Dal consigliere comunale di Alternativa Popolare e presidente della Terza commissione Claudio Batini*, presidente e fondatore degli "Amici di Bandecchi", riceviamo e pubblichiamo il seguente intervento:
Nella seduta di oggi si doveva discutere di bilancio consolidato e questioni che riguardano l'amministrazione della nostra città, ovvero la vita concreta dei ternani.
Invece, ci siamo ritrovati per l'ennesima volta a celebrare il falso moralismo e la strumentalizzazione politica di un'opposizione che sembra aver smarrito la bussola del buon senso e della concretezza.
Il sindaco Stefano Bandecchi è stato attaccato in modo feroce per le sue dichiarazioni su Gaza e sui bambini coinvolti nel conflitto.
Dichiarazioni che, pur nella loro schiettezza e nella forma non convenzionale che tutti conosciamo, miravano a sottolineare un punto fondamentale, quale la necessità di un'azione concreta, di una soluzione che fermi l'orrore, piuttosto che limitarsi a stucchevoli e ipocrite manifestazioni di cordoglio a chilometri di distanza.
La Sinistra, e con essa parte dell'opposizione, ha subito alzato la bandiera del perbenismo disinteressato.
Un perbenismo che si nutre dell'effimero e delle passioni ideologiche, ignorando deliberatamente le questioni reali che interessano i cittadini di Terni.
Mentre il sindaco Bandecchi lavora ogni giorno per affrontare le crisi economiche post dissesto da loro create, migliorare i servizi, intervenire sulle infrastrutture e riportare ordine nelle casse comunali, l'opposizione si accanisce su ogni parola fuori posto, su ogni dichiarazione che non si allinei al loro vocabolario politically correct.
Guardano la pagliuzza nel mondo e ignorano la trave nei problemi seri e vetusti della nostra città.
Questo è l'atteggiamento di chi preferisce la narrazione all'azione, il piagnisteo alla soluzione, le parole ai fatti.
E veniamo al punto più piccante e rivelatore di questo moralismo selettivo.
Mi sento in dovere, oggi, a trattare argomenti che in tre anni di governo di questa città, ho sempre evitato per etica e rispetto, anche sotto ripetute e irriverenti provocazioni.
Un'etica e soprattutto un rispetto, calpestato continuamente da chi ha solo un obbiettivo, lo stesso che ha caratterizzato Terni negli ultimi 30 anni, quello di sedere tra i banchi di maggioranza per gestire troppo familiarmente la cosa pubblica, tanto da creare perfino stupore cittadino per recenti appalti fatti a norma di legge.
Troppo a norma di legge, secondo qualcuno. Tra chi si erge a paladino della moralità, chi organizza manifestazioni di piazza contro il sindaco Stefano Bandecchi spiccano cognomi pesanti, che ricordano il periodo più buio di Terni dal dopoguerra ad oggi.
Vicende giudiziarie pesantissime che riguardavano, anche e perfino la salute dei cittadini.
Vicende a cui sono seguite condanne di primo grado e assoluzioni, a cui certi partiti ci hanno tristemente abituato, ma mai convinto, lasciando un'ombra oscura sulla trasparenza amministrativa del nostro passato.
È questo il vero volto dell'attuale falso moralismo che caratterizza non solo la Sinistra, ma gran parte della politica di opposizione in questo Consiglio ma anche oltre.
Si scende in piazza per la forma, per la frase, mentre si dimenticano danni reali, danni erariali, tasse risarcitorie e condanne che hanno segnato per sempre la storia recente di Terni.
Il loro moralismo è a intermittenza, un moralismo che si accende solo quando è conveniente per attaccare l'avversario politico che sta lavorando giorno dopo giorno per il bene comune, un avversario che sta scuotendo il sistema.
Quel sistema!
Un sistema che conosco bene, perché 10 anni fa decise di colpirmi con 3 licenziamenti, 7 provvedimenti disciplinari in meno di un anno di lavoro e ben 9 denunce, solo perché mi ero permesso di ostacolare, guarda caso, lavori affidati con quella formula che ancora oggi, qualcuno, pretende di utilizzare in questa città.
Ma è anche un sistema che conosce bene il mio nome e i miei risultati, omertosamente nascosti da tutti i politici e giornalisti locali.
Storie passate in sordina, poco importa fino a che a pagare quest'arroganza politica sono sempre le tasche degli ignari contribuenti.
Il sindaco Bandecchi, con tutti i suoi difetti di forma, è un amministratore che sta dimostrando concretezza, coraggio e una visione pragmatica di cui Terni aveva disperatamente bisogno.
Tutto il resto è rumore di fondo, fastidiosa acufene.
In due parole: ipocrisia politica.
Smettiamola con questo teatro e torniamo a parlare di Terni.
Il sindaco Bandecchi ha la nostra piena fiducia per l'amministrazione di questa città.