É tutta in rosa la decina finalista della V Edizione del Premio Letterario Nazionale Clara Sereni per la sezione romanzo edito. L’annuncio ieri 10 maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino presso lo stand della Regione Umbria, in occasione della presentazione del libro L’apprendistato dell’aragosta di Chiara Laurito, pubblicato da Ali&no Editrice e finalista al Premio 2023.
Chi sono le finaliste nella sezione editi del Premio Clara Sereni 2024
Dieci finaliste tutte donne e un’ottima varietà di editori. Ecco chi sono: Emanuela Anechoum con Tangerinn Edizioni E/O; Saba Anglana con Signora Meraviglia, Sellerio; Donatella Di Pietrantonio con L’età fragile, Einaudi; Chiara Galeazzi con Poverina, Blackie Books; Ilaria Gaspari con La reputazione, Guanda; Federica Manzon con Alma, Feltrinelli; Fiammetta Palpati con La casa delle orfane bianche, Laurana; Laura Pariani con Selvaggia e aspra e forte, La nave di Teseo; Aurora Tamigio con Il cognome delle donne, Feltrinelli e Nicoletta Verna con I giorni di vetro, Einaudi. La premiazione di terrà a Perugia nel mese di novembre. Ancora aperta la possibilità di partecipare alla sezione romanzo inedito fino al prossimo 27 maggio.
Il Premio Letterario
Il Premio Letterario Nazionale Clara Sereni viene istituito a Perugia nel 2020, a due anni dalla morte della scrittrice, con l’intento di valorizzarne i temi dell’opera. Nella vita della Sereni si sono sempre distinti la scrittura e l’impegno civile, con un’attenzione particolare al mondo femminile. Il Premio è promosso dall’Associazione culturale Officina delle Scritture e dei Linguaggi in collaborazione con ali&no editrice e la rivista Noidonne. Sempre nel 2020, il Premio ottiene dal presidente Sergio Mattarella la medaglia quale manifestazione di elevato valore culturale. Presidente della giuria specialistica è la giornalista e scrittrice Benedetta Tobagi, mentre è presidente onoraria la senatrice a vita Liliana Segre.
Il concorso si articola in due sezioni, romanzo edito e inedito. Annualmente viene anche assegnata la menzione per la narrativa biografica “Le farfalle”, in ricordo della collana fondata dalla Sereni e da Francesca Silvestri per per Ali&no editrice, una delle prime collane italiane dedicata alle scritture femminili e alla riscoperta di autrici non adeguatamente valorizzate. La sezione “Le farfalle” è riservata a testi realizzati da persone fragili attraverso laboratori e progetti di scrittura (creativa, autobiografica, terapeutica) e testi inediti o editi di narrativa biografica al femminile.
Clara Sereni: un’ispirazione per intere generazioni
La Sereni è stata una figura che ha lasciato un’eredità fondamentale, sia in ambito letterario che civile e anche dopo la morte, continua a ispirare azioni virtuose. Clara Sereni, scomparsa nel 2018, è stata un’intellettuale, scrittrice, giornalista e cantante considerata tra le figure più influenti nel panorama nazionale. Era nata a Roma nel 1946, figlia di Emilio Sereni, storico parlamentare e funzionario del Partito Comunista Italiano e da Xenia Silberberg, di famiglia rivoluzionaria russa, militante comunista e autrice. Sereni a vent’anni vive già da sola e prende parte alle contestazioni del movimento del ’68. Inizialmente si avvicina al mondo della musica, frequenta il Folkstudio, dove incontra Giovanna Marini, scomparsa pochi giorni fa. Sereni fu anche tra i fondatori del Canzoniere Internazionale, con cui incise alcuni singoli. Nel 1974 pubblica con Marsilio il suo libro d’esordio Sigma Epsilon, ma sarà con Casalinghitudine del 1987, edito da Einaudi, che arriverà alla definitiva consacrazione. Dal 1991 si trasferisce con il compagno Stefano Rulli a Perugia, che diventerà sua città adottiva e dove dal 1995 al 1997 sarà anche vicesindaca. La sua attività di scrittrice e l’impegno nel sociale procedono di pari passo. Nel 1998, facendo tesoro dell’esperienza familiare con il figlio Matteo, nato con un disturbo dello spettro autistico, fonda La Città del Sole onlus, tuttora attiva, di cui sarà presidente fino al 2009. Morirà il 25 luglio 2018, scegliendo di praticare l’eutanasia a Zurigo.