La giunta comunale di Città di Castello ha approvato l’adesione a un progetto ambizioso che segna una svolta per il turismo lento e per l’equiturismo in Umbria. Sarà infatti proprio il comune tifernate il punto di partenza della nuova ippovia della Via di Francesco, un itinerario a cavallo che condurrà fino ad Assisi nel segno del patrono d’Italia.
Il progetto ha un valore complessivo di 793.000 euro, finanziato per metà attraverso il Fondo Unico Nazionale per il Turismo (FUNT) e per l’altra metà dalla Regione Umbria, con una quota di 396.500 euro ciascuno.
“Far parte di questo progetto rappresenta per Città di Castello uno sviluppo strategico della propria rete sentieristica e una tappa importante nella valorizzazione del patrimonio naturalistico del nostro territorio” – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Mauro Mariangeli.
Il nuovo itinerario ricalcherà in gran parte il tracciato della Via di Francesco, connotato da una forte valenza spirituale e simbolica. Non sarà dunque soltanto un percorso equestre, ma un vero e proprio cammino di fede e natura, arricchito dai riferimenti al santo di Assisi.
Il primo lotto funzionale, dedicato al tratto nord, vedrà coinvolti – oltre a Città di Castello – i comuni di Pietralunga, Gubbio e Assisi, con capofila il Comune di Valfabbrica.
“Con l’ippovia apriamo interessanti prospettive per l’equiturismo, una modalità di viaggiare e soggiornare nel territorio che ha grandi potenzialità nel nostro comprensorio e che negli ultimi anni sta scalando l’indice di gradimento degli italiani” – ha rimarcato Mariangeli.
Uno degli aspetti centrali del progetto riguarda la sicurezza del binomio cavallo-cavaliere. Per questo motivo, oltre alla mappatura e alla verifica del tracciato, sono previsti interventi mirati a superare le criticità morfologiche e viarie.
Saranno realizzate azioni specifiche per rendere il percorso più sicuro e fruibile, garantendo così a cavalieri e cavalli la possibilità di attraversare l’Umbria lungo un tracciato pensato per loro.
“La possibilità di collegare la Via di Francesco all’itinerario naturalistico che costeggia il Tevere nel segno delle passeggiate a cavallo e di un modo di vivere il territorio più vicino all’ambiente e ai tesori naturalistici di cui siamo custodi – osserva Mariangeli – costituisce un promettente volano di sviluppo turistico che siamo molto interessati a sostenere”.
La nuova ippovia si inserisce nel più ampio quadro delle politiche regionali di promozione del turismo lento, un modello di fruizione che privilegia la scoperta dei territori attraverso cammini, percorsi ciclabili e itinerari naturalistici.
In questo contesto, l’ippovia della Via di Francesco rappresenta un’iniziativa di grande respiro, capace di coniugare la tradizione religiosa francescana con la passione equestre che da sempre caratterizza Città di Castello.
L’assessore Mariangeli ha sottolineato come la scelta di partire da Città di Castello non sia casuale. La città, infatti, vanta una lunga tradizione legata al mondo del cavallo.
“L’adesione a questo progetto risponde a due vocazioni fortemente identitarie per Città di Castello: la tradizione religiosa legata alla figura e al messaggio di San Francesco, ma anche la passione equestre che affonda le radici in oltre mezzo secolo di storia della Mostra Nazionale del Cavallo e in un contesto nel quale emergono numerose esperienze di eccellenza dagli allevamenti e dai centri ippici locali, non solo dal punto di vista sportivo, ma anche terapeutico” – ha aggiunto Mariangeli.
La Mostra Nazionale del Cavallo, fiore all’occhiello del territorio, è infatti una delle manifestazioni più note in Italia nel settore equestre, e ha contribuito a costruire nel tempo una solida reputazione.
Con la nuova ippovia, Città di Castello rafforzerà la propria rete sentieristica, già arricchita negli ultimi anni da percorsi pedonali e cicloturistici. L’obiettivo è quello di mettere in connessione itinerari diversi, così da offrire ai visitatori la possibilità di scegliere tra cammini a piedi, in bici o a cavallo.
L’integrazione tra i percorsi lungo la Via di Francesco e quelli che costeggiano il fiume Tevere consentirà di valorizzare al meglio le risorse naturalistiche, culturali e spirituali della zona.
Il passo successivo sarà la sottoscrizione di un accordo di collaborazione tra i Comuni collegati dal tracciato. Questo documento permetterà di avviare la fase di pianificazione tecnica e amministrativa necessaria per definire i dettagli e superare eventuali criticità.
In seguito, si procederà all’elaborazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica, relativo al primo lotto funzionale, che aprirà la strada ai lavori concreti.
Con questo nuovo itinerario, l’Umbria si conferma terra di cammini e di turismo spirituale, ma anche laboratorio di innovazione nel campo del turismo sostenibile.
Dalla Via di Francesco al Cammino di San Benedetto, passando per il Cammino Francescano della Pace, la regione sta costruendo una rete di percorsi capaci di attrarre pellegrini, viaggiatori e turisti interessati a vivere esperienze autentiche.
“L’Umbria ha tutte le carte in regola per diventare una delle capitali italiane del turismo lento, capace di valorizzare la natura e la spiritualità, ma anche di creare nuove opportunità economiche per le comunità locali” – osservano gli esperti di settore.
L’ippovia della Via di Francesco sarà anche un volano per l’equiturismo, settore in forte crescita in Italia. Secondo le stime, negli ultimi anni è aumentato l’interesse per le vacanze a cavallo, considerate un modo originale e immersivo per scoprire territori e paesaggi.
L’Umbria, con le sue vallate, i suoi boschi e i suoi borghi medievali, offre uno scenario ideale per questo tipo di esperienze. La nuova ippovia non solo soddisferà la domanda turistica, ma stimolerà anche la nascita di servizi complementari: agriturismi attrezzati, maneggi, guide equestri e attività collaterali.
Il progetto pone grande attenzione anche alla sostenibilità ambientale. Le opere di adeguamento e messa in sicurezza del tracciato saranno infatti realizzate con materiali e tecniche rispettose dell’ambiente, così da preservare l’integrità dei paesaggi attraversati.
L’ippovia sarà dunque un esempio concreto di come sia possibile conciliare la valorizzazione turistica con la tutela del patrimonio naturale.
La nascita dell’ippovia della Via di Francesco rappresenta per Città di Castello e l’Umbria una straordinaria opportunità di crescita culturale, turistica ed economica.
Un progetto che unisce spiritualità francescana, tradizione equestre e turismo sostenibile, costruendo un ponte ideale tra passato e futuro.
“Con questo itinerario – conclude l’assessore Mariangeli – offriamo ai cittadini e ai visitatori un modo nuovo e profondo di vivere il nostro territorio: nel segno di San Francesco, della natura e della passione per il cavallo”.
La sottoscrizione dell’accordo e la successiva elaborazione del progetto di fattibilità daranno ufficialmente avvio a un percorso che promette di trasformarsi in un simbolo di identità e di innovazione per tutto il territorio tifernate e umbro.