto, opportunità di vita possibili, ponendo “al centro valori fondamentali come l’autonomia, l’inclusione, la dignità della persona. Il percorso che ci ha condotto qui non è stato semplice, ma è stato animato da una volontà forte e condivisa di costruire opportunità reali per le persone con disabilità. Questi appartamenti rappresentano un luogo sicuro e accogliente dove poter vivere pienamente, sviluppando il proprio potenziale e partecipando attivamente alla comunità“.

Il messaggio alla base è di grande ispirazione. Fare delle fragilità “un’occasione per costruire coesione socialeevitando di focalizzarsi sui limiti.Come Assessore al Welfare e all’Istruzione – ha concluso Altamura -, il mio impegno è costantemente rivolto a progettare e realizzare interventi che rispondano ai bisogni delle persone, ma che al tempo stesso le aiutino a guardare al futuro con speranza e fiducia. Questo progetto è il risultato di un lavoro corale, e voglio esprimere un ringraziamento sentito e sincero a tutti coloro che hanno reso possibile questo importante traguardo.