27 Oct, 2025 - 19:30

City Vision Score 2025: Perugia nella top 5 delle città più smart del Centro Italia

City Vision Score 2025: Perugia nella top 5 delle città più smart del Centro Italia

Perugia non guarda più lo sviluppo urbano dallo specchietto retrovisore. Nel City Vision Score 2025 – l’osservatorio elaborato dal Sole 24 Ore con Blum e Prokalos – il capoluogo umbro entra nella Top Five del Centro Italia e si posiziona tra le realtà più reattive e smart nella classe delle città medio‑grandi (100–500 mila abitanti). Il risultato certifica una traiettoria: la combinazione di servizi digitali, politiche ambientali e infrastrutture intelligenti sta ridisegnando tempi e qualità della vita cittadina.

La fotografia 2025 mette in luce la vitalità del Centro Italia e premia chi unisce innovazione e prossimità. Perugia, in questo frangente, si inserisce nel gruppo di testa accanto a poli come Firenze, Prato e Roma, segnalando la maturazione di un ecosistema che non rinnega l’identità storica ma la traduce in competenze, dati e processi. La progressione è misurabile: tra le città italiane, il capoluogo umbro è oggi percepito come un laboratorio credibile di progettazione digitale e sostenibile, capace di fare rete con università, imprese e cittadini.

I numeri del City Vision Score 2025: sei dimensioni per misurare l’intelligenza urbana

L’indicatore sintetico assegna un punteggio da 10 a 100 sulla base di 30 indicatori raggruppati in sei dimensioni: smart governance, smart economy, smart environment, smart living, smart mobility e smart people. In questa edizione cresce l’area centrale del Paese, con il numero di comuni presenti nelle prime 200 posizioni più che raddoppiato rispetto al 2024. A livello nazionale svetta Bologna, mentre il Nordest si conferma una costellazione competitiva; Milano arretra al 39° posto, segno che la sfida smart non è scontata neppure per i grandi hub.

I progetti che hanno spinto Perugia a diventare una delle città più smart del Centro Italia

Dietro il balzo pesano scelte amministrative e investimenti mirati. La smart governance ha accelerato la digitalizzazione dei procedimenti e l’accesso online ai servizi comunali, riducendo tempi e file. Sul fronte infrastrutturale si è ampliata la sensoristica urbana per monitorare traffico, qualità dell’aria, illuminazione e sicurezza, integrata da una rete di videosorveglianza intelligente. In parallelo, la transizione energetica ha visto azioni su efficientamento degli edifici pubblici, illuminazione smart e produzione da fonti rinnovabili, con effetti misurabili sulle emissioni e sui costi energetici.

La voce di Palazzo dei Priori

Per l’assessore all’Innovazione Andrea Stafisso, il riconoscimento è una tappa ma anche un mandato a proseguire. Le sue parole sintetizzano la visione: “Questo riconoscimento che segue il premio 'buone pratiche 2025' sono segnali che confermano come la strada intrapresa sia quella giusta: una città smart non è solo una città digitale, ma un luogo dove innovazione, sostenibilità e benessere delle persone si incontrano".

"Perugia sta costruendo un modello di sviluppo basato sull’inclusione tecnologica, la mobilità sostenibile e l’efficienza dei servizi pubblici", prosegue Stafisso. "Dietro questi risultati c’è un grande lavoro di squadra che coinvolge uffici comunali, università, imprese e cittadini, tutti protagonisti del cambiamento. La trasformazione digitale non è un obiettivo in sé, ma un mezzo per migliorare la qualità della vita e rendere la nostra città più attrattiva, accogliente e sostenibile”.

Prospettiva: dall’indice alla città vissuta

La sfida ora è tradurre il posizionamento in impatti quotidiani percepibili. Perugia può consolidare la sua leadership nel Centro Italia puntando su mobilità elettrica e intermodale, spazi pubblici connessi e accessibili, dati aperti e partecipazione civica strutturata. Il City Vision Score 2025 segnala una direzione; il passo successivo è rendere scalabili e inclusivi i progetti avviati, per attrarre investimenti, trattenere talenti e ridurre divari di quartiere. È la condizione perché la “città intelligente” non resti uno slogan, ma diventi abitudine: servizi che funzionano, tempi che si accorciano, benessere che cresce.

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Giorgia Sdei
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