In un contesto politico oggi dominato da scontri e polemiche, Città Futura a Gubbio propone un approccio morbido. Guidata da Leonardo Nafissi, insieme a Jacopo e Federica Cicci, questa lista d’opposizione si pone l’obiettivo di contribuire in maniera costruttiva allo sviluppo della città. Con un programma articolato su quattro linee d’intervento principali, Città Futura intende offrire proposte concrete e collaborare con l’amministrazione Fiorucci per il bene comune.

Il primo punto del programma di Città Futura riguarda il potenziamento dei servizi sanitari pubblici, con particolare attenzione all’ospedale di Branca. Nafissi e il suo gruppo intendono spingere il sindaco Fiorucci a svolgere un ruolo più energico nel difendere la sanità pubblica, contrastando il depauperamento a favore del settore privato. Questa battaglia è vista come essenziale per garantire a tutti i cittadini l’accesso a cure mediche di qualità, senza discriminazioni economiche.

Il secondo punto prevede la creazione di un Polo di Ricerca Avanzato che metta in rete imprese, università e centri di studio. L’obiettivo è attrarre i “cervelli in fuga” e stimolare la crescita delle aziende locali, oltre a supportare le startup innovative. Questa proposta mira a trasformare Gubbio in un hub di innovazione, creando nuove opportunità lavorative e promuovendo lo sviluppo economico del territorio.

Il Forum delle Associazioni, punto qualificante per Città Futura

Terzo elemento chiave del programma è la creazione di un Forum delle Associazioni. Questo organismo avrebbe il compito di coordinare le proposte delle varie realtà associative della città e facilitare l’accesso ai fondi europei. Il forum fungerebbe da piattaforma di dialogo e cooperazione, permettendo alle associazioni di collaborare in maniera più efficace e di ottenere risorse per realizzare i loro progetti.

L’ultimo punto riguarda l’attivazione di Patti di Collaborazione tra il Comune e i cittadini. Città Futura ritiene che l’amministrazione debba essere strettamente collegata alle esigenze della comunità, promuovendo l’ascolto e la partecipazione attiva dei cittadini. Questi patti permetterebbero di realizzare progetti condivisi e di migliorare la qualità della vita a Gubbio, attraverso un’amministrazione più trasparente e inclusiva.

Nafissi e il suo gruppo non vogliono fare ostruzionismo né polemica sterile. L’obiettivo è di essere un’opposizione leale, che offre proposte concrete e collabora con la maggioranza per il bene della città. Tuttavia, Città Futura si aspetta rispetto e apertura al dialogo da parte dell’amministrazione Fiorucci. Nafissi ha sottolineato che durante il primo Consiglio Comunale questa apertura è mancata, in particolare riguardo all’elezione del presidente del Consiglio Comunale.

Secondo Città Futura l’elezione del presidente del Consiglio Comunale è stata un punto di attrito. La maggioranza ha imposto il proprio candidato senza considerare le proposte delle minoranze, nonostante queste ultime rappresentino una parte significativa dell’elettorato. Nafissi ha indicato Jacopo Cicci, il consigliere più votato, come una possibile scelta per il ruolo di presidente per metà mandato. Tuttavia, questa proposta non è stata presa in considerazione, evidenziando una mancanza di dialogo e collaborazione da parte della maggioranza.

Opposizione leale e costruttiva per superare dinamiche polarizzanti

Città Futura, con la proposta di un’opposizione leale e collaborativa, rappresenta il tentativo di superare dinamiche polarizzanti. Tuttavia, per realizzare questo obiettivo, è necessario che anche la maggioranza dimostri disponibilità al dialogo e alla collaborazione.

Il percorso di Città Futura nei prossimi cinque anni sarà una prova di resistenza e determinazione. L’obiettivo di un’opposizione costruttiva richiede non solo proposte concrete ma anche una costante disponibilità al dialogo e alla collaborazione. L’amministrazione Fiorucci, dal canto suo, ha l’opportunità di dimostrare maturità politica, accogliendo le proposte dell’opposizione e lavorando insieme per il bene di Gubbio.

Se entrambe le parti riusciranno a superare le barriere ideologiche e a concentrarsi sulle necessità della comunità, Gubbio potrà beneficiare di una più efficace amministrazione. In caso contrario, il rischio è quello di restare intrappolati in un ciclo di polemiche e scontri sterili, che non fanno altro che rallentare il progresso della città.